Ava, Caitlin, Julie, Parker, Mackenzie. The perfectionists

Per chi ha amato e continua ad amare Pretty Little Liars, serie best seller di Sara Shepard liberamente ispirata alla sua adolescenza, sarà felice di sapere che in libreria ora può trovare The Perfectionists ( DeA Planeta).

Ava, Caitlin, Julie, Parker, Mackenzie: sono loro le protagoniste di un giallo in piena regola, pieno di risentimenti e voglia di rivalsa. Studentesse modello della Beacon Heights High School, le cinque pensano di non avere molto in comune. Ognuna ha i suoi problemi familiari, ognuna ha i suoi traguardi da raggiungere per arrivare ad una borsa di studio e all’Università, che è proprio lì, dietro l’angolo.

Una cosa che accomuna tutte però c’è: odiano la stessa persona. Il bullo della scuola, ma non un bullo qualsiasi, bensì uno che ha creato tantissimi problemi, alcuni dei quali avranno conseguenze pesanti per l’intera vita. Lui è Nolan Hotchkiss. Quando nel corso di una lezione di Storia del Cinema le ragazze si confrontano, scoprono di avere l’obiettivo di fargliela pagare. Tutte quante. E così escogitano un piano per fargli un brutto scherzo. E’ un gioco, non deve avere risvolti drammatici, questo è ovvio per tutte. Eppure il peggio accade, e durante una festa a casa di Nolan, il ragazzo muore. Continua a leggere



La logica della lampara

Giovanna Guarrasi, detta Vanina, è un personaggio già noto agli amanti del giallo: nata dalla penna della scrittrice Cristina Cassar Scalia, Vanina, Vicequestore di Palermo, città che ha lasciato insieme ad un passato difficile per via del padre morto ammazzato, vive a Catania. L’abbiamo conosciuta in Sabbia nera,  alle prese con il caso di un cadavere mummificato di donna trovato nel portavivande di un’antica villa, e la ritroviamo in La logica della lampara ( Einaudi). Tutto ha inizio con due amici, un medico e un giornalista, usciti di notte per andare a pesca; lì, ad un tratto, il loro sguardo viene catturato da un’insolita scena: due uomini che trascinano una valigia, apparentemente pesante, per lasciarla incastrata tra gli scogli. Nello stesso momento in Questura arriva una telefonata anonima, direttamente al  numero di Vanina, in cui una voce femminile dice di aver assistito all’omicidio di una donna, durante una festa in una villa.

Possibile coincidenza, ma tutta la Questura ci crede solo per un momento. Lorenza Iannino, giovane avvocato, è infatti irreperibile, scomparsa nel nulla. Lorenza affittava proprio quella casa in cui sembra si sia tenuta la festa. E anche l’omicidio. Il problema è che quando la valigia viene ritrovata, non c’è alcun cadavere dentro. Tracce di sangue però sì, e anche il cellulare della ragazza scomparsa. Un omicidio in piena regola, pur senza un cadavere a confermarlo. Continua a leggere



Il movente della vittima

Gli amanti del giallo avranno hanno avuto modo di conoscere Leo Salinas, il giovane cronista di nera  nato dalla penna del giornalista e scrittore Giuseppe Di Piazza e arrivato ai lettori con il romanzo Malanottata. Oggi ritroviamo Leo in  Il movente della vittima ( HarperCollins): è il 1984, siamo come sempre a Palermo. E’ un periodo di numerosi morti per mano della mafia, un periodo in cui gli articoli di nera sono di numero nettamente superiore a quelli di qualsiasi altro argomento, e Leo è lì, sempre presente, sempre pronto a prendere la sua vespa con il suo sogno di diventare giornalista professionista, affamato di verità.

La storia che Leo si appresta a raccontare ai lettori del quotidiano per cui scrive appare subito strana però, diversa dalle altre che ha seguito: nella stanza 224 del Grand Hotel Aziz è stato trovato un cadavere, quello del vecchio Avvocato Prestia. Continua a leggere



Addicted. E’ possibile liberarsi dalle ossessioni?

C’è un evidente tributo a Dieci piccoli indiani di Agatha Christie nell’ultimo romanzo del giallista Paolo Roversi che si intitola Addicted. Pubblicato da SEM, questo romanzo è un vero domino di morti, per cui è sempre più difficile capire chi sia l’assassino, e cosa abbiano in comune tutti gli assassinati. La verità è che apparentemente non li lega niente: non il lavoro, non la nazionalità, non l’età. Ma una cosa c’è: sono tutti addicted. Cosa significa? Significa che ognuno di loro è ossessionato. Ognuno da qualcosa di diverso, ma qualcosa che gli impedisce di vivere normalmente.

Rebecca Stark è una brava e nota psichiatra londinese, riuscita ad ideare un modo per liberare i suoi pazienti dalle loro psicosi, per sempre. Sembra una cosa incredibile e fantastica, e infatti, per questo importante lavoro, un suo ex paziente, un magnate russo di nome Grigoriy Ivanov, le propone di guidare una nuova clinica che si trova in Italia, in Puglia per la precisione: una magnifica masseria che il russo, devoto a Rebecca, ha acquistato per dare il via ad una serie di centri dove le persone possano disintossicarsi una volta per tutte dai loro demoni: il sesso, il gioco, la droga, la tecnologia. Continua a leggere



David e il significato del Graal

David Salas ha appena finito il dottorato al Trinity College di Dublino, ha trent’anni, è un “esperto di parole” e non ha programmi per l’estate. Almeno sino a quando la sua responsabile non gli propone di fare un viaggio in Spagna, a Madrid, sua terra di provenienza, per fare alcune ricerche su un raro testo, David dice di sì.

