Chi direbbe che gli insetti possono cambiare una vita? Certamente Luigi Aloe, calabrese, terzo figlio di una famiglia di pescatori. Una famiglia povera, quella di Luigi: il padre usciva in barca tutte le mattine per andare a procacciare cibo, ma non sempre questo avveniva, c’erano giorni in cui lo stomaco avrebbe brontolato insistentemente. Luigi era addetto a raccogliere mozziconi di sigarette da terra per il padre, che nuove non ne poteva acquistare. Luigi non poteva stare a giocare con gli amici, perché doveva lavorare da un sarto per aiutare i conti di famiglia. Luigi dormiva in una stanza insieme ai suoi fratelli e sorelle, e aveva imparato a riconoscere il respiro notturno di ognuno di loro. E quando il padre è morto Luigi ha dovuto abbandonare il lavoro di sarto per fare il muratore nella ditta dello zio. Perché Luigi era il terzo, come il dito medio di una mano, quello più lungo di tutti, a cui gli altri si appoggiano.
La storia meravigliosa, e meravigliosamente scritta, di Luigi Aloe, è vera, ed è stata raccontata nel libro edito HarperCollins Mosche, cavallette, scarafaggi e Premio Nobel dal giornalista della Gazzetta dello Sport Luigi Garlando . Continua a leggere