Una nuova narrazione, una nuova visione sull’autrice di Frankenstein, Mary Shelley, la cui storia personale è già di per sé un vero e proprio romanzo.
Ed è per questo che Silena Santoni regala ai suoi lettori La mia creatura ( Giunti) , la storia di Mary Shelley, giovane, sfrontata, perdutamente innamorata di Percey, un uomo già sposato, geniale, anticonformista, per cui lascia la famiglia in nome della passione.
Con un pizzico di fantasia Santoni aggiunge particolari e personaggi per comprendere ancora meglio quanto accaduto alla morte di Percey.
Così conosciamo Pierre, un montanaro pacifico e curioso che gestisce con la moglie una locanda sulla riva del Lago di Ginevra. Quando a Villa Diodati giunge l’eccentrico poeta Lord Byron accompagnato dagli amici, Shelley con la moglie e la sorellastra di lei Claire insieme a Polidori ,Pierre ne rimane stregato.