Non è mai notte quando muori

Tullio Avoledo torna in libreria con Sergio Stokar, ex poliziotto violento e dedito all’alcol, protagonista del romanzo Non è mai notte quando muori ( Marsilio).

E’ periodo di pandemia e lockdown in tutto il mondo, mentre Sergio è confinato su un’isoletta sperduta del mar dei Caraibi, che da prigione è diventata una sorta di rifugio.

All’improvviso però, una piccola barca spunta all’orizzonte. Ne scende un avvocato di origini inglesi con una proposta che Sergio non può rifiutare. Ad arruolarlo in un’impresa difficile e pericolosa è stato il suo nemico di sempre, il potente Alemanno Ferrari. La missione? Riportare a casa il figlio di un oligarca russo. Continua a leggere

Come navi nella notte

In un’Italia post pandemia, chiamata qui la “situazione”, il nuovo romanzo di Tullio Avoledo, vincitore dello Scerbanenco 2020 con Nero come la notte, racconta il protagonista, l’ex poliziotto Marco Ferrari, in Come navi nella notte.

Il romanzo, noir, pubblicato da Marsilio, narra di Ferrari in procinto di lasciare momentaneamente Friburgo, dove vive con la sua compagna  e ha intrapreso la carriera di scrittore con successo,  per tornare in Italia, nel paese d’origine, nella casa al mare di famiglia a Sabbie dorate, teatro di tante estati, per venderla.

Dopo la morte dei genitori, lui e la sorella non hanno più frequentato quella casa, che conserva tanti ricordi, ma che presenta a Marco una realtà diversa da quella della sua infanzia. Tutta l’Italia è diversa: i cinesi stanno comprando tutto quanto, le speculazioni edilizie sono ovunque ed evidenti. Per Marco, che guida una Tesla ed è oramai abituato alla tranquillità di un paese che funziona, l’Italia non è più casa. Continua a leggere

Nero come la notte

Esordio nel noir per lo scrittore Tullio Avoledo, che dona ai lettori una storia cruda, violenta, dai ritmi serrati, in cui non ci si può fidare di nessuno. In Nero come la notte ( Marsilio), la figura principale è quella di Sergio Stokar, che era un poliziotto, e anche in gamba, sino a quando, senza nemmeno saperlo, ha pestato i piedi alle persone sbagliate.

Così Sergio si è ritrovato senza lavoro, senza soldi, senza documenti. Pestato a sangue, quasi ammazzato. E soprattutto, quando si risveglia, non ha quasi più ricordi, verità e immaginazione si mescolano nella sua mente.

Sergio è stato abbandonato di fronte alle Zattere, un complesso di edifici abbandonati in cui si è insediata una comunità di immigrati irregolari, gente che nella vita di tutti i giorni Stokar avrebbe detestato, ma con cui adesso è obbligato a convivere per sopravvivere. Continua a leggere