E’ un’autobiografia quella che Denise Pardo ha scritto per Neri Pozza con La casa sul Nilo.
Un periodo di tempo che va dal 1948 al 1961, che racconta la sua famiglia, una famiglia benestante di ebrei serfaditi, di un Egitto abitato da inglesi, francesi, russi, arabi e italiani, punto di incontro colmo di stimoli.
Un mondo che oggi non c’è più. La famiglia protagonista di questa storia è arrivata al Cairo con le vicissitudini dell’Europa dei primi anni del ‘900, e l’autrice racconta di un’infanzia stimolante, all’insegna di feste, caffè, salotti e conversazioni. Un ambiente che Pardo descrive con minuzia di particolari, in maniera precisa, portando il lettore dentro l’atmosfera da lei e dalla sua famiglia, mamma, papà, nonna e due sorelle, vissuta. Un mondo che sembrava non poter finire, ma non è stato così. Con l’arrivo al potere di Nasser e quindi delle regole della convivenza pacifica delle culture, il cambiamento è arrivato eccome.
Gli stranieri non sono più ben visti, l’intolleranza su tutti i fronti, specie quello religioso, si fa strada velocemente, e così la famiglia dell’autrice si è trovata a dover andare via, a Roma. E’ il 1961. E’ un abbandono doloroso e straniante ma necessario, anche se nessuno se ne capacita realmente.
La casa sul Nilo è appassionante, è la storia di un tempo affascinante e perduto e ritrovato a fatica.
Pardo ci racconta con intensità di sentimenti e passioni, che non dobbiamo dimenticare che c’è stato un tempo diverso e piú giusto. Dove ogni dettaglio era una ricchezza e ogni giorno una scoperta.
Denise Pardo
La casa sul Nilo
Neri Pozza
Pagine: 288
Prezzo: 18,00 euro