Navigando in rete si possono fare terribili incontri, se si è ragazzini senza senso del pericolo, con la falsa certezza di avere il mondo in mano e di essere più furbi e scaltri degli adulti, “giocare”online può diventare una prigione. Due mondi che incontrandosi, quello di adulti maniaci e pedofili con quello di adolescenti annoiati con la voglia di evasione dalle mura domestiche, provocano un’implosione, un universo che collassa su se stesso, con conseguenze che possono essere irreparabili. Questo è il tema, più che mai attuale, affrontato nel romanzo di Divier Nelli edito Guanda intitolato Il giorno degli orchi.
Siamo sui colli fiorentini, Aurora è liceale, bella, anzi bellissima, consapevole di esserlo e per nulla intimorita dagli sguardi maschili che sente su di sé quando cammina, ogni volta che si muove. Aurora vede la sua fisicità come un modo per tenere in scacco tutti, è sicura di sé e certa che presto se ne andrà dal paesino di provincia dove vive e dalla casa in cui vive con i genitori fissati con l’economia sulle spese, sconti al supermercato e sulle vacanze.
Aurora vuole di più e lo vuole subito. Così coinvolge due compagni di scuola in un terribile gioco: adescare uomini navigando in rete, in chat, utilizzando fotografie e nome falso ma età reale, per poi ricattarli.
Sembra funzionare. Ben presto infatti quelli che inizialmente si erano spacciati per coetanei di Aurora le rivelano la loro età, le dicono di essere sposati, separati, magari con figli. Ma tutti vogliono una sola cosa da lei: immagini hot, pornografia, sesso.
E quando arrivano al dunque Aurora chiede loro dei soldi, li minaccia di mettere conversazioni e fotografie su internet. Presi dalla paura di essere scoperti, questi uomini pagano. Profumatamente.
Aurora fa soldi facili, si può finalmente comprare tutto quello che i genitori le negano perché futile o troppo caro. E in aggiunta è realmente convinta di essere una paladina della giustizia, di far bene a ricattare adulti che non si fermano davanti all’età non ancora matura di chi incontrano sul web, ma che anzi cercano tutto questo pensando di passarla liscia.
Ad un tratto però i suoi compagni di “gioco” le chiedono di dividere equamente i soldi che riescono ad ottenere, quelli che loro stessi vanno a recuperare dalle “vittime”. Aurora rifiuta, vuole tutto per sé.
Da quel momento però accade qualcosa, il sistema non funziona più, da ricattatrice Aurora viene ricattata. il profilo online che se la prende con lei è ovviamente falso, ma quando lei decide di bloccarlo eccolo rispuntare con un altro nome. E’ sempre lui. Aurora ha paura, non sa più come fare.
E in un attimo tutte le sue sicurezze svaniscono. Così anche la sua bellezza, di cui non va più fiera ma che anzi la fa sentire a disagio. Come fare ad uscire da un problema così grande, un castello di terrore le cui fondamenta sono state poste da lei stessa?
Il libro di Divier Nelli non racconta nulla di assurdo, purtroppo, ci mette anzi di fronte ad una verità tremenda, il lato peggiore del web, quello della mancanza di filtri che rende tutti più spavaldi e sicuri perché nascosti dietro la tastiera del computer. Una società, quella di Il giorno degli orchi, dove tutto corre, va alla velocità della luce provocando facile noia e voglie di trasgressione oltre il limite.
C’è molta realtà tra queste pagine scritte in maniera necessariamente cruda. Un romanzo ben scritto, da leggere perché capace di provocare un’ansia che porta a giusta riflessione.
Divier Nelli
Il giorno degli orchi
Guanda
Pagine: 169
Prezzo: 14,00 euro