Bisogna prendersi cura delle cose, tutte le cose, perché un giorno possano tornare utili, perché se tu salvi loro, non è escluso che un giorno saranno loro a salvare te.
Questa è la filosofia di vita di Gea, giovane ragazza arrivata un giorno a Milano per stare con la nonna e finire a vivere da sola nella sua casa sui Navigli. Gea, la protagonista del romanzo di Lorenza Gentile Le cose che ci salvano ( Feltrinelli) ha un passato unico, originale: è cresciuta in una famiglia con un padre ossessionato dall’arrivo delle catastrofi, dove bastavano poche cose, per lo più semi, per sopravvivere e vivere bene. Tutto era superfluo. A tutto si poteva rinunciare.
Ma se da un punto di vista questo ha reso Gea una sorta di aliena a Milano, da un lato le ha procurato il lavoro di tuttofare del quartiere e il bene dei suoi vicini.
Perché Gea non è certo dedita alla vita sociale, sa stare bene da sola, ma ha degli amici, e se è vero che il bene attira il bene, che il bello attira il bello, beh, la vita di Gea lo conferma.
Ma c’è qualcosa che scopriamo piano piano di Gea, e parte da Nuovo mondo, una vecchia bottega, in cui era stata tanti anni prima, un luogo che non ha mai dimenticato che apparteneva alla carismatica Dorothy. Oramai quella bottega non esiste più, ma la serranda rossa rimasta chiusa per tanto tempo, un giorno si riapre. E da qui inizia tutta una nuova storia per Gea e per chi le sta attorno.
Lorenza Gentile
Le cose che ci salvano
Feltrinelli
Pagine: 320
Prezzo: 19,00 euro