Porte aperte

Chi ama il calcio, lo ama davvero, ama gli stadi. Assistere alle partite dal vivo, vedere il gioco, ammirare i colori, sentire i cori. Fa tutto parte di un’esperienza che non si ripete mai in maniera uguale.

Sono tanti gli stadi nel mondo, ci sono quelli belli, quelli meno belli, quelli nuovissimi e luminosissimi, quelli datati e pieni di fascino, ma la cosa importante è che ognuno di loro lascia in qualche modo ricordi indelebili in chi vi fa ingresso.

Oggi come oggi gli stadi sono però chiusi al pubblico, colpevole una pandemia che coinvolge il mondo. I tifosi sentono la mancanza delle loro case, gli stadi appunto. Il calcio è snaturato senza migliaia di persone che incitano, soffrono, gioiscono.

Nel periodo che ci ha visti in completo lock down, primavera 2020, questa nostalgia si è fatta spazio anche nella mente e nel cuore di Paolo Condò, giornalista che conosce il calcio a trecentosessanta gradi come pochi. Come fare? La risposta è arrivata come meglio non poteva per uno che ha sempre avuto la penna in mano: ci voleva un libro. Un libro che raccontasse gli stadi sperando di poterci tornare al più presto. Così è nato Porte aperte – 30 avventure negli stadi più belli del mondo ( Baldini+Castoldi), un volume che racconta ben trenta stadi che l’autore ha visitato nel corso degli anni, stadi che hanno lasciato impronte indelebili, per quello che sono, per le partite che hanno ospitato, e per la città in cui sono stati costruiti. Continua a leggere



La mia vita dietro un pallone

Il calcio femminile ha intrapreso una strada di crescita, anche in Italia. E’ un percorso duro, in un mondo ancora in prevalenza maschile, in cui il retaggio è evidente. Ma una crescita c’è, e se i club di calcio investono, così come gli sponsor e poi pubblico e veri appassionati, è normale che qualche nome importante inizi a spiccare.

Perché le donne appassionate di calcio sono sempre esistite, le calciatrici che vorrebbero fare del pallone la loro professione ci sono da tanto tempo. E tra le ragazze che si battono perché le giovani leve possano vivere con più semplicità ciò che loro si sono dovute conquistare, c’è Sara Gama.

Sara è triestina, nata nel 1989, oggi è difensore della Juventus e capitano della Nazionale femminile. E Sara ha deciso di raccontare la sua storia di La mia vita dietro un pallone ( De Agostini), un libro che racconta un grande amore. Nato spontaneamente. Quando usciva da scuola Sara andava a calciare la palla, soprattutto con gli amici maschi. I Topolini di Barcola, sul lungomare, erano il suo campo preferito, e quando il pallone finiva in acqua il pallone diventava una gara di tuffi. Continua a leggere



La storia del calcio in 50 ritratti

La storia del calcio è piuttosto lunga , e si può guardare attraverso differenti prospettive: dai primi giocatori, dai primi tornei a squadre, dalle maglie, dalle vittorie importanti sino all’evoluzione del gioco.

C’è poi chi vede la storia del calcio guardando a figure che hanno, in un modo o nell’altro e non solo con il pallone al piede, lasciato un segno importante, indelebile.

Questo fa Paolo Condò, giornalista della Gazzetta dello Sport, di Sky e narratore incomparabile, in La storia del calcio in 50 ritratti ( Centauria): qui, attraverso le sue parole scritte e le splendide immagini dell’illustratore Massimiliano Aurelio, l’autore ci racconta come il pallone ha conquistato il mondo, partendo dalla nascita del calcio moderno, avvenuta nel 1955 a Oeiras, periferia di Lisbona, sede dello stadio nazionale di Jamor, quando Partizan Belgrado e Sporting Lisbona si sfidano per il nuovo torneo concepito dal quotidiano sportivo L’Équipe. I grandi Club calcistici si erano mostrati entusiasti di fronte ad un torneo a  loro destinato, e così il progetto è andato avanti. Lì è nata la Coppa dalle grandi orecchie.

