La vita paga il sabato

Lo scrittore Davide Longo torna con il divoratore di sucai commissario Arcadipane impegnato in una nuova indagine.

La vita paga il sabato ( Einaudi) lo porta e ci porta fuori dalla sua Torino,  a Clot, un piccolo paese di montagna, trentasette abitanti sovrastati da una grande diga.

Su una radura, all’interno della sua auto, viene trovato il corpo senza vita di Terenzio Fuci, noto produttore cinematografico. L’uomo è stato ucciso, e sua moglie, la bellissima ex attrice  Vera Ladich, che in passato ha fatto innamorare tanti uomini,  è scomparsa nel nulla.

Non ci sono tracce, nessun segno, sembra che l’assassino e rapitore sia arrivato volando e volando se ne sia andato indisturbato.

Arcadipane, insieme al suo amico di vecchia data Corso Bramard, si trova a dover risolvere un caso che sembra senza alcun senso, per ci più catapultato in un paesino pieno di fango e privo di venditori di sucai. Ma Terenzio era fratello di Amilcare Fuci, uomo del Vaticano, interno alla DC, uomo potente. Le supposizioni si sprecano, ma il passato dei due non aiuta, bisogna scavare sempre più a fondo, nel passato della vittima, della moglie, della loro famiglia, e cercare di scalfire la reticenza degli abitanti di Clot, solo all’apparenza paese anonimo e privo di storie interessanti.

Longo ha ancora una volta regalato ai lettori una storia a dir poco avvincente, con personaggi e scenari decisamente unici nel panorama del giallo italiano.

Davide Longo

La vita paga il sabato

Einaudi

Pagine: 528

Prezzo: 19,00 euro