Le nostre teste audaci – Lettere dalla creatrice delle sorelle March

Chi non conosce Piccole donne, uno dei libri più famosi al mondo da quando è stato stampato, nel 1868? La storia delle quattro sorelle March nata dalla penna di Louisa May Alcott è tra le più note al mondo, mentre la vita dell’autrice non è poi cosi nota al grande pubblico. Fortuna vuole che grazie a L’Orma editore sia  uscito proprio oggi in libreria Le nostre teste audaci – Lettere dalla creatrice delle sorelle March che tratta proprio della Alcott e dei suoi rapporti epistolari, con i genitori, la sorella, l’editore.

Nella versione Pacchetti, libri bellissimi in versione mini, la casa editrice, con l’introduzione di Elena Vozzi, ci fa scoprire l’unicità di una donna che non sapeva stare con le mani in mano, che si è sempre data da fare, che ha lottato per i diritti di tutti, per liberare gli schiavi, per rendere le donne più libere e indipendenti. E così scopriamo anche quanto le sue Piccole donne si ispirino alle persone della sua vita, ma anche quanto trovasse superficiale la trama diventata poi un grande classico della letteratura mondiale. Già, fu l’editore Thomas Niles a chiederle una “storia per ragazze”. E fu con incredibile ritardo che Louisa seppe quanta popolarità stava ottenenedo il suo manoscritto, che la portò poi a Piccole donne crescono e ad altri successi. Continua a leggere



La spinta

Essere madri non è facile, non per tutte. La storia raccontata dal Ashley Audrain in La spinta ( Rizzoli) narra il percorso di una madre che va alla ricerca dei suoi errori ma anche delle sue verità, senza tralasciare un retaggio complesso, fatto di donne che non hanno saputo essere madri come si conviene, con l’affetto e la lucidità per portare avanti una piccola vita sulla strada per la maturità.

Nel caso di Blythe il problema è tutto al femminile: donne che hanno messo al mondo donne ma incapaci di essere presenti. Continua a leggere



Questo giorno che incombe

Francesca pensa alla sua nuova vita, tra Roma e il mare, con le sue piccole figlie e il marito Massimo, e sorride.” Tutto andrà per il meglio”. O forse no.

Francesca è la protagonista del nuovo romanzo di Antonella Lattanzi, Questo giorno che incombe ( HarperCollins): una giovane donna che ha sempre abitato a Milano, che ha costruito una carriera, che ha deciso di abbandonare tutto per seguire l’amato consorte, magari iniziare a scrivere e disegnare quel libro per bambini a cui sta pensando da tanto, una donna che vuole dare una svolta alla sua vita, e così si trova dinnanzi al cancello rosso del nuovo condominio a Giardino di Roma, scende dall’auto e pensa che tutto andrà bene. “Qui saremo felici”. Ma chiaramente non sarà così. Continua a leggere



La pazienza del diavolo

Roberto Cimpanelli, distributore e regista cinematografico, è diventato scrittore con il suo primo romanzo La pazienza del diavolo, un thriller appena uscito in libreria con  Marsilio che racconta tormenti, paure e angosce che arrivano dal passato e non se ne vanno più. Chi certamente non riesce a vivere il presente senza pensare continuamente a quanto è stata la sua vita è Ermanno D’Amore, il protagonista del romanzo, ex ispettore di polizia e oggi libraio di Roma, che sopravvive grazie al suo negozio e al prezioso aiuto di Francesca, una giovane anch’essa con una storia che pesa sulle spalle, e al sesso. Già, perché è attraverso le donne che Ermanno trova la forza di superare le notti, altrimenti abitate da incubi insostenibili.

Ma come detto, il passato si ripresenta e porta il conto, sotto il nome di Walter Canzio, ex collega ed ex amico di Ermanno, Herman per qualcuno, e che porta quel nome non per caso: è nato a Nantucket, dove il suo omonimo romanziere Melville ha ambientato Moby Dick. E anche nella vita di Ermanno c’è una balena bianca. Continua a leggere



Fiore di roccia

Quando si parla di guerre si parla sempre di uomini. Di chi abbandona la propria casa, moglie e figli  per andare a combattere in nome del proprio paese.

La  verità però  è che in tempo di guerra le donne hanno avuto, hanno sempre un ruolo importante. Ma molto spesso questo ruolo non viene riportato, o viene dimenticato rapidamente. I

laria Tuti nel suo ultimo romanzo Fiore di roccia ( Longanesi), narra proprio una di queste storie: quella delle portatrici carniche, che durante la Grande Guerra sono diventate soldati tanto quanto i loro compagni, al fianco degli alpini.

Schiene, gambe e mani segnate dalla fatica, dal peso delle gerle colme di viveri e munizioni da portare sino alle trincee , le portatrici vennero chiamate dal Comando in difficoltà. Continua a leggere



Grammatica umoristica. Storie di ministri, scrittori, manager e blogger sgrammaticati

Gli strafalcioni, nel parlare e nello scrivere, sono sempre in agguato. I social network hanno poi accentuato questo aspetto, e l’utilizzo di nuovi termini non aiuta. Grammatica umoristica, Storie di ministri, scrittori, manager e blogger sgrammaticati di Francesco Mercadante ( Màrgana Edizioni) è un interessante saggio che i chiave ironica ci racconta quali sono gli errori da evitare attraverso esempi teoricamente visibili a tutti, ma che di fatto spesso nemmeno vengono ritenuti tali perché entrati a far parte, non si sa bene con quale diritto, a far parte del gergo quotidiano. Continua a leggere



Steffi Graf. Passione e perfezione

Per gli appassionati di tennis è un libro da non perdere: Steffi Graf – Passione e perfezione di Elena Marinelli ( 66thand2nd) è il ritratto di quella che è stata una delle più grandi, appassionate e appassionanti tenniste di tutti i tempi.

Steffi, tedesca, scopre il campo a cinque anni, e in poco tempo il tennis diventa la sua passione, la sua propensione naturale evidente. Il padre l’ha sempre incoraggiata, l’ha seguita sempre, come genitore, amico, manager. Steffi è campionessa europea under 18 nel 1982, in quel periodo c’erano tenniste fortissime  provenienti dal resto del mondo, ma Steffi l’anno seguente entra nel ranlking WTA con la posizione numero 124.

Graf ha dedicato da allora la sua vita allo sport, si è concentrata lasciando indietro tutto quello che per le sue coetanee era fondamentale: le uscite, i ragazzi. Continua a leggere