E da lì partono i ritratti di Paolo Condò, 50 appunto. rapidi da leggere, con le informazioni necessarie a comprendere perché questi signori abbiano influenzato il mondo del pallone. Continua a leggere



I ribelli degli stadi.

In Italia il calcio è lo sport più seguito, quello per cui migliaia di persone ogni domenica ( o qualsiasi altro giorno si giochi) si riuniscono per dar vita a cori, voci, colori. Tutto per supportare  la propria maglia, la squadra che si è scelta per la vita qualsiasi cosa accada. Ogni tifoseria ha la sua “curva”, così viene definita la zona più “calda” dello stadio, quella frequentata da tifoseria organizzata, dagli ultras. Quella che ogni tanto può smettere di essere un supporto diventando un problema.

I ribelli degli stadi, libro di Pierluigi Spagnolo, giornalista della Gazzetta dello Sport, (non a caso il quotidiano più letto nel nostro paese) parla di questi tifosi, nel bene e nel male.

Spagnolo in questo saggio racconta la storia delle tifoserie, di quello che c’è di bello e di quello che c’è e c’è stato di brutto, di episodi da condannare e di quelli che invece non lo sono. Continua a leggere



Di padre in figlio: un giorno questo calcio sarà tuo.

Per chi lo ama e lo ama davvero, il calcio è una questione importante, una passione da non lasciare mai indietro, ma anzi, da trasmettere a figli e nipoti. E’ il lato più bello di questo sport, che troppe volte viene interpretato in tutte le maniere possibili tranne che sotto il punto di ciò che è: un  gioco. Il gioco più bello del mondo.

Di padre in figlio, sull’erba o sugli spalti, il pallone può essere il punto d’incontro, di dialogo e discussione, di confronto e rispetto. Lo sa bene Fulvio Paglialunga, autore televisivo che ben conosce il calcio anche per passione personale, una passione che ha i colori del Taranto.

Paglialunga inizia e finisce proprio con questi colori il suo nuovo libro intitolato Un giorno questo calcio sarà tuo. Storie di padri e figli e di pallone, pubblicato da Baldini&Castoldi. Continua a leggere



I sette misteri del pallone.

Il calcio in giallo

Le antologie di racconti  sanno essere molto interessanti, specie quando i suddetti racconti vengono scritti da bravi autori che hanno loro lettori affezionati ( che così  avranno modo di trovare altri narratori a cui appassionarsi) ma che vogliono mettere le loro storie insieme a quelle di altri:  tutte diverse, tutte uniche, ma con un filo conduttore che le unisce. In questo specifico caso il filo è quello della rete del campo da calcio.

La raccolta in questione è infatti Il calcio in giallo, edita Sellerio, i cui racconti sono firmati da Esmahan Aykol, Gian Mauro Costa, Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami  e Gaetano Savatteri. Continua a leggere



Riflettori spenti, palla al centro. Storie di uomini dopo il calcio raccontate da Matteo Cruccu.

EX (2)

Con la fine degli Europei 2016 giocati in Francia e l’attesa dell’inizio del  nuovo campionato qualcuno potrebbe avere una crisi d’astinenza da calcio. Tra un torneo e l’altro si può rimediare quindi con una buona lettura che parli di pallone e calciatori, o meglio, di chi a calcio ha giocato, e che poi, per diversi motivi, ha smesso.

Il volume in questione è stato scritto dal giornalista Matteo Cruccu ed è intitolato Ex- Storie di uomini dopo il calcio ( Baldini&Castoldi):  racconta, appunto, della vita di chi ha concluso la sua carriera sul campo e ha deciso di non proseguire, come molti fanno, verso quella di allenatore o commentatore televisivo, ma al massimo di dirigersi sul prato verde per una partitella tra amici. Continua a leggere