Due spari all’alba nella quiete di Pescallo. Il ritorno di Steno Molteni

Dopo Il caso Kellan, Steno Molteni, il giovane giornalista di cronaca nera nato dalla penna dello scrittore Franco Vanni  che vive in un albergo milanese, torna per seguire un nuovo caso in La regola del lupo ( Badini+Castoldi).

Una mattina all’alba, nella quiete di Pescallo, borgo di Bellagio, terra natia di Steno, si sentono due colpi di pistola. Sull’acqua tranquilla del lago, dove ci sono solo un pescatore e una barca a vela, avviene un omicidio.

A morire è Filippo Corti, detto da sempre  il filippino perchè figlio di una domestica, trovato sul tender della barca a vela con un colpo di pistola in testa. Ad indagare sul’accaduto Salvatore Cinà, Maresciallo dei Carabinieri di Bellagio e padre del miglior amico di Steno, meglio conosciuto come Scimmia.

Steno naturalmente non può fare a meno di interessarsi al caso, e infatti viene mandato dal giornale per cui lavora a seguire la vicenda. Continua a leggere



La stravagante indagine di Martino Rebowsky

Alzi la mano chi non ha mai pensato nella vita di poter essere un ottimo detective, un investigatore coi fiocchi. Tra letteratura e televisione, tra Poirot e CSI, tutti abbiamo risolto omicidi e scovato l’assassino in men che non si dica.

C’è anche chi ci riesce assumendo dosi importanti di alcol e droga quotidianamente. Insomma, non proprio un esempio di Detective affidabile, o di essere umano affidabile. Martino Rebowsky, personaggio nato dalla penna di Matteo Monforte, si cimenta nell’ardua impresa in La vanità dei pesci pulitori ( Frilli Editore). L’infanzia di Martino è stata segnata da duri insegnamenti e dall’ordine: sempre ben pettinato e vestito da Piccolo Lord. Questo l’ha portato ad un rigetto, in età adulta: quando scopriamo il protagonista del romanzo lo troviamo sui quarant’anni, grande e grosso, soprattutto grosso. Beve, fuma, fa uso di droghe e suona la tromba di professione, in giro per il locali di Genova, città natia dell’autore e scenario de La vanità dei pesci pulitori. Le sue scelte fanno infuriare la madre, che sistematicamente dice al figlio che la farà morire di dolore. Continua a leggere



Che fine ha fatto Annabelle?

Ci sono piccoli centri in cui sembra che la vita non scorra mai, in cui nulla di interessante accade, in cui solo apparentemente si vive in tranquillità, perché molto spesso invece proprio in questi centri le persone non sanno come trovare svaghi, rischiando di dare svolte negative alla propria vita. Tra le foreste svedesi ci sono luoghi così, uno si chiama Gullspang, ed è raccontato da chi ci è nata, la scrittrice Lina Bengtsdotter, che qui ha ambientato il suo giallo intitolato Annabelle ( DeA Planeta).

Annabelle, appena diciassettenne, una sera svanisce nel nulla. Continua a leggere



Addicted. E’ possibile liberarsi dalle ossessioni?

C’è un evidente tributo a Dieci piccoli indiani di Agatha Christie nell’ultimo romanzo del giallista Paolo Roversi che si intitola Addicted. Pubblicato da SEM, questo romanzo è un vero domino di morti, per cui è sempre più difficile capire chi sia l’assassino, e cosa abbiano in comune tutti gli assassinati. La verità è che apparentemente non li lega niente: non il lavoro, non la nazionalità, non l’età. Ma una cosa c’è: sono tutti addicted. Cosa significa? Significa che ognuno di loro è ossessionato. Ognuno da qualcosa di diverso, ma qualcosa che gli impedisce di vivere normalmente.

Rebecca Stark è una brava e nota psichiatra londinese, riuscita ad ideare un modo per liberare i suoi pazienti dalle loro psicosi, per sempre. Sembra una cosa incredibile e fantastica, e infatti, per questo importante lavoro, un suo ex paziente, un magnate russo di nome Grigoriy Ivanov, le propone di guidare una nuova clinica che si trova in Italia, in Puglia per la precisione: una magnifica masseria che il russo, devoto a Rebecca, ha acquistato per dare il via ad una serie di centri dove le persone possano disintossicarsi una volta per tutte dai loro demoni: il sesso, il gioco, la droga, la tecnologia. Continua a leggere



Torna il Commissario Balistreri, con una storia che arriva da molto lontano

E’ tornato il Commissario Balistreri. Grazie alla penna di Roberto Costantini, ingegnere con il pallino del thriller, ritroviamo Michele, Mike, in un’avventura che lascia come sempre sorpresi, senza fiato, con la voglia di leggere cinquecentonovantasette pagine in un colpo solo. Da molto lontano, il nuovo romanzo edito come sempre Marsilio, narra di una storia che arriva dal 1990, anno dei Mondiali di calcio italiani,l ‘anno dell’Italia che perde, delll’Argentina del tanto amato dai napoletani Diego Armando Maradona.

