Sceneggiatore e giornalista investigativo, Andrea Purgatori ha da poco esordito in libreria con un interessante romanzo in cui la storia si intreccia col thriller, in un inseguimento che da vita ad un’avvincente, originale trama.
Quattro piccole ostriche, questo il titolo del libro pubblicato da HarperCollins, ci riporta indietro nel tempo, alla caduta del muro di Berlino, alle spie, a figure spaventose e al contempo suggestive.
La narrazione tuttavia inizia parlando delle alpi svizzere nel 2019, e dell’albergo di lusso in cui un uomo di nome Wilhelm Lang sta leggendo una lettera davvero inaspettata, che lo trascina al periodo in cui era una spia della STASI, quando il suo nome non era Wilhelm ma Markus, e il suo cognome non era Lang, ma Graf.
Mittente della lettera è Greta, che al tempo in cui viveva in Germania era una sua collega. Markus non aveva mai pensato di tornare a Berlino, la città da cui era fuggito approfittando della caduta del muro: il 9 novembre 1989, infatti, quando tutto il mondo assisteva ad un fatto di enorme importanza, e migliaia di persone cercavano di passare dalla parte est alla parte ovest della città, Graf era andato via, cercando di lasciarsi alle spalle una situazione troppo pesante. Tuttavia alla richiesta di aiuto di Greta, arrivata dopo l’omicidio di un diplomatico russo in un parco della città tedesca , un caso a cui sta lavorando Nina Barbaro, che non crede nemmeno per un attimo che dietro a questa morte ci sia l’Isis nonostante le pressioni politiche per chiudere in fretta la questione, Markus torna, e trova l’amica, qualcosa di più di un’amica in verità, consumata da una malattia che non le lascerà scampo.
Insieme si trovano a rivivere fatti della loro precedente vita, volenti o meno, mentre Yuri, ambizioso agente del KGB in corsa per diventare presidente della Russia, e Leo Kasprik, uno psichiatra esperto in ipnosi, cercano di impadronirsi di un dossier che proprio al tempo della Germania divisa risale, pieno di informazioni su un progetto cui hanno dedicato anni della loro vita, a volte con successo: il progetto Walrus.
Con dedica al malvagio tricheco della canzone di Lennon e McCarteny e della favola di Alice nel Paese delle Meraviglie, Walrus aveva come fine quello di creare quattro cosiddetti agenti dormienti, in grado di commettere terribili omicidi senza nemmeno rendersene conto, quattro invincibili bestie.
Tra realtà e finzione, tra passato e presente ben delineati ed inevitabilmente collegati, il romanzo di Purgatori si fa leggere velocemente, con l’ansia di arrivare alla fine. Perché, nel bene e nel male, il passato non ci abbandona mai.
Andrea Purgatori
Quattro piccole ostriche
HarperCollins
Pagine: 301
Prezzo: 18,50 euro