Come si racconta l’assenza? Da dove si comincia a scrivere una storia che ha sempre negato sé stessa? Nulla materno, esordio narrativo di Christine Vescoli (Alphabeta Verlag), traduzione di Cristina Vezzaro) narra una discesa lenta e incerta nella nebbia di ciò che non c’è mai stato: parole non dette, fotografie scolorite, silenzi che hanno fatto più rumore di qualsiasi urlo. La figlia cerca la madre, ma non la madre dei ricordi, né quella dei racconti familiari: cerca la madre vera, quella che si è fatta avvolgere per una vita intera da un nulla opaco, inafferrabile, ereditato e mai spiegato. E…
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