La ragazza che hai sposato. I segreti di una coppia apparentemente perfetta.

Ci sono uomini che amano prendersi cura delle donne, che amano le donne fragili, con storie complesse alle spalle e che hanno bisogno di una spalla su cui appoggiarsi. Così quando Jason Powell incontra Angela, si innamora di lei e di suo figlio, quel figlio nato senza padre, quel bambino nato da un misterioso rapporto e che Angela ama con tutta se stessa.  La storia di Jason e Angela è raccontata nel thriller di Alafair Burke, scrittrice americana, intitolato La ragazza che hai sposato ( Piemme).

Il matrimonio tra i due sembra andare a gonfie vele, nonostante Angela, proprio per la sua storia e il suo passato di ragazza ribelle, delusa e ferita, non avesse mai pensato prima dell’arrivo di Jason che un uomo potesse amarla e farla felice davvero. Eppure quell’uomo, insegnante alla New York University  e autore di libri diventato molto famoso e corteggiato dai media, ce l’ha fatta. L’ha portata a vivere nel centro di New York, in una grande casa con tutti i comfort, non manca niente, anzi c’è persino troppo. Continua a leggere



Il nuovo mondo del lavoro e come affrontarlo.

“Ma tu, Riccardo, che lavoro fai?”.

E’ la domanda che si sente rivolgere spesso Riccardo Pozzoli, autore per DeAgostini del libro Non è un lavoro per vecchi. Ed effettivamente la professione di Riccardo di vecchio non ha proprio nulla, e lui lo racconta bene, partendo dall’inizio, per rispondere al quesito che si sente rivolgere così tante volte. Nel 2009, l’allora ventitreenne Riccardo stava facendo uno stage a Chicago presso l’ufficio marketing di un’azienda leader nella produzione di articoli per l’irrigazione dei giardini. Al tempo il giovane era anche fidanzato con Chiara, una ragazza di Cremona che amava  fotografare i suoi outfit e pubblicarli sui suoi profili social. In America i blogger facevano già tendenza, e fu allora che i due ragazzi compresero che la passione di Chiara potesse diventare qualcosa di più di un hobby: un business.  Continua a leggere



Le nevicate romane, e la vita che cambia.

Carlo Carabba, classe 1980, lavora per Mondadori e ed è autore di monografie e saggi di poesie. Lo troviamo oggi alla sua prima pubblicazione narrativa con Come un giovane uomo, un memoir pubblicato da Marsilio.

Come un giovane uomo parte da una nevicata romana, una delle pochissime nevicate romane, che l’autore ha avuto modo di ammirare, estasiato, quando era molto giovane; negli anni ha conservato quel ricordo come qualcosa di speciale, aspettando nuova neve come segno di un cambiamento della vita, come segnale del nuovo inizio di un’età felice.

Quando, dopo vent’anni, i fiocchi tornano a coprire le strade della capitale, qualcosa cambia effettivamente la vita di Carlo, ma non nel senso da lui a lungo sperato. Mentre sta per entrare in ufficio, infatti, il suo cellulare inizia a squillare, è Davide, che gli da una tremenda notizia: dopo un incidente in motorino l’amica comune Mascia è in ospedale, in coma. Continua a leggere



Monterocca e le spose sepolte

In una città governata per lo più da donne, dove le strade, i negozi e i ristoranti portano il nome di signore famose, sembra che la vita della popolazione proceda tranquilla e pacifica, quasi perfetta. Quasi. Perché in realtà a Monterocca, sulle colline bolognesi, qualcosa che non va c’è. La verità è che ogni abitante del posto sembra avere un passato oscuro, qualcosa da nascondere.

Questi segreti, contenuti in Le spose sepolte, vengono via via svelati dall’autrice Marilù Oliva, che porta il lettore attraverso una trama creata da tante storie, i cui rami nel tempo si sono intersecati ed attorcigliati sino a portare alla morte di numerosi uomini. Questi uomini, che vengono trovati sgozzati e con degli spilli infilati meticolosamente in parti del corpo scelte accuratamente, sono diventati bersaglio di un serial killer perché hanno qualcosa in comune: le loro mogli sono scomparse in misteriose circostanze, quasi certamente ammazzate da loro per svariati motivi, spesso la presenza di un’amante. Ma i corpi di queste donne non sono mai stati ritrovati, e in assenza del cadavere, i mariti non sono mai stati condannati, ma anzi si sono rifatti una vita, portando a vivere una nuova esistenza anche i loro figli. Continua a leggere



I consigli del libraio: a marzo c’è Lorenzo Scano della Libreria Metropolitan, Cagliari

Si chiama Lorenzo Scano, ha 24 anni, vive a Cagliari ed è un autore di romanzi noir. Ha esordito con una raccolta di racconti intitolata “Hinterland” (Amicolibro, 2014) e nel 2016, per la Watson, ha pubblicato il primo romanzo, “Stagione di sangue”, con la prefazione di Gianluca Morozzi. Qualche mese fa è riuscito a tradurre lasua passione per i libri in un lavoro, aprendo una libreria specializzata in gialli.
Naturalmente si è beccato più volte del “pazzo” per questa scelta imprenditoriale, ma è sempre stato convinto del fatto che la vita sia troppo corta per non occuparci appieno delle cose che amiamo. Ha deciso di chiamare la libreria “Metropolitan” perché nel noir, che predilige, la grande città cattiva, metafora di perdizione sia fisica che dell’anima,  è uno dei topoi più ricorrenti, persino nei titoli: pensiamo, per esempio, a “Giungla d’asfalto” di William Riley Burnett, “La città nuda” di William P. McGivern o “Grande città violenta” di Ed McBain. 
 
