I consigli del libraio: a dicembre c’è Daniela Alparone della libreria Dovilio, Caltagirone.

La Libreria Dovilio di Daniela Alparone & Company nata nel 1992 è una Libreria indipendente, nasce con un’idea ben precisa: voler dar vita ad un luogo dove il libro potesse essere considerato una cosa viva.
Entrando in libreria si respira un’aria di serena convivenza tra le ultime novità librarie, una vasta gamma di classici della letteratura italiana e straniera, libri per l’infanzia e letteratura per ragazzi. Ampio spazio trovano anche i libri pubblicati da case editrici indipendenti che rendono particolarmente unica e qualificata la  libreria. Durante l’anno si organizzano diverse presentazioni di libri all’interno della Rassegna “Scrittori Strettamente Sorvegliati”con  autori italiani e stranieri anche di un certo rilievo. Nella bella stagione si apre all’esterno sotto i portici , spazio che  viene allestito con elementi  quali   lanterne ,fiori e piante per creare un luogo accogliente e  suggestivo per presentazioni letture e cene a tema con l’autore,.
Le attività e le iniziative legate al libro sono un elemento imprescindibile per la vita della stessa.

I tre libri consigliati da Daniela: 

Il mio cane del Klondike – Romana Petri  ( Neri Pozza )

I protagonisti del romanzo sono lei un’insegnante precaria ,lui un cane nero che a vederlo incute timore invece è un cane capace di dare tantissimo amore soprattutto nei confronti della sua salvatrice che lo ha recuperato più morto che vivo sul marciapiede davanti la scuola. Osac, così verrà chiamato, si rivelerà un cane indomito, selvaggio come se arrivasse dal lontano Klondike,vive il rapporto con la sua nuova padrona in maniera totale e assoluta ma quando giunge la notizia di una gravidanza inaspettata il rapporto tra i due dovrà necessariamente cambiare. Certo è che ogni lettore tra le pagine di un libro rivede un pò se stesso e leggere “Il mio cane del Klondike”è stato un tuffo nel vissuto familiare. Come non condividere l’amore della protagonista per la specie canina e le sue riflessioni sugli aspetti dell’amore? Si parla di amore/passione,amore/dedizione,di amore/fedeltà,per arrivare a eviscerare l’amore madre/figlio.Ma su tutto s’impone l’amore selvaggio dell’altro protagonista,Osac,che ci fa meditare sui limiti delle relazioni affettive di noi umani e sulla nostra incapacità di accettare il diverso. Non sarà un caso che sin dalle prime pagine del romanzo è riaffiorato alla memoria un altro libro,”Il quinto figlio” di Doris Lessing,la storia di Ben,un “cattivo”,portatore di male.Anche qui la trama portante è imperniata sull’amore per una creatura “difficile”sia essa animale o umano. Scrive l’autrice “Essere madre comporta anche questo:l’infedeltà verso l’universo mondo che ha preceduto il figlio” e pur sapendo che”non si diventa madri per dare ai figli ruoli di secondo piano” non riesce a capacitarsi della inferiorità umana nel raggiungere quell’amore canino unico e assoluto. Di fronte a tanto languore e furore non c’è possibilità di restare neutri e non amare la “povera bestia”.

 

Culo nero – Igoni Barrett ( 66th and 2nd)

Il romanzo di Igoni Barrett dal titolo accattivante “Culo nero”,ci riporta immediatamente alla memoria al grande capolavoro di Kafka,Metamorfosi, il protagonista Furo Wariboko proprio come Gregor Samsa si sveglia una mattina trasformato ,non come un enorme insetto,bensì in oyibo,cioè un uomo bianco con capelli rossi e gli occhi verdi a eccezion fatta per una parte del corpo,il sedere,che rimane di un bel “nero gagliardo”.Furo fugge di casa e in questa nuova condizione deve districarsi nella caotica e frenetica Lagos ,capitale della Nigeria, che non perdona  chi non conosce l’arte di arrangiarsi .Furo capisce subito però che avere la pelle bianca e il cervello nero può aiutarlo a fare la scalata sociale, trova infatti  immediatamente lavoro e le donne gli si offrono con facilità. Furo,alias Frank Whyte,nome che sceglie per la sua nuova identità,continua la sua metamorfosi,da timido e impaurito si trasforma in cinico ed egoista tanto da usare e scartare chi lo ha aiutato , anche la sua compagna Syreeta quando gli dice di aspettare un figlio da lui. Con un ritmo incalzante e accattivante Barrett  pone un problema: siamo  vittime di pregiudizi e veniamo etichettati a vista ma siamo anche figli di una società che ci porta a mascherare la nostra identità se  vuoi farne parte.

 

L’angolo del mondo – Mylene Fernandez Pintado ( Marcos y Marcos)

L’Angolo del Mondo,di Mylene Fernandez Pintado  è la storia di un amore travolgente tra Marian, professoressa universitaria ,seria e inappuntabile e Daniel ,giovane scrittore esordiente di quindici anni più giovane di lei bello e seducente. I due si incontrano  perché a Marian è stato assegnato l’incarico  di scrivere la prefazione del libro di Daniel. La passione travolge la donna,scuotendola dal torpore in cui vive,ma la pone dinnanzi ad un angoscioso problema:lasciare la sua amata Cuba e seguire Daniel in Spagna a Madrid,restare ,quindi nel suo angolo del mondo o attraversare l’Oceano? E’in questa dialettica tra partire e il restare che si giocano le relazioni tra i due personaggi. Marian ne uscirà cambiata anche perché sarà costretta a fare i conti con le sue radici e la sua storia.La penna della Pintado  divertente e originale pone anche delle riflessioni e digressioni di carattere sociologico sulla attuale situazione politica cubana. Non mancano riflessioni e digressioni di carattere sociologico e politico espresse con ironica lucidità dalla voce narrante, che è certamente la voce di Mylene.

 

Libreria Dovilio: Piazza Bellini, 12 – Caltagirone ( CT )