L’ultima canzone del Naviglio di Luca Crovi ( Rizzoli) è un romanzo che attraverso la figura del Commissario Carlo De Vincenzi e i casi che si trova a dover, meglio, a voler risolvere, racconta una Milano che non esiste più: quella in cui l’acqua ancora percorreva il capoluogo lombardo, quando si poteva navigare per i Navigli percorrendo gran parte della città.
Era l’epoca di Arturo Toscanini che alla Scala si rifiutava di eseguire gli Inni al re e al duce, convinto di dover suonare altra musica, quella degli sgherri di Mussolini e dei “bravi ragazzi” della mala meneghina che gli rispondevano. Continua a leggere