Napoli non è solo una cornice in Non si uccide il passato di Letizia Vicidomini, edito Mursia, ma è cuore pulsante, che batte al ritmo del male e della redenzione.
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L’ex commissario Andrea Martino, ormai in pensione, affronta il tempo che passa con ironia, tra i dolori della vecchiaia e il sapore confortante della cucina partenopea. Ma due ombre, distanti decenni, lo trascinano in un’indagine doppia: la morte violenta di Giacomo Rinaldi, un uomo intriso di camorra e violenza domestica, e l’assassinio mai chiarito di suo nonno, commissario come lui, in un dopoguerra che sembrava non finire mai.
Vicidomini costruisce una trama fatta di specchi, dove passato e presente si riflettono e si deformano, mostrando i volti molteplici della giustizia, della colpa e del dolore.