L’amore è qualcosa di bellissimo, e temibile. Perché quando un amore finisce niente sembra avere più senso, e le ferite, quelle sì, rimangono. E ci cambiano.
Phoebe, la protagonista di L’amore è per sfigati di Wibke Brueggemann studia sempre con attenzione chi le si avvicina: ha sofferto troppo, non odia l’amore a prescindere, ma sa che lasciarsi andare può portare a conseguenze irreparabili. Innamorarsi rende volubili, stupidi, non porta, alla lunga, mai nulla di buono.
Il problema è che ovunque Phoebe si giri, vede solo coppie,, nemmeno i gatti della sua madrina fanno eccezione. Continua a leggere