Roma e Milano vengono collegate da una serie di omicidi, che paiono essere opera di un serial killer con la mania delle belle ragazze orientali, nel nuovo giallo di Marco di Tillo, Il palazzo del freddo ( Arkadia), che vede protagonista, dopo Destini di sangue e Dodici giugno ( sempre pubblicati da Arkadia), l’Ispettore Marcello Sangermano.
Tutto ha inizio con l’assassinio di una splendida ragazza cinese nei giardini di Piazza Vittorio a Roma. Chi l’ha uccisa ha sparato con un fucile di precisione da un punto non vicino. Un solo colpo alla nuca, una mira perfetta. Sembra che nessuno abbia sentito o visto nulla, sino al ritrovamento del cadavere. Tuttavia questo omicidio ricorda molto quello avvenuto qualche tempo prima a Milano, in Largo Tel Aviv. Stessa modalità, vittima molto simile alla seconda: una bellissima cinese.
Il caso di Roma viene così affidato all’Uocs, la Squadra per i crimini seriali. Ad indagare Sangermano, uomo dal passato difficile, fatto di un profondo lutto e dall’abuso di alcol, che tutto pensava tranne di intraprendere la strada della giustizia, che poi però ha trovato la salvezza nella chiesa, diventando amico di Don Pietro, prendendo i voti laici e aprendo un centro di ascolto per tutti quelli che hanno bisogno di parlare ed esporre i propri problemi.
Marcello Sangermano, da buon investigatore, ha occhi e orecchie attenti, ma un supporto prezioso arriva anche dai suoi collaboratori: Silvia Fedele e Gigi Placidi.
La strada del serial killer è da prendere in considerazione, così come quella della potentissima mafia cinese . Le informazioni portano sino al Palazzo del freddo, nota gelateria di Via Principe Eugenio a Roma, ma Sangermano non può fare a meno di pensare che altre città siano fondamentali per risolvere il caso, così si reca sulla scena del primo omicidio, Milano, dove incontra un famoso maestro di Tai -chi, e poi a Shangai, dove vive la famiglia della giovane uccisa nella capitale, che non sembra poi così sconvolta dall’accaduto.
In Cina ci sono personaggi loschi molto potenti, capaci di portare la loro autorità anche in Europa e in Italia, ma la chiave del mistero trovarsi essere a Roma. Chiave anche in senso letterale: sarà uno strano personaggio, il Marchese Ascanio Palombara, abitante di Piazza Vittorio, a suggerire una strada da non tralasciare, parlando di una porta magica nel centro dei giardini, colma di simboli che secondo lui hanno un significato ben preciso, costruita nel 1680 da un suo avo, Massimiliano Palombara, professione esoterista.
Come aprire questa porta?
Marco di Tillo
Il palazzo del freddo
Arkadia
Pagine:200
Prezzo : 16,00 euro