Documenti, prego

Chi conosce Andrea Vitali, chi legge i suoi libri, è abituato alla cornice di Bellano, a gialli che sembrano riportarci indietro nel tempo, in cui sono previsti non pochi sorrisi durante la lettura. Per questo, forse, leggendo Documenti, prego ( Einaudi) si rimane un pochino spiazzati. Questa è una trama che lascia un senso d’angoscia addosso, una storia che si ripete e si ripete, sembra all’infinito, sembra di poterne uscire.

Il funzionario di una ditta, benestante, con moglie e figlio, che vive in una villetta, che viaggia molto e pernotta in hotel di lusso, si ritrova ad essere portato via da due uomini, uno dei quali con i baffetti, durante una sosta in autogrill in compagnia di due colleghi. E’ notte, i tre si fermano per un caffè, lasciano l’auto davanti ad un posto per disabili, e mentre stanno per prendere le loro tazzine, i due uomini entrano e chiedono a chi appartenga la macchina parcheggiata male. Il protagonista risponde, aggiungendo che tempo di bere il caffè sarebbero andati via, pensando di chiuderla lì: invece “baffetto” gli chiede di seguirli, per un semplice controllo dei documenti. Proprio così: eccola la frase che da il via al thriller psicologico: “Documenti, prego”. Continua a leggere



La tua ultima bugia

Ci sono persone che raccontano continuamente bugie: sulla propria vita, sul proprio passato, su chi sono veramente. Lo fanno con tutti, indistintamente, sino a diventare qualcuno che non sono.

La tua ultima bugia di Rachel Abbot ( Piemme) è un giallo in cui la psicologia è protagonista, in cui le bugie sono all’ordine del giorno e questo rende difficile capire chi, tra i personaggi, stia dicendo effettivamente la verità, chi sia leale e chi no, chi si metta a nudo e chi racconta invece continuamente storie per nascondersi.

La casa inglese di Marcus North è in un luogo bellissimo, a picco su una scogliera, una parete è completamente fatta di vetri, la luce del sole e quella della luna si alternano ogni giorno per illuminare la dimora da sogno. Per Marcus, però, questo non basta: noto fotografo, assistito e seguito nella sua galleria dalla sorella, Marcus è un uomo volubile, introverso, poco propenso alla fama, preferirebbe rifugiarsi in luoghi a lui conosciuti, invece il lavoro lo porta spesso a viaggiare. La personalità di North è questa, ma quando la moglie Mia è morta per un incidente, caduta dalle scale di casa verso la palestra, mentre lui era via per un servizio fotografico, tutto è precipitato. Continua a leggere



La logica della lampara

Giovanna Guarrasi, detta Vanina, è un personaggio già noto agli amanti del giallo: nata dalla penna della scrittrice Cristina Cassar Scalia, Vanina, Vicequestore di Palermo, città che ha lasciato insieme ad un passato difficile per via del padre morto ammazzato, vive a Catania. L’abbiamo conosciuta in Sabbia nera,  alle prese con il caso di un cadavere mummificato di donna trovato nel portavivande di un’antica villa, e la ritroviamo in La logica della lampara ( Einaudi). Tutto ha inizio con due amici, un medico e un giornalista, usciti di notte per andare a pesca; lì, ad un tratto, il loro sguardo viene catturato da un’insolita scena: due uomini che trascinano una valigia, apparentemente pesante, per lasciarla incastrata tra gli scogli. Nello stesso momento in Questura arriva una telefonata anonima, direttamente al  numero di Vanina, in cui una voce femminile dice di aver assistito all’omicidio di una donna, durante una festa in una villa.

Possibile coincidenza, ma tutta la Questura ci crede solo per un momento. Lorenza Iannino, giovane avvocato, è infatti irreperibile, scomparsa nel nulla. Lorenza affittava proprio quella casa in cui sembra si sia tenuta la festa. E anche l’omicidio. Il problema è che quando la valigia viene ritrovata, non c’è alcun cadavere dentro. Tracce di sangue però sì, e anche il cellulare della ragazza scomparsa. Un omicidio in piena regola, pur senza un cadavere a confermarlo. Continua a leggere



Tra Sudan, Inghilterra e Scozia, la storia di Mhairi. Il confine.

