Tra i grandi classici da leggere e rileggere, le follie di Zia Mame.

Zia Mame di Patrick Dennis

Ogni tanto, tra la moltitudine di libri appena pubblicati che si trovano sugli scaffali delle librerie, vale la pena fermarsi un attimo e riprendere in mano un volume già letto, un classico, ritrovare personaggi e luoghi.

A tal proposito un romanzo ancora molto noto, nonostante sia stato scritto nel 1955, è Zia Mame di Patrick Dennis. Non è certo un caso che sia ancora letto da molte persone, la storia è esilarante. Dennis si è ispirato a sua zia Marion per creare il personaggio principale che ha dato il titolo al volume: una donna eccentrica, forse poco affidabile ma certamente divertente.

Patrick Dennis

Tutto ha inizio negli anni ’20. Un giorno Patrick, di soli undici anni, si ritrova improvvisamente orfano; il tutore scelto dal padre è proprio la zia Mame, che il ragazzino conosce per la prima volta suonando alla porta della sua casa Newyorkese che la suddetta apre indossando un kimono e truccata da geisha. Continua a leggere



Due amanti sul fiume Mekong. Un grande classico della letteratura.

L'amante di Marguerite Duras

Che bella la sensazione di prendere in mano un classico della letteratura, leggerlo nuovamente o per la prima volta, tornando indietro nel tempo e comprenderne l’importanza, intuire i cambiamenti della società e della variazione di visione che questa ha su determinati temi.

Un esempio, in questo senso, è L’amante di Marguerite Duras. Quando venne pubblicato, nel 1984 ( in Italia un anno più tardi da Feltrinelli con traduzione di Leonella Prato Caruso ), fece molto scalpore. Oggi forse non sarebbe così, siamo abituati a temi ben più spinti di quelli che la Duras ha trattato e raccontato in questo romanzo in gran parte autobiografico, utilizzando una scrittura tanto diretta quanto poetica. Continua a leggere



Cosa è successo il 7- 7- 2007?

7 7 2007

E’ estate, fa molto caldo tra le strade di Roma, isolati temporali non riescono a rinfrescare l’aria, resa ancor più pesante da una serie di omicidi. Questo è solo l’inizio del lungo flash back raccontato da Rocco Schiavone, Vice Questore nato dalla mente di Antonio Manzini nel 2012 che ritroviamo anche quest’anno in 7-7-2007 ( Sellerio ).

Il 7 luglio del 2007 è la data della morte di Marina, la moglie di Schiavone. Prima dell’episodio che ha cambiato per sempre la sua vita, lui e la moglie si erano appena riconciliati dopo un periodo in cui lei aveva lasciato la loro casa. Causa dei problemi, la scoperta di qualcosa di losco nella vita di Rocco, che ha amici e giri poco chiari, che non è uno stinco di santo, come lui stesso ammette. Continua a leggere