-Era la prima volta che vedevo il mare. La prima volta per tutto: viaggiare in aereo, in treno, separarmi di miei genitori, stare in albergo, e adesso andare in barca! – Sembrerebbe l’inizio di una meravigliosa avventura, qualcosa di entusiasmante da affrontare. Ebbene, non è esattamente così.
Queste parole sono parte della prima pagina di Lo straordinario viaggio di Nujeen, biografia di Nujeen Mustafa, sedicenne siriana nata con una grave paralisi cerebrale che la costringe a vivere su una sedia a rotelle, e della sua fuga verso la Germania, attraverso la Turchia, la Grecia, la Macedonia, la Serbia, la Croazia, la Slovenia e l’Austria.
Cinquemilasettecentottantadue chilometri raccontati ora da lei e dalla giornalista Christina Lamb, già autrice del bestseller Io sono Malala ( Malala,attivista pakistana nata nel 1997 e Premio Nobel per la pace nel 2014). Una storia che si potrebbe definire incredibile, se non fosse che la storia di Nujeen somiglia tragicamente a quella di tanti profughi, persone costrette ad abbandonare la propria casa e il proprio paese a causa di guerre e persecuzioni.
Nujeen Mustafa è nata a Kobane, città diventata nel 2014 centro di scontri tra i militanti dell’Isis e le forze curde spalleggiate dagli americani. Così, lei e le sue sorelle non hanno avuto differenti opzioni: sono dovute partire. Il fatto che Nujeen non possa camminare naturalmente non ha agevolato il lunghissimo viaggio. Eppure il romanzo, uscito il 3 novembre per la casa editrice Harper Collins, riporta la voce di una ragazza incredibilmente positiva, sorridente.
Alcuni passi descrivono quella che sembra la vita di una qualsiasi giovane della sua età, appassionata di tv e di Soap Opera ( la sua preferita è Il tempo della nostra vita) che naviga in internet e impara l’inglese tramite Youtube, che sogna guardando l’azzurro del mare.
Ma poi quello stesso azzurro può diventare grigio e assumere le sembianze di un mostro: questo succede quando ti ritrovi a partire su un gommone che rischia di affondare, insieme a tante altre persone, dopo aver speso risparmi di una vita per pagare degli scafisti che lasciano la guida del canotto al malcapitato di turno. Stiamo parlando di quel mare che lo stesso giorno in cui lei arrivò a Kos, in Grecia, portò via la vita ad un bambino di nome Aylan. L’immagine del suo corpo senza vita, riverso sulla spiaggia l’abbiamo vista tutti, purtroppo.
Eppure Nujeen non si è scoraggiata, e non l’ha fatto nemmeno la sua famiglia. La ragazza curda ha reso la sua malattia la sua forza, ha deciso di sorridere, di mantenere, per quanto possibile, la sua adolescenza. E il suo sorriso le ha permesso di arrivare a raccontare a tutti che è riuscita nell’impresa non solo di sopravvivere, ma di vivere.
Oggi Nujeen vive in Germania, a Colonia. Il suo coraggio dovrebbe essere, speriamo sia, d’insegnamento a molti. A chi incontra sofferenza, a chi scappa per cambiare il proprio destino, a chi ad un certo punto pensa di arrendersi.
Sorridere alla vita e agli scherzi del destino non è facile. Ma questa è la prova vivente che ci si può riuscire.
Nujeen Mustafa – Christina Lamb
Lo straordinario viaggio di Nujeen
Harper Collins
Traduzione di Cristina Ingiardi
Pagine: 254
Prezzo: 14,90 euro