Antonella Boralevi è tornata in libreria con il sequel de La bambina nel buio, intitolato Chiedi alla notte e pubblicato ancora una volta da Baldini+Castoldi.
Un giallo ancora una volta intrigante, affascinante. Torniamo a Venezia, nel periodo più scintillante dell’anno: quello della Mostra del Cinema. Troviamo quindi Emma Thorpe, protagonista del precedente romanzo, cresciuta, forse più matura, forte ma allo stesso tempo fragile per via di un passato che non può lasciare andare, Emma vive a Londra, è avvocato di Netflix, e quando arriva a Venezia con il fidanzato si trova in mezzo a persone del jet set, attori e registi famosi, feste e red carpet. Tutto fantastico.
Compreso il film per cui Emma si trova lì, che ha per protagonista una giovane attrice bellissima, Vivi Wilson. Vivi non lascia indifferente nessuno, uomo o donna che sia. Sembra che tutti la amino, sembra che lei non abbia difetti; parla con tutti, anche con Emma, esprimendole ammirazione per il suo look per la serata d’apertura.
Ma Vivi viene trovata morta la mattina dopo. In mezzo ad una tormenta, il suo corpo giace sulla sabbia, senza vita. Non si è suicidata la Wilson, è stata uccisa. Così ritroviamo anche l’Ispettore Alfio Mancuso, una vecchia conoscenza di Emma: insieme anni prima hanno risolto un caso. E soprattutto tra loro c’è una situazione mai risolta, un legame che ha ferito entrambe, che non sono riusciti a dimenticare. Continua a leggere