Non è mai troppo tardi per rapinare una banca. Parola di John Niven.

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Se pensate che pensione significhi  riposarsi vi sbagliate. Qui avrete a che fare con simpatiche donne di una certa età che commettono una rapina dandosi alla macchia in maniera esilarante. Stiamo parlando di Le solite sospette, l’ultimo romanzo di John Niven pubblicato da Einaudi.

Sulla scia di un genere che sta avendo molto successo tra autori e lettori, che vede come protagonisti di molte storie affabili vecchietti alla riscossa, il libro di Niven è divertente, ironico. Lo stile dissacrante dello scrittore scozzese non delude in questa sua nuova impresa letteraria che ci racconta di quattro anziane signore che decidono di rapinare una banca. E lo fanno.  In maniera goffa e con la paura di far del male a qualcuno, certo. Ma lo fanno.

Susan è una casalinga col pallino del teatro, la sua vita è stata sempre tranquilla, madre di un figlio e moglie dell’apparentemente mite Barry, ad un tratto si ritrova vedova. Potrebbe sembrare una storia normale, se non fosse che il marito è stato ritrovato privo di vita in un appartamento utilizzato per giochi erotici un tantino spinti e pieno di sexy toys, tra i quali l’arma del delitto… Come se non bastasse, Barry ha lasciato la vedova nei guai, piena di debiti che non sa come saldare.

Susan però non si deprime, e insieme a tre amiche decide di trovare i soldi che le servono, per vivere una vita migliore e magari andarsene via, lontano dall’Inghilterra. Con lei ci sono Jill, nonna di Jamie che per problemi di salute deve essere sottoposto ad un’operazione difficile per cui la famiglia non ha denaro a sufficienza, Julie, cha ha avuto una gioventù complessa, ed Ethel, ex stella del mondo dello spettacolo oramai relegata ad una sedia a rotelle con gravi problemi di sovrappeso e dal turpiloquio facile.

Il colpo viene messo a segno, e contro ogni previsione, riesce, anche se il dopo non sarà affatto semplice. Da qui, infatti, inizia la fuga delle quattro amiche dal Dorset verso il sud della Francia, tra esilaranti personaggi come il novantenne Stimmate con la sua demenza senile, una giovanissima ragazza francese, un malavitoso russo e il Sergente Boscombe, messosi immediatamente alle calcagna delle temibili rapinatrici.

E Boscombe è una figura amena: con le sue imbarazzanti dichiarazioni alla stampa francese e le sue discutibili mosse per arrivare ad arrestare le ricercate, fa impazzire il suo superiore Wilson, soggetto a reazioni scomposte che rischiano di provocargli un infarto…un quadretto esilarante che ricorda il ménage nato dalla mente di Blake Edwards tra l’Ispettore Clouseau e il Capo Dreyfus.john-niven

Le solite sospette è divertente, una lettura che fa ridere di gusto.

Per Niven la vita può riservare sempre delle novità, chi l’ha detto che l’età della pensione deve essere sinonimo di noia?

 

 

 

 

John Niven

Le solite sospette

Einaudi Editore

Pagine: 352

Prezzo: 18,50 euro