I consigli del libraio. A ottobre c’è Davide Mosca della Libreria Verso, Milano.

Verso nasce da un gruppo di amici, con anni di esperienze nel mondo editoriale: Andrea Gessner, editore di Nottetempo; Pietro Biancardi, editore di Iperborea; Tomaso Biancardi, scout letterario; Alessandro Beretta, critico letterario del Corriere; Lisa Sacerdote, photoeditor. A dirigere la libreria è lo scrittore Davide Mosca. Editorialista di Riza Psicosomatica, ha scritto una quindicina di libri. Il suo ultimo romanzo è Le notti nere di Praga (Mondatori 2017).

L’ispirazione di base è quella di una libreria-laboratorio che offra itinerari di lettura, occasioni di incontro e uno spazio di aggregazione. Ogni anno Verso organizza circa trecento eventi, che riguardano l’intero panorama culturale e non solo.

 

 

I tre libri consigliati da Davide:  Continua a leggere



Boileau, Narcejac e La donna che visse due volte.

Probabilmente in molti conoscono questo titolo per via dell’adattamento cinematografico di un certo Alfred Hitchock: parliamo de La donna che visse due volte, film portato sugli schermi nel 1958 che si rifaceva alla bellissima storia raccontata quattro anni prima da Pierre Boileau e Thomas Narcejac. Oggi il romanzo  dei de autori è stato riproposto da Adelphi,  con la traduzione di Federica Di Lella e Giuseppe Girimonti Greco, e,nonostante siano passati sessantaquattro anni dalla prima pubblicazione, non ha perso una virgola del suo fascino.la-donna-che-visse-due-volte

Una storia d’amore e ossessione, di mistero e angoscia, dell’impossibilità di dimenticare e di riportare in vita qualcosa che non si è mai accettato di aver perduto.

Siamo in Francia, la seconda guerra mondiale è in atto,  Madeleine è una donna affascinante, dai capelli neri e gli occhi di ghiaccio, ed è sposata con un importante industriale, Paul Gévigne, uomo sempre impegnato col suo lavoro che ha però il tempo di accorgersi che la moglie, da qualche tempo, sembra come assente, spesso il suo sguardo si perde, la sua mente vaga altrove,e sembra ossessionata dalla figura e dallo spirito della bisnonna, Pauline Lagerlac. Continua a leggere



La fantascienza di Philip Dick raccontata da Carrère.

Io sono vivo voi siete morti

Era il 1993 quando lo scrittore francese Emmanuel Carrère decise di scrivere la biografia di uno dei più noti autori di libri di fantascienza, lo statunitense Philip Dick, intitolandola Io sono vivo, voi siete morti. Il libro, già tradotto poco tempo dopo la sua uscita  in Italia ma con poco successo, è stato riproposto nel 2016 da Adelphi. La decisione, presa anche grazie al grande successo di Limonov,  altra biografia ad opera di Carrère in cui ha descritto, confrontandolo a se stesso, il poeta Eduard Limonov, si è rivelata vincente.

Chi conosce Carrère sa quanto nel raccontare le vite altrui ci sia l’idea di dialogare con i soggetti, di rispecchiarsi in loro. Ed è per questo che un libro come Io sono vivo, voi siete morti ( tradotto da Federica e Lorenza Di Lella) più di un ritratto risulta un romanzo vero e proprio, in cui l’autore entra nella vita del suo personaggio, nei suoi libri, nelle sue storie.  Continua a leggere



Tra i grandi classici da leggere e rileggere, le follie di Zia Mame.

Zia Mame di Patrick Dennis

Ogni tanto, tra la moltitudine di libri appena pubblicati che si trovano sugli scaffali delle librerie, vale la pena fermarsi un attimo e riprendere in mano un volume già letto, un classico, ritrovare personaggi e luoghi.

A tal proposito un romanzo ancora molto noto, nonostante sia stato scritto nel 1955, è Zia Mame di Patrick Dennis. Non è certo un caso che sia ancora letto da molte persone, la storia è esilarante. Dennis si è ispirato a sua zia Marion per creare il personaggio principale che ha dato il titolo al volume: una donna eccentrica, forse poco affidabile ma certamente divertente.

Patrick Dennis

Tutto ha inizio negli anni ’20. Un giorno Patrick, di soli undici anni, si ritrova improvvisamente orfano; il tutore scelto dal padre è proprio la zia Mame, che il ragazzino conosce per la prima volta suonando alla porta della sua casa Newyorkese che la suddetta apre indossando un kimono e truccata da geisha. Continua a leggere