Trentenni che cercano la loro strada, che sanno che quello che hanno scelto di fare è giusto per loro ma non riescono a sfondare, a dimostrare a se stessi e a chi li circonda di essere bravi nel loro mestiere. Se ne sentono molte di storie come questa.
A volte la ruota poi gira, ma nella maniera più impensata. Filippo è uno di questi trentenni, e la sua vita cambia come mai avrebbe pensato, ma non solo sul lavoro, il modo per trovare il cambiamento sta negli affetti. In Tutta colpa di mia nonna di Manuela Mellini ( Baldini+Castoldi), Filippo è un aspirante attore: vive a Milano, ma è romagnolo, la sua famiglia è in Romagna, compreso il fratello che lavora in banca, che ha la stessa fidanzata praticamente da quando è nato, un ragazzo ligio, serio. L’opposto di Filippo, che invece si destreggia tra un lavoro a teatro ma non come attore, e piccole parti procurategli dallo stravagante agente Ricky. E poi c’è il suo amico Marchino, ex collega dell’Accademia di recitazione, che invece di strada ne ha fatta, viaggia, lavora e frequenta gente importante, e feste a cui è meglio partecipare perché non sai mai chi ci trovi. E infatti, è proprio ad una festa dell’amico che Filippo incontra una ragazza bellissima: i due parlano per un po’, lui sente di doverla lasciare andare, ma proprio quando pensa di avere la situazione in pugno lei sparisce nel nulla senza che gli abbia svelato il suo nome. Continua a leggere