Le macchinazioni

Tra mito della celebrità e paura di non essere amati, Le macchinazioni di Baret Magarian ( Edizioni Ensemble) è un romanzo con punte di ironia che narra qualcosa di grottesco,  della nostra società in cui apparire sembra per molti l’unica via per affermare la propria esistenza.

Così Magarian ci racconta di Oscar Babel, giovane di bell’aspetto che nella vita fa il proiezionista in un cinema, che ormai vede il buio della sala cinematografica come una gabbia dalla quale deve uscire ma non sa come farlo.

In realtà Oscar è un pittore, ma l’ispirazione l’ha abbandonato e così trova come valvola di sfogo il suo amico Daniel Bloch. Daniel è uno scrittore, e anche lui è bloccato: sente di non saper più scrivere, ma il confronto con Babel lo porta a scrivere proprio dell’amico, sino a farlo diventare una sua creatura letteraria, inventando per lui una vita tutta nuova ed edificante. Continua a leggere



Elisabetta e le altre

Elisabetta II è considerata LA Regina. A capo della monarchia più famosa del mondo, con il Regno più longevo di sempre, Elisabetta è sempre stata sotto la lente d’ingrandimento, sin da quando era una bimba a quando a soli venticinque anni ha preso il posto di quel padre che non doveva diventare Re, che si è visto

posare la corona sul capo quando suo fratello Edoardo VIII ha abdicato per amore di Wallis Simpson, americana priva di sangue blu e pure divorziata. Uno dei tanti scandali che ha investito la monarchia.

Ma chi è realmente Elisabetta II ? Eva Grippa, giornalista, lo racconta in maniera interessante e non scontata, attraverso le donne che hanno fatto parte e fanno parte della sua vita. Nel volume Elisabetta e le altre ( DeAgostini), sono contenuti racconti che spiegano la persona, la figlia, la moglie, la madre, la suocera, la nonna.

Con aneddoti, alcuni conosciuti ai più, altri decisamente meno, ecco che fanno capolino la Nanny Marion Crawford, dimenticata ( volutamente) da tutti, che aveva a che fare con Lilibet, la bimba paffutella dai bellissimi occhi blu; la sorella Margaret, bellissima, bisognosa d’amore e libertà, così diversa da Elisabetta, rigorosa forse oltre il limite, la Regina Madre. Continua a leggere



L’uomo con la valigia

Un romanzo che arriva da un’esperienza personale che ha suscitato curiosità nell’autore, L’uomo con la valigia di Mattias Berg ( Marsilio ), è una spy story intricata e appassionante.

Nel 2013, durante la visita ufficiale di Obama in Svezia, Berg fu colpito dall’uomo accanto al Presidente, colui che porta la valigia contenente i codici nucleari.

Da buon giornalista, dunque, Berg iniziò a fare delle ricerche, a raccogliere documentazione e numeri, per poi dar vita ad una storia di fantasia ma che ha basi reali.

E dunque ecco Erasmus Levine, l’uomo con la valigia, che tiene sempre attaccata al braccio, la persona che può in un attimo annientare il mondo o salvarlo. Erasmus, ufficialmente professore di filosofia, è in realtà un agente segreto al servizio di una squadra il cui capo ha una segreta identità, si sa solo il suo nome in codice, Alpha. Continua a leggere



Vipere a San Marco

Paolo Forcellini, giornalista veneziano, ha da poco pubblicato con Marsilio Vipere a San Marco, un giallo divertente e appassionante la cui ambientazione è perfetta: Venezia, con le sue calli e i suoi canali, è palcoscenico affascinante e unico. Su questo palco si muove il protagonista Alvise Selvadego, giornalista de L’istrice, un uomo con un passato di alcolismo, una famiglia andata in pezzi, che ha perso la fiducia in sé stesso per quanto riguarda l’amore e l’approccio con le donne, ma non quella nelle sue capacità nel lavoro, cui si dedica giorno e notte, sempre alla ricerca di storie di cronaca, sempre con occhi e orecchie ben aperti per trovare tracce e soluzioni prima di tutti.

Così, quando il patriarca, il capo della diocesi Franco Bisato, scompare improvvisamente nel nulla lasciando la città ammutolita, le antenne di Selvadego di rizzano immediatamente. Dove è finito Bisatto? E’ stato rapito? Ma da chi? Oppure è andato via di sua volontà? La giornata inizia così concitata in redazione, con la “messa cantata”, ovvero la riunione giornaliera tenuta dal megadirettore Zambon, pronto a castigare tutti, specie Selvadego, che vorrebbe quanto prima pensionato. Continua a leggere



Il dannato caso del Signor Emme

Una storia pazza, che prende vita attraverso personaggi pazzi, divertenti e tutti a loro modo, brillanti, è quella narrata da Massimo Roscia in Il dannato caso del Signor Emme ( Exorma).