Cosi inizia Fuoco invisibile, romanzo edito DeA Planeta del giornalista spagnolo Javier Sierra, laureato in Storia e specializzato in indagini sui misteri del passato e su fenomeni apparentemente inspiegabili. Si vede tutta nel romanzo, la propensione dell’autore, che porta il lettore per oltre cinquecento pagine alla ricerca nientemeno che del Santo Graal. O meglio, alla ricerca del vero significato del Graal. Continua a leggere



I segreto di Palazzo Moresco

Due vite che vengono separate, due persone che pur essendo nate lo stesso giorno a pochi minuti di distanza dalla stessa madre, non sanno nulla l’una dell’altra. E’ quanto accade nel noir di Irma Cantoni intitolato Il segreto di Palazzo Moresco  ( LibroMania)  a Ginevra Moro, una ragazza  che quando vede la sua copia perfetta su un treno  da Brescia a Milano non riesce a credere ai suoi occhi.

Ma quella copia sparisce nel nulla, velocemente, e lei non ne sa più niente. Ginevra Moro è figlia di Lodovico, un ricco collezionista d’arte, ossessionato dagli artisti e dalle opere. Una sera, durante un gala in occasione della Mille Miglia, Lodovico conosce il capo commissario Veronica Troisi, e con lei si lascia andare a confidenze sulla sua vita privata nonostante non la conosca per niente. E nonostante questo, le chiede di rivederla per parlarle di una cosa personale, invitandola a Palazzo Moresco. Vittoria si ritrova a subire il fascino dell’uomo, e non capisce se lui voglia rivederla per un interesse personale o per dirle qualcosa che riguarda il suo lavoro.  Ma non lo scoprirà mai, perché Lodovico Moro viene trovato morto, ucciso alla scrivania del suo studio, e lei stessa viene incaricata di indagare sull’omicidio. Continua a leggere



Se la notte ti cerca.

Romano De Marco torna in libreria con un nuovo giallo e lo fa ancora con la casa editrice Piemme. Il nuovo romanzo, colmo di colpi di scena come nello stile dell’autore, è intitolato Se la notte ti cerca.

Ambientata a Roma, la storia ci porta subito a scoprire il corpo senza vita di Claudia Longo, cinquantenne, separata e madre di due figli  ormai grandi, dedita da tempo alla chirurgia estetica credendo di non poter più piacere agli uomini. Claudia è stata assassinata, in casa sua: il suo abbigliamento fa pensare che la sera in cui è stata uccisa  aspettasse qualcuno, forse conosceva il suo assassino. Ad occuparsi del caso troviamo il Commissario Laura Damiani, poliziotta le cui  notevoli capacità  sul lavoro sono riconosciute, anche se la precedente esperienza lavroativa milanese è stata per lei devastante. Continua a leggere



Monterocca e le spose sepolte

In una città governata per lo più da donne, dove le strade, i negozi e i ristoranti portano il nome di signore famose, sembra che la vita della popolazione proceda tranquilla e pacifica, quasi perfetta. Quasi. Perché in realtà a Monterocca, sulle colline bolognesi, qualcosa che non va c’è. La verità è che ogni abitante del posto sembra avere un passato oscuro, qualcosa da nascondere.

Questi segreti, contenuti in Le spose sepolte, vengono via via svelati dall’autrice Marilù Oliva, che porta il lettore attraverso una trama creata da tante storie, i cui rami nel tempo si sono intersecati ed attorcigliati sino a portare alla morte di numerosi uomini. Questi uomini, che vengono trovati sgozzati e con degli spilli infilati meticolosamente in parti del corpo scelte accuratamente, sono diventati bersaglio di un serial killer perché hanno qualcosa in comune: le loro mogli sono scomparse in misteriose circostanze, quasi certamente ammazzate da loro per svariati motivi, spesso la presenza di un’amante. Ma i corpi di queste donne non sono mai stati ritrovati, e in assenza del cadavere, i mariti non sono mai stati condannati, ma anzi si sono rifatti una vita, portando a vivere una nuova esistenza anche i loro figli. Continua a leggere



I morsi di un ragno portano nuovi pensieri al Commissario Adamsberg

Chi ama Fred Vargas e attende spasmodicamente ogni nuovo libro dell’autrice è ora accontentato trovando l’ultima avventura del Commissario Adamsberg ( la nona al momento)  in un romanzo intitolato Il morso della reclusa ( pubblicato da Einaudi). Il Commissario  del tredicesimo Arrondissement deve tornare anzitempo dalle sue vacanze in Islanda per risolvere un caso di omicidio, ma una volta risolto questo, senza troppe difficoltà, si ritrova immerso in una faccenda che all’apparenza tutto sembra tranne qualcosa che possa interessare la polizia. Alcuni anziani signori sono morti a causa del morso di un ragno, chiamato la reclusa perché poco propenso a farsi vedere dagli uomini, tantomeno ad avvelenarli, se non proprio infastidito.

Ed è da qui che Vargas trasporta il suo lettore nella storia con più risvolti psicologici che abbia mai scritto. Continua a leggere



Un giorno solo di memoria per ricostruire una vita intera.

Come sarebbe il mondo se fossimo privati della memoria a lungo termine? Se i nostri ricordi si fermassero a quarantotto ore prima o addirittura ventiquattro? Se non potessimo ricordare cancelleremmo tutto quello che di brutto è accaduto nella nostra vita, il rancore e la rabbia verso le persone si annullerebbero permettendoci di creare sempre un rapporto nuovo. Ma, allo stesso modo, ci perderemmo tutto il bello, o anche il fatto di saper superare il negativo e trovare nuova forza per andare avanti. L’amore poi non avrebbe più fondamenta. Non avere memoria: un bene o un male? Continua a leggere