La regola dei pesci di Giorgio Scianna è un romanzo che narra le angosce dei nostri tempi.
Una storia così riuscita da risultare ipnotizzante, perché ci mette di fronte ad una realtà che non possiamo sottovalutare, dalla quale magari crediamo di essere distanti, ma che invece è tristemente vicina.
Roberto, Ivan, Lorenzo e Anto sono amici e compagni di classe, hanno terminato la 4C del liceo Tommaseo di Pavia e sono partiti come tanti ragazzi della loro età per una vacanza all’insegna del divertimento, in Grecia. Sembra una cosa banale, ma il problema è che quando la scuola inizia di nuovo, e loro dovrebbero trovarsi seduti ai loro banchi per l’ultimo anno, i quattro non si presentano. Non lo fanno a settembre, non ad ottobre, non a novembre. I ragazzi sono scomparsi dal 22 luglio, ultima volta in cui hanno dato loro notizie alle rispettive famiglie.
I genitori si riuniscono settimanalmente insieme ad un funzionario della Farnesina, ma sembra che i loro figli siano spariti nel nulla. Sino a quando uno di loro, Lorenzo, ricompare improvvisamente. Lorenzo non parla, non racconta niente a nessuno, non ai suoi genitori, non a chi lo interroga per capire cosa sia accaduto a lui e ai suoi amici, ammesso che i suoi amici siano ancora vivi. Ma Lorenzo non può parlare, perché tra lui, Roberto, Ivan e Anto c’è un patto, e lui non può, non vuole tradirli.
La verità è che le immagini dell’Isis viste ripetutamente sul web li hanno stregati, hanno esercitato su di loro quel fascino che volevano esercitare. Ci sono riusciti. Lorenzo stesso dice che i filmati hanno un potere, che è rimasto tante volte incantato nel guardarli. Ma lui si è dovuto fermare prima di intraprendere il viaggio verso quella folle causa, e non sa cosa sia accaduto agli altri.
L’unico modo per saperlo è quello di incontrarli nuovamente, nel giorno e nel luogo prestabiliti se le cose fossero andate diversamente da come si aspettavano. Per lui è stato così, ma per i suoi amici? Li rivedrà? Torneranno mai?
Scianna con La regola dei pesci parla a tutti. Parla ai giovani, della realtà che li circonda, della vulnerabilità, della confusione che si prova verso il futuro e della voglia di fare qualcosa che cambi l’esistenza, del bisogno di avventura. Parla ai genitori dell’importanza di ascoltare quelle giovani grida, che seppur silenziose, chiedono aiuto. Parla ad una società che troppo spesso non sa dove sta andando.
Ma lo fa senza giudicare, Scianna racconta l’attualità attraverso quattro ragazzi, che potrebbero essere chiunque, vicino a noi.
– I pesci riescono a muoversi tutti insieme senza scontrarsi e senza perdere nessuno. Basta fidarsi del movimento degli altri-.
Giorgio Scianna
La regola dei pesci
Einaudi
Pagine: 187
Prezzo: 17,00 euro