La scrittrice inglese Nicky Singer torna con un libro che racconta una realtà che non considera distopica, tutt’altro. Basandosi su temi d’estrema attualità come l’inquinamento, l’immigrazione, e tutto quello che inevitabilmente coinvolge i rapporti umani, Il confine ( DeA Planeta) racconta la travagliata storia, ambientata in un futuro non troppo lontano,  di Mhairi Anne Bain, tra la Scozia, il Sudan, l’Inghilterra: una lotta per tornare a casa, dalla nonna, perché Mhairi ha dovuto prendere la sua strada senza il padre e la madre, sola, con una pistola senza munizioni e un documento d’identità che mostra i suoi quattordici anni, età a cui nessuno crede, perché sembra più grande. Mhairi non si fida di nessuno, ovviamente, va avanti per la sua, faticosa, strada, tra il rischio di essere catturata e deportata e la speranza di tornare ad una vita che tale si possa considerare. Sulla via, però, incontra un bambino, di pelle scura e coperta di polvere, magro e con gli occhi neri come due buche. Il ragazzino non parla, ma è evidente che sia solo. Mhairi non può, non riesce a fare a meno di aiutarlo, di portarlo con sé, anche se conosce il rischio di portare in Scozia un clandestino, perché lui i documenti non li ha.

Parlando con Nicky Singer a proposito del suo romanzo  arriva forte il bisogno, l’urgenza di parlare di problemi come il cambiamento climatico, dell’importanza del messaggio di Greta Thunberg e della fiducia nei giovani e della fortuna di avere una cosa chiamata hashtag, che può portare un messaggio ovunque, coinvolgere milioni di persone. Continua a leggere



Verso un sicuro approdo

Verso un sicuro approdo è stato scritto nel 1987 da Wallace Stegner, Cantore del West americano, l’ultimo romanzo prima della sua morte. Il libro, in libreria con Bompiani, narra di due coppie di amici che si conoscono in gioventù, in uno di quei momenti in cui tutto può accadere, in cui ogni obiettivo è lì, a portata di mano, magari non semplice da raggiungere, ma comunque possibile.

La storia va a ritroso, cominciando nel momento in cui i quattro si ritrovano in una casa di villeggiatura dove gli amici hanno passato, negli anni, momenti indimenticabili. Si va da Albuquerque, nel New Mexico, sino a Madison, dove Larry e Sally, coppia di orfani non certo benestanti di nascita ma brillanti in tutto quello che fanno,  avevano conosciuto e intrecciato le loro vite a quelle di Sid e Charity. La voce narrante è quella di Larry, diventato poi scrittore di successo, che riporta gli inizi della conoscenza, sino al momento in cui Charity è in punto di morte. Continua a leggere



Pizzica amara

Gabriella Genisi, nota autrice di gialli, è tornata in libreria con una protagonista nuova di zecca: Chicca Lopez. In Pizzica amara (Rizzoli) conosciamo questa giovane carabiniera salentina, una ragazza ribelle, forte e fragile, come la terra in cui è nata.

La conosciamo quando nel cimitero di un paesino vicino Lecce viene scoperta la tomba profanata di un giovane morto qualche anno prima in circostanze sospette, Tommaso Conte. Chi può aver fatto una cosa simile? E soprattutto, per quale motivo?

Poco tempo dopo questo fatto, i corpi senza vita di due ragazze vengono ritrovati nelle vicinanze. Il primo, trovato su una spiaggia, appartiene ad una sconosciuta, di probabili origini balcaniche, il secondo, appeso al ramo di un albero, a Federica Greco, figlia di un ricco Senatore. Quello di Federica potrebbe sembrare suicidio, ma non è così.

