E’ tornato il detective più improbabile di tutti, più di cento kg di peso, amante del cibo spazzatura, delle sigarette più o meno legali e delle donne preferibilmente a pagamento.
E’ Martino Rebowsky, il personaggio nato dalla penna dell’autore genovese Matteo Monforte.
Nella nuova avventura intitolata Quanto bevono gli avvocati ( Fratelli Frilli Editore), Genova è una città sconvolta dall’ omicidio di un noto avvocato marittimista, Edmondo Cassinis.
Pare che la vita del noto professionista non fosse poi così irreprensibile, e le voci, in una città come Genova corrono.,
Nel frattempo Martino, trombettista sfaticato, viene convinto dalla migliore amica Marilù a pedinare Nicolò, il figlio di un’amica di famiglia benestante. La madre è convinta che il figlio, amante della musica rap, si sia invischiato con persone poco raccomandabili. Ed è così che Rebowski si trova suo malgrado a pedinare il giovane e i suoi amici, ma del tutto inaspettatamente si rende conto che questa pista è collegata in qualche modo alla morte dell’Avvocato.
E mentre il luogotenente Tito Malverdi è ufficialmente incaricato delle indagini sulla morte di Cassinis, Martino arriva alle sue conclusioni un po’ per caso, un po’ per intuito, perché sì, nonostante la sua vita tra divano e autodistruzione volontaria, Rebowski ragiona, e ragiona bene. Almeno quando è sobrio.
Il giallo di Monforte è divertente, e Martino Rebowski, politicamente scorretto, al limite dell’ indolenza, rimane un personaggio divertente e affascinante, certamente unico nel panorama degli investigatori. Anche perché lo è del tutto involontariamente.
Matteo Monforte
Quanto bevono gli avvocati
Frilli
Pagine; 224
Prezzo: 14,90 euro