Ma chi è il Signor Emme? Sveliamo subito il mistero, Emme è Paolo Monelli, giornalista scomparso nel 1984 a Roma. Il New York Times lo ricordò non solo come giornalista ma anche come uno dei romanzieri migliori in Italia. Monelli fu inviato in Europa tra fascismo e resistenza e raccontò all’Italia esperienze eccezionali. Nonostante tutto questo Monelli sembra essere sparito dalla memoria dei suoi compatrioti, insieme al suo immenso lascito. Continua a leggere



Una donna in guerra

Aba o Ice, Aba e Ice. Due facce della stessa donna: una moglie e madre da una parte, funzionaria dei servizi segreti che non può rivelare nulla a nessuno che la conosca al di fuori del lavoro dall’altra.

Roberto Costantini è tornato a raccontare la vita di Aba Abate, e dopo Una donna normale, è uscito in libreria con Una donna in guerra ( Longanesi).

Aba non riesce più a tenere insieme i pezzi della sua vita, il matrimonio con Paolo sta andando a rotoli e lei stenta a riconoscere quell’uomo mansueto e accondiscendente, forse troppo accondiscendente, che è sempre stato, il rapporto con i suoi figli adolescenti si fa più tagliente. E certamente, una parte di colpa va al suo mestiere.

Un mestiere duro, che ha a che fare con la sicurezza nazionale, qualcosa che la tiene occupata più di quanto vorrebbe ma di cui non può fare a meno. Certamente non dopo aver perso una delle figure maschili più importanti della sua esistenza a causa di due terroristi che volevano fare una strage in Italia. Continua a leggere



Amami come nei film

Un libro per gli amanti del cinema e delle storie d’amore, quello di Owen Nicholls intitolato Amami come nei film e pubblicato da Sperling&Kupfer.

Colmo di citazioni cinematografiche e descrizioni di scene dei classici del grande schermo ( e non poteva essere diversamente, visto che l’autore inglese è sceneggiatore), il romanzo parla di Nick, che lavora in un cinema come proiezionista, e di Ellie, la ragazza che l’ha stregato la sera delle elezioni di Obama nel 2008, la donna di cui si è innamorato ed è stato ricambiato per quattro anni, con la quale ha vissuto fino a quando lei, un giorno se ne è andata. Continua a leggere



L’arte di legare le persone

Ci sono vite che sono romanzi. Bisogna solo scriverle, portarle sulla carta. Questo ha fatto Paolo Milone, psichiatra genovese che ha lavorato in un Centro di studio mentale e poi in un reparto di Psichiatria d’urgenza, che ha da poco pubblicato con Einaudi L’arte di legare le persone.

L’arte di legare le persone è appunto la vita di Milone, raccontata attraverso i suoi pazienti, un libro senza sequenza temporale, una narrazione tramite frasi brevi, concise, che trasmettono tutta la gravità di un lavoro come quello dello psichiatra, che quotidianamente si rapporta con i problemi della gente e non sempre riesce a salvare chi proprio non ce la fa più. Con dosi d’ironia necessaria, l’autore racconta di come il suo mestiere lo tenesse occupato ventiquattro ore al giorno, tra visite, TSO, telefonate. E quando aveva un giorno libero, Milone aveva tempo di ascoltare i problemi dei suoi amici.

Un lavoro, una vita. Continua a leggere



IL messaggio nella bottiglia

I messaggi in bottiglia possono impiegare molto tempo prima di farsi trovare. E proprio come un messaggio in bottiglia alcuni libri vanno ripresi e letti a distanza di tempo.

Il messaggio nella bottiglia, romanzo di Jussi Adler- Olsen è uno di questi, non solo per via del titolo. Pubblicato per la prima volta nel 2013 da Marsilio, questo lungo e intricato quanto affascinante giallo racconta una storia terribile, perpetrata nel tempo. Come sempre il passato delle persone torna a galla, quello che viviamo da bambini  lo portiamo sempre con noi, con ciò che diventeremo.

Dalla contea danese di Orcadi sino alla Danimarca, dunque, dopo tanti anni riaffiora una bottiglia: rovinata dal tempo, dal sole, dal freddo, dalla salsedine, questa bottiglia contiene un messaggio importante che trova spazio sulla scrivania dell’ispettore Carl Morck, capo della Sezione Q per i casi irrisolti. E tutto d’un tratto, quelle poche lettere sbiadite prendono forma in una frase agghiacciante, una richiesta d’aiuto. Continua a leggere



Che cosa c’è da ridere

Cosa c’è da ridere quando ti tolgono la libertà, ogni diritto, quando ti additano come il male del mondo e ti buttano in un campo di concentramento? Nulla, verrebbe da dire. Veramente nulla.

Le risate in situazioni critiche e terribili possono essere interpretate in due maniere: come mancanza di rispetto la prima, come arma di difesa la seconda.

E’ sull’approccio alla risata in tempi di guerra che prende vita l’ultimo romanzo di Federico Baccomo intitolato Che cosa c’è da ridere ( Mondadori), così, senza un punto interrogativo: un titolo che cattura l’attenzione proprio per quella mancanza. Ma quella mancanza di interrogativi viene compresa appieno, durante la lettura di questa storia unica, il cui protagonista è l’ebreo Erich Adelman.

Erich è un ragazzino quando lo conosciamo, vive a Berlno negli anni ’30, ha solo suo padre, che non perde occasione per dirgli quanto avrebbe preferito vedere morire lui invece di sua madre, deceduta durante il parto. Continua a leggere