I tre libri consigliati da Lorenzo:

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Anna e Zoe: lo stretto legame tra una nonna e sua nipote. E un segreto di famiglia che va svelato.

E’ arrivato sugli scaffali delle librerie La prima ora del giorno, romanzo d’esordio di Anna Martellato pubblicato da Giunti:  una storia su due piani temporali, il presente in cui vive Zoe, giovane determinata amante del suo lavoro di organizzatrice d’eventi presso un’agenzia, e il passato dell’adorata nonna Anna, vissuto sull’isola di Rodi, in Grecia, che l’anziana donna le racconta capitolo dopo capitolo, ogni volta che Zoe va a trovarla nella casa di riposo dove vive.

Zoe è brillante, sa quello che vuole e fa di tutto per ottenerlo: la sua carriera è al momento al primo posto, l’arrivo di un contratto di lavoro in agenzia segnerebbe la svolta, anche se l’impegno deve essere tanto e il suo collega Nicolò sembra non volerle rendere le cose facili. Continua a leggere



Mi vivi dentro.

Ci sono testi che non possono passare inosservati, per quello che raccontano, per quello che insegnano anche se il loro autore non ha la presunzione di insegnare nulla a nessuno.

 E forse è proprio per questo che ci riescono.

Mi vivi dentro  ( DeA Planeta ) è un libro scritto da Alessandro Milan, giornalista di Radio24, che proprio in redazione ha incontrato la donna che sarebbe diventata sua moglie e la madre dei suoi due bambini, Angelica e Mattia. La moglie di Alessandro si chiamava Francesca Del Rosso, anche lei era giornalista e scrittrice. Qualche anno fa Francesca aveva deciso di raccontare la sua storia, quella della sua battaglia contro un tumore al seno, attraverso un  libro pubblicato da Rizzoli intitolato Wondy, come Wonder Woman insomma, il soprannome che poi le è rimasto addosso, col quale il pubblico ha imparato a conoscerla. Francesca era una combattente, una donna dalla voglia di vivere contagiosa, sempre sorridente, positiva, decisamente una persona non comune. Continua a leggere



I morsi di un ragno portano nuovi pensieri al Commissario Adamsberg

Chi ama Fred Vargas e attende spasmodicamente ogni nuovo libro dell’autrice è ora accontentato trovando l’ultima avventura del Commissario Adamsberg ( la nona al momento)  in un romanzo intitolato Il morso della reclusa ( pubblicato da Einaudi). Il Commissario  del tredicesimo Arrondissement deve tornare anzitempo dalle sue vacanze in Islanda per risolvere un caso di omicidio, ma una volta risolto questo, senza troppe difficoltà, si ritrova immerso in una faccenda che all’apparenza tutto sembra tranne qualcosa che possa interessare la polizia. Alcuni anziani signori sono morti a causa del morso di un ragno, chiamato la reclusa perché poco propenso a farsi vedere dagli uomini, tantomeno ad avvelenarli, se non proprio infastidito.

Ed è da qui che Vargas trasporta il suo lettore nella storia con più risvolti psicologici che abbia mai scritto. Continua a leggere



Lo sconosciuto di Irène Némirovsky

Lo sconosciuto di Irène Némirovsky è un piccolo gioiello della letteratura che si può trovare oggi in libreria grazie a EDB – Lampi d’autore. Némirovsky, di origine ebraica, nata a Kiev nel 1903, apparteneva ad una famiglia benestante. Il padre, un banchiere, era spesso assente e la madre la trascurava, dedita a numerose “avventure”. Irène è stata educata da Zezelle, la governante francese, e sin da piccola ha studiato francese, russo e inglese. Dopo la rivoluzione, nel 1918, la sua famiglia. precedentemente trasferitasi a San Pietroburgo, è stata costretta alla fuga: prima in Finlandia, poi in Svezia, infine in Francia. Nel 1942 Némirovsky è stata arrestata in quanto ebrea, e ha trovato la sua tragica fine ad Auschwitz, dove si era ammalata di tifo. Poco tempo dopo è morto anche suo marito, gassato nello stesso campo di concentramento.

Le premesse erano doverose per chi non conoscesse la storia di questa incredibile autrice. Lo sconosciuto, episodio che fa parte del romanzo incompiuto Suite française, che racconta dell’invasione e dell’occupazione della Francia nel maggio 1940 e del conseguente esodo delle popolazioni, è un racconto breve che narra del primo mese di guerra. Continua a leggere



Un giorno solo di memoria per ricostruire una vita intera.

Come sarebbe il mondo se fossimo privati della memoria a lungo termine? Se i nostri ricordi si fermassero a quarantotto ore prima o addirittura ventiquattro? Se non potessimo ricordare cancelleremmo tutto quello che di brutto è accaduto nella nostra vita, il rancore e la rabbia verso le persone si annullerebbero permettendoci di creare sempre un rapporto nuovo. Ma, allo stesso modo, ci perderemmo tutto il bello, o anche il fatto di saper superare il negativo e trovare nuova forza per andare avanti. L’amore poi non avrebbe più fondamenta. Non avere memoria: un bene o un male? Continua a leggere