La mia creatura

Una nuova narrazione, una nuova visione sull’autrice di Frankenstein, Mary Shelley, la cui storia personale è già di per sé un vero e proprio romanzo.

Ed è per questo che Silena Santoni regala ai suoi lettori La mia creatura ( Giunti) , la storia di Mary Shelley, giovane, sfrontata, perdutamente innamorata di Percey, un uomo già sposato, geniale, anticonformista, per cui lascia la famiglia in nome della passione.

Con un pizzico di fantasia Santoni aggiunge particolari e personaggi per comprendere ancora meglio quanto accaduto alla morte di Percey.

Così conosciamo Pierre, un montanaro pacifico e curioso che gestisce con la moglie una locanda sulla riva del Lago di Ginevra. Quando a Villa Diodati giunge l’eccentrico poeta Lord Byron accompagnato dagli amici, Shelley con la moglie e la sorellastra di lei Claire insieme a Polidori ,Pierre ne rimane stregato.  

Piccola città

Piccola città di Silena Santoni ( Giunti) è un romanzo doloroso, che si basa sulle sofferenze di chi ha perso l’amore della sua vita ed è convinto di averne colpa. “ Se solo avessi agito diversamente, se in quel momento avessi detto qualcosa invece di stare fermo e zitto”: sono esempi di frasi che chi non accetta la scomparsa di una persona si ripete in continuazione.
Santoni in questo romanzo da voce ad un uomo, Folco Fantechi, ex attore di successo che ha deciso di darsi al solo insegnamento in seguito ad un incidente in cui è stato investito da un’auto scomparsa poi nel nulla rimanendo per sempre zoppo. La sua condizione l’ha reso cinico e disinteressato in qualche modo al genere umano.

Tra i suoi studenti, nella piccola scuola di Firenze ci sono giovani più o meno dotati, Folco non riesce ad intravvedere quasi mai in loro un potenziale bravo attore, nemmeno per l’opera che lui stesso ha scritto, “Piccola città”. Continua a leggere

Due sorelle, un rapporto difficile e una verità sorprendente.

Due sorelle, diverse, in conflitto da sempre. Un rapporto difficile, quello tra Agnese e Micaela, raccontato in Una ragazza affidabile dalla scrittrice Silena Santoni. Il romanzo, appena pubblicato da Giunti, inizia con il ritorno di Agnese a Firenze, dove è nata e cresciuta e che ha abbandonato per Ancona, città in cui ha deciso di vivere con un bravo e benestante marito e le loro figlie.

La morte di una zia  e la sua eredità hanno fatto sì che Agnese dovesse arrivare a Firenze per incontrare, dopo tanti anni, la sorella Micaela.

Due sorelle, dicevamo, così diverse: Micaela, la più grande, bella, seduttiva, sempre al centro dell’attenzione ma incapace di costruirsi un futuro sicuro. Agnese, più giovane, abbondantemente sovrappeso per gran parte della sua giovinezza, studiosa. Affidabile. Continua a leggere