Falsa partenza

L’editore Skira non è nuovo nella ricerca e nella ripubblicazione di antiche storie, sempre affascinanti, senza tempo per i lettori. Una di queste è Falsa partenza di Edith Wharton, che fa parte di una collezione di quattro racconti lunghi del 1924 intitolata Vecchia New York. L’autrice, che visse prevalentemente in Francia e che annovera tra i suoi titoli più noti The Valley of the decision, suo debutto del 1902, e L’età dell’innocenza del 1923, racconta dettagliatamente riti, usi, costumi dell’alta società newyorkese, attraverso la storia di un giovane rampollo di un ricco magnate, Lewis Raycie, mandato nel vecchio continente per… Continua a leggere


Tre ragazze e grandi sogni. Torna La valle delle bambole.

La valle delle bambole

A cinquant’anni dall’uscita è stato ripresentato al pubblico il romanzo di Jacqueline Susann La valle delle bambole. A rimetterlo sugli scaffali delle librerie con copertina tutta nuova la casa editrice Sonzogno, che ripropone libri della prima metà del ‘900 con la collana al femminile Bittersweet , curata da Irene Bignardi.

La valle delle bambole, dicevamo, è del 1966, e nel corso del tempo è stato sottoposto a svariate interpretazioni e critiche più o meno buone. Ma parliamo del periodo storico in cui il libro è stato pubblicato per la prima volta. La storia è ambientata in America, la Seconda guerra mondiale è appena finita, e New York per molte giovani donne rappresenta un sogno, una meta, un luogo dove rinascere prima  e conquistare il mondo poi. Tra queste fanciulle ci sono anche Anne, Neely e Jennifer, le protagoniste della Susann. Continua a leggere



Due amanti sul fiume Mekong. Un grande classico della letteratura.

L'amante di Marguerite Duras

Che bella la sensazione di prendere in mano un classico della letteratura, leggerlo nuovamente o per la prima volta, tornando indietro nel tempo e comprenderne l’importanza, intuire i cambiamenti della società e della variazione di visione che questa ha su determinati temi.

Un esempio, in questo senso, è L’amante di Marguerite Duras. Quando venne pubblicato, nel 1984 ( in Italia un anno più tardi da Feltrinelli con traduzione di Leonella Prato Caruso ), fece molto scalpore. Oggi forse non sarebbe così, siamo abituati a temi ben più spinti di quelli che la Duras ha trattato e raccontato in questo romanzo in gran parte autobiografico, utilizzando una scrittura tanto diretta quanto poetica. Continua a leggere