Dalle situazioni più tragiche si può rinascere, si possono trovare nuovi paesaggi e nuove persone. Anche se, in fin dei conti, il passato torna sempre a bussare, e le vite degli altri possono riportarci alla nostra in maniera sconvolgente.
Il libro La migliore delle vite di David De Juan Marcos ( HarperCollins) racconta il tragico passato di Nico, ventenne spagnolo il cui fratello è misteriosamente scomparso trascinando giù con la sua assenza la madre e portando all’alcolismo il padre.
Nico decide di andarsene a Cambridge, per studiare ed iniziare una nuova esistenza. Qui incontra Gennaro, italiano suo coinquilino, e Pierre, che diventa suo grande amico e che gli presenta lei: lei, bella dagli evidenti tratti oscuri, una danese che non riesce a lasciare in pace la sua mente.
Da subito Nico intuisce che anche lei porta un peso enorme sulle spalle, un passato difficile che non può e non vuole spiegare. Un giorno c’è, il giorno dopo fugge. C’è qualcosa che non le permette di legarsi a Nico.
La verità è che la ragazza misteriosa è rimasta incinta molto giovane, e non le è stata data l’opportunità di veder crescere quel bambino che ha dato alla luce.
David De Juan Marcos porta i suoi personaggi e il lettore tra Cambridge, Amsterdam, Roma e Parigi, alla ricerca delle verità, dei ricordi che la mente umana è così brava a selezionare a seconda delle nostre necessità di sopravvivenza, narra di personalità ognuna con la propria storia ma con qualcosa in comune: l’esplorazione di se stessi, la continua prova di rimettersi in gioco, il bisogno di attraversare il dolore per arrivare a nuova vita.
Ma la realtà è che i protagonisti di La migliore delle vite si perdono per ritrovarsi e perdersi ancora, tra altre presenze/assenze inquietanti, come quella di personaggi come H e un certo Babare. E’ inevitabile, quando non si sa trovare se stessi è impossibile trovare gli altri.
Nonostante tutti gli sforzi di Nico per ritrovare la bambina dell’amata danese, che gli fanno credere di riavvicinarsi in qualche modo al fratello, il futuro che si preannuncia è diverso, e naturalmente non si può sapere.
Questo romanzo, scritto con stile lirico e poetico ma sorprendentemente diretto, narra, in fondo, l’amore. Quello per la famiglia, quello per gli amici, quello per un’altra persona. Ma è un amore che si presenta e poi si nega, che vuole palesarsi ma non ce la fa.
I personaggi cercano risposte ai loro dolori e trovarle non è così facile, quando il dolore arriva da lontano. Ma l’amore per la vita, quello, non deve cessare mai.
David De Juan Marcos
La migliore delle vite
HarperCollins
Traduzione di Sara Papini
Pagine: 382
Prezzo: 18,00 euro