Una famiglia inventata mescolata a quella reale, nei ricordi di Andrea Vianello, giornalista e scrittore, hanno dato vita al romanzo Storia immaginaria della mia famiglia ( Mondadori), un libro narrato attraverso gli occhi di un bambino oramai diventato adulto.
Ed ecco quindi pagina dopo pagina i racconti tra i Crispi e i Zennaro, con il nonno buono, quello materno, antifascista con un negozio di ottica ma che sognava la politica, e quello ruvido, il nonno paterno, ex fascista e ex poeta futurista. Ma ci sono anche gli zii, il padre e la madre del narratore, i suoi fratelli Guido e Maddalena, Madda, “tornado di volontà e di femminilità” e tutti i personaggi che hanno fatto parte dell’infanzia del protagonista, che si sente a tratti come quello meno considerato, quello che non ha un vero ruolo, ma che in realtà ha nella sua famiglia molto più peso di quanto pensi.
Tra i risvolti della guerra e tutto quello che questa ha comportato per tutte le famiglie italiane, le ideologie politiche, i segreti che nel tempo sono venuti a galla, le differenze tra due famiglie che si sono unite, gli anni ’60, il boom economico e la certezza che tutto fosse possibile fino a nuovi cambiamenti e il declino di molti mestieri in favore dell’avvento dell’era digitale, Vianello ha dato vita ad un quadro unico in cui però molte famiglie possono riconoscersi, in maniera tanto affascinante quanto ironica, come solo la testa di un bambino può fare.
Perché, veri, immaginati o alterati dalla memoria, i ricordi che arrivano dall’infanzia sono sempre unici e stupefacenti.
Andrea Vianello
Storia immaginaria della mia famiglia
Mondadori
Pagine: 154
Prezzo: 16,50 euro