Le nevicate romane, e la vita che cambia.

Carlo Carabba, classe 1980, lavora per Mondadori e ed è autore di monografie e saggi di poesie. Lo troviamo oggi alla sua prima pubblicazione narrativa con Come un giovane uomo, un memoir pubblicato da Marsilio.

Come un giovane uomo parte da una nevicata romana, una delle pochissime nevicate romane, che l’autore ha avuto modo di ammirare, estasiato, quando era molto giovane; negli anni ha conservato quel ricordo come qualcosa di speciale, aspettando nuova neve come segno di un cambiamento della vita, come segnale del nuovo inizio di un’età felice.

Quando, dopo vent’anni, i fiocchi tornano a coprire le strade della capitale, qualcosa cambia effettivamente la vita di Carlo, ma non nel senso da lui a lungo sperato. Mentre sta per entrare in ufficio, infatti, il suo cellulare inizia a squillare, è Davide, che gli da una tremenda notizia: dopo un incidente in motorino l’amica comune Mascia è in ospedale, in coma.

Il libro, che parte dai ricordi d’infanzia all’adolescenza dello scrittore, sino agli anni universitari e i pomeriggi a Villa Ada, racconta poi ciò che si prova, o non si prova, dinnanzi alla morte di una persona cara. Quando Carlo arriva con Davide in ospedale vede i vecchi amici: Roberto, Camilla, Fabrizio e Diego, il fidanzato di Mascia, e inizia a pensare alle esperienze fatte con loro e con la stessa Mascia, che non vedrà più, perchè lei non ce la farà. 

Ci sono i ricordi delle serate, le puntate della serie tv Lost viste con l’amica vittima dell’incidente, quelle puntate che lei non potrà più vedere, le chiacchierate. Ma soprattutto c’è la narrazione della reazione alla morte, che non è sempre uguale. Carabba racconta la perdita di sua nonna, e come l’aveva colto in maniera del tutto diversa da quella dell’amica, parla di quanto a volte le tragedie coinvolgano persone a noi vicine e che questo ci porti a volerne parlare immediatamente con chiunque, o di quando ci sentiamo inadeguati, cercando spiegazioni e scuse a certi nostri atteggiamenti,di  quando  abbiamo bisogno di ricordarci di ricordare la persona scomparsa,mantenendo un atteggiamento consono o quello che gli altri si aspetterebbero da noi. Cerchiamo un modo per assolverci da quello che fino a

poco primo abbiamo accusato su noi stessi come una colpa.

“Del resto se riuscissimo a pensare alle persone che amiamo come esseri la cui morte può precedere la nostra, ci asterremmo dall’essere crudeli o indifferenti verso di loro, per la vergogna, il rimorso e il senso d vuoto che proveremo quando non saranno più a nostra disposizione (…)”

Non ci sono quasi dialoghi in questo memoir,  Come un giovane uomo è una lunga riflessione personale in cui però inevitabilmente chi legge, in un modo o nell’altro, in un passaggio o in un altro, si riconosce.

 

Carlo Carabba

Come un giovane uomo

Marsilio

Pagine: 172

Prezzo: 17,00 euro