In tutto questo trambusto di bandiere italiane e una calda estate, il figlio di un noto imprenditore scompare. Forse rapito, come si evince da una lettera anonima. Ma è davvero così?  Oppure il giovane è scappato con la ragazza di cui è innamorato, una semplice cameriera, che si scoprirà avere contatti, suo malgrado con la camorra? Il padre sembra non prendere troppo sul serio la faccenda, ma la sorella dello scomparso si. Ma la famiglia ha molti segreti, Balistreri lo sa e non è contento di avere a che fare con gente simile, tanto da sottovalutare inizialmente l’accaduto. Ma poi due cadaveri vengono trovati, orrendamente mutilati. Sono il ragazzo e la sua giovane compagna. Continua a leggere



C’era una volta… La regina del giallo

Prendere in mano scritti da autori storici, universalmente conosciuti, fa bene. Per gli amanti del giallo certamente Agatha Christie è imprescindibile penna. I suoi libri, i suoi personaggi, tra cui Poirot e Miss Marple, sono universalmente conosciuti. Poi ci sono alcune storie meno famose, ma non per questo meno affascinanti. C’era una volta, ad esempio, è un giallo da non perdere. Scritto nel 1944 e oggi proposto da Mondadori, questo romanzo è ambientato nell’antico Egitto.

La stessa autrice, la regina del giallo, come molti la chiamano da sempre, ha inviato al Professore Stephen Glanville una lettera, in cui lo ringrazia per averle suggerito l’idea per una trama ambientata proprio tra il popolo egizio e di averle fornito nozioni fondamentali per scrivere la storia. Continua a leggere



L’assemblea dei morti

Quando economicamnete non sei in ottime acque, quando magari hai anche problemi con alcuni strozzini, farti ingolosire da una proposta che prevede una rapina facile facile con alto guadagno, è un attimo.

Ne L’assemblea dei morti del giornalista e scrittore Tomàs Bàrbulo, edito Marsilio, sono in quattro uomini di Madrid ad accettare la proposta di un gioielliere: scassinare una banca. Scassinare una banca? E chi lo fa più oramai, con in sistemi di sicurezza che ci sono adesso? I dubbi vengono dissipati quando il misterioso commerciante spiega che si tratta di una vecchia banca senza sistemi sofisticati di Marrakech, che vedrà entrare nel caveau un bel gruzzolo di soldi e preziosi solo per un paio di giorni. Entrare sarà facilissimo per la compagnia dei quattro spagnoli: guidati da un fognaiolo, dovranno solo sfondare un muro probabilmente già molto rovinato dall’umidità. Continua a leggere



Modaioli al trullo: una festa che non può finire senza intoppi.

Un esordio noir molto social e molto glamour, quello della barese Chicca Maralfa, che con Festa al trullo ( Les Flaneurs Edizioni ) ci porta in una Puglia che si fa palco di moda e mondanità, grazie al lancio di Ciceri&Tria, linea di abbigliamento di Vanni Loperfido che porta il nome di un piatto tipico della tradizione salentina, terra natia dello stilista, astro nascente del sistema del fashion.

Ad occuparsi del grande evento è Chiara Laera, famosissima influencer, fashion blogger, stylist. Basta un suo tocco perché tutto diventi red carpet. Il red carpet più ambito, naturalmente.

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E’ tornato Neal Carey. Direzione Palm Desert

Nuova avventura per il giovane Neal Carey, creatura della mente di Don Winslow. In Palm desert ( Einaudi) Neal è vicino alle nozze con la fidanzata di una vita Kate, anche se lei ancor prima di arrivare alla fede nuziale gli rivela di volere un figlio. Un figlio? Neal non si sente pronto: lui che non ha avuto una famiglia, che non ha mai avuto una madre e un padre, potrebbe mai essere un buon genitore? Non lo sa, sa solo che sta facendo irritare Kate con i suoi tentennamenti, ma non ha il tempo di rifletterci realmente sopra perché suona il telefono. Solo pochi squilli. Poi di nuovo. Ecco il segnale, quello che Neal non voleva più avere. Si tratta degli Amici di Famiglia e nella fattispecie di Graham, l’uomo che gli ha fatto realmente da padre, che lui ama, e un po’, quando deve “lavorare” per lui e la Famiglia, odia. Continua a leggere



1974: un ragazzino, la sua bici, i Mondiali di calcio e un omicidio da risolvere

Si moriva di caldo di Mirco Giulietti ( Intrecci Edizioni ) è un romanzo godibilissimo, che porta indietro nel tempo, in un’Italia afosa, all’estate del 1974, l’estate dei Mondiali giocati nella Germania Ovest.

Non c’era l’aria condizionata, i bambini in provincia  giocavano all’aperto e si inventavano avventure fantastiche e quando arrivava l’ora della partita, qualsiasi partita dei Mondiali fosse, la seguivano con attenzione conoscendo a memoria ogni giocatore e ogni allenatore.

Certamente così è il protagonista di Giulietti, ragazzino affetto da leggera balbuzie, appassionato di sport e dei fumetti  di Tex Willer, il suo eroe, che ad un tratto, insieme a tutto il paese, si ritrova di fronte a qualcosa che non si vede tutti i giorni, ovvero un omicidio. La Signorina Marella, proprietaria di una bella villa in campagna ed ex cantante beat, è stata  uccisa, in casa sua, ritrovata poco vestita e colpita a morte da un’arma da fuoco. Proprio la Marella, che tanto faceva sognare i maschi del paese. Continua a leggere