Lopez, appassionata di motociclette e impegnata sul fronte ambientale da tanto tempo, dedita alla scoperta dei veleni che ammazzano la Puglia e i suoi abitanti, ha una fidanzata, Flavia, senza lavoro,  che sta diventando ogni giorno sempre più paranoica riguardo il loro rapporto, sempre più pressante. Chicca sente il peso di tutto ciò, darsi alle indagini la aiuterà anche a sopportare tutto questo, anche se sa che probabilmente significherà porre definitivamente fine al legame. Continua a leggere



Alicia Berenson, la paziente silenziosa

Alex Michaelides, nato a Cipro e laureatosi a Cambridge in Letteratura inglese ha firmato un esordio letterario davvero incredibile, una storia noir che lascia un senso d’angoscia nel lettore dovuto ai fatti narrati e all’incredulità che si prova pagina dopo pagina, sino all’ultima.

La paziente silenziosa, questo il titolo del romanzo pubblicato in Italia da Einaudi, è Alicia Berenson, nota pittrice, sposata con un altrettanto famoso fotografo di nome Gabriel. Alicia e Gabriel si amano moltissimo, vivono l’una per l’altro, lo veniamo a sapere grazie al diario che Alicia ha deciso di scrivere sotto consiglio dell’amato, che preoccupato per la situazione psicologica della moglie, crede che mettere nero su bianco le sue sensazioni, i suoi sentimenti e tutto quello che le accade, possa essere un’utile valvola di sfogo, un mezzo per capirsi. Continua a leggere



Ma tu sei felice?

Saverio e Vincenzo si conoscono da molti anni e come tutti gli amici si confidano, si raccontano quello che succede nelle rispettive vite. Capita poi che le loro conversazioni si facciano serie, che uno dei due abbia un problema familiare, e cosi se ne parla per cercare conforto e consigli. Saltando però del tutto da un argomento all’altro perdendo completamente il punto della discussione. In maniera esilarante.

Saverio e Vincenzo sono i due protagonisti del romanzo in forma di dialogo Ma tu sei felice?  di Federico Baccomo, da poco uscito per Solferino. Chi conosce lo scrittore sa quanto possa essere dissacrante, quanto sia tagliente la sua ironia. In questo ultimo libro non è da meno.

I due amici sono presumibilmente sui quarantacinque anni, vivono e lavorano a Milano, sono sposati, e Vincenzo è padre di Giulio, nove anni. E’ l’ora dell’aperitivo, zona Garibaldi, quando Vincenzo domanda a Saverio ” Ma tu sei felice?”. L’amico risponde ” dipende” . Continua a leggere



Tutta colpa della nonna di Filippo

Trentenni che cercano la loro strada, che sanno che quello che hanno scelto di fare è giusto per loro ma non riescono a sfondare, a dimostrare a se stessi e a chi li circonda di essere bravi nel loro mestiere. Se ne sentono molte di storie come questa.

A volte la ruota poi gira, ma nella maniera più impensata. Filippo è uno di questi trentenni, e la sua vita cambia come mai avrebbe pensato, ma non solo sul lavoro, il modo per trovare il cambiamento sta negli affetti. In Tutta colpa di mia nonna di Manuela Mellini ( Baldini+Castoldi), Filippo è un aspirante attore: vive a Milano, ma è romagnolo, la sua famiglia è in Romagna, compreso il fratello che lavora in banca, che ha la stessa fidanzata praticamente da quando è nato, un ragazzo ligio, serio. L’opposto di Filippo, che invece si destreggia tra un lavoro a teatro ma non come attore, e piccole parti procurategli dallo stravagante agente Ricky.  E poi c’è il suo amico Marchino, ex collega dell’Accademia di recitazione, che invece di strada ne ha fatta, viaggia, lavora e frequenta gente importante, e feste a cui è meglio partecipare perché non sai mai chi ci trovi. E infatti, è proprio ad una festa dell’amico che Filippo incontra una ragazza bellissima: i due parlano per un po’, lui sente di doverla lasciare andare, ma proprio quando pensa di avere la situazione in pugno lei sparisce nel nulla senza che gli abbia svelato il suo nome. Continua a leggere