Villa Imperiale, sul Passo della Mendola, era un luogo di feste, allegro, sino a quando è diventato una casa di riposo per anziani.
E da quel momento fatti molto strani sono accaduti. Con scadenza di due anni, alcuni ospiti della villa spariscono nel nulla, come inghiottiti dal bosco attorno. Vengono trovati i loro indumenti, le loro cose, come lasciate apposta lì prima di imboccare la strada del non ritorno. Perché queste persone non vengono mai ritrovate, né vive, né morte.
E’ così che comincia il romanzo di Gigi Paoli La voce del buio ( Giunti), che vede protagonista il professor Piero Montecchi.
Piero è un uomo affascinante e ironico, da sempre innamorato della scienza e di sua moglie. Una moglie che ha perso troppo presto e che non può, non vuole dimenticare. Montecchi, professore all’Università di Verona e membro del CICAP, ente che controlla le affermazioni sul paranormale, viene chiamato per capire cosa succede a Villa Imperiale, dopo l’ultima sparizione.
Come può una donna anziana e praticamente cieca andarsene da sola nel bel mezzo della notte senza che nessuno se ne accorga?
Molti pensano che dietro a questa storia ci sia qualcosa di paranormale e addirittura demoniaco, e infatti il paese è pieno di crocifissi ovunque, ad esorcizzare quanto accade.
Ma Montecchi sa che più contorto dell’occulto c’è la mente umana, e una spiegazione razionale a tutte queste sparizioni deve esserci, per forza. Ed è sua intenzione scoprire cosa stia accadendo.
Gigi Paoli
La voce del buio
Giunti
Pagine: 304
Prezzo: 16,90