Arrocco siciliano

Ibla, primi del ‘900, la vita scorre lentamente, la stagione calda si sta affacciando rapidamente. E’ la storia di Arrocco siciliano, romanzo di Costanza Di Quattro pubblicato da Baldini+Castoldi, che dopo Donnafugata e Giuditta e il monsù ci riporta in Sicilia per raccontarci di Antonio Fusco, farmacista.

Arrocco siciliano

Fusco arriva a Ibla dopo la morte del dottor Albanese, unico farmacista in paese, custode di molti segreti, uomo amato e benvoluto da tutti. E’ stato lui, nelle sue volontà, a lasciare la sua attività a Antonio, forestiero, napoletano a cui tutti inizialmente guardano con sospetto.

Nessuno conosce il suo passato ma è da subito evidente che ne stia scappando, per di più abita nella casa della vedova di Albanese, e questo non va bene. Durante i primi giorni Fusco cerca di capire come farsi una vita, e a poco a poco entra a far parte di un circolo in cui è facile vedere uomini che si giocano anche la casa e la macchina, la sua fortuna è sfacciata. Ma è anche vero che è in gamba nel suo lavoro, e dopo aver curato più di una persona ed essere entrato nelle grazie delle signore con le sue creme per il viso, Antonio sente di avere una vita. Continua a leggere



Giuditta e il monsù

Costanza Di Quattro, autrice teatrale e non solo, torna in libreria,  e lo fa con un romanzo che arriva dalla fine dell’800, periodo che la scrittrice ama raccontare attraverso storie vere arrivate sino a noi poi rivisitate e romanzate.

Giuditta e il monsù è il titolo del volume pubblicato da Baldini+Castoldi, siamo a Ibla, in Sicilia.

E’ il 1884 e in una notte di maggio nascono due bambini, un maschio e una femmina. Lei è Giuditta, ultima figlia del Marchese Romualdo, che di maschi eredi non vede nemmeno l’ombra a quanto pare; lui invece verrà chiamato Fortunato, perché abbandonato sì davanti ad un portone, ma ha anche trovato due nuovi genitori che lavorano proprio per il Marchese e la moglie Ottavia. Continua a leggere