La strada di casa

La casa editrice NN Editore regala ai suoi lettori un altro scritto di Kent Haruf ( 1943- 2014), dopo La trilogia della pianura e Le nostre anime di notte arriva La strada di casa: tradotto da Fabio Veronesi, questo un romanzo fatto di fragilità umane, di tradimenti nei confronti di una società che non può, non riesce a perdonare.

Siamo a Holt, Nebraska, una piccola contea dove tutti conoscono tutti, e nella fattispecie tutti hanno conosciuto Jack Burdette. Jack si è fatto notare sin da ragazzino: spavaldo, senza riguardo per niente e per nessuno, un ragazzino che aveva lasciato la madre per andare a vivere in un motel. Uno che si è sempre messo nei guai, un indolente, assente a scuola ma forte negli sport, l’unica via che poteva permettergli di essere ammesso in un’università. Tutti questi aspetti l’hanno sempre reso temibile ma anche incredibilmente affascinante agli occhi di quelli che andavano a scuola con lui, delle ragazze che lo amavano, come Wanda Jo Evans, che l’ha aspettato per una vita per poi vederlo improvvisamente sposato con Jessie, una ragazza conosciuta appena tre giorni prima.

La storia di Jack viene raccontata da Pat Arbuckle, amico dai tempi del liceo, uno che come tanti ha fortemente voluto essere suo amico e che come tanti l’ha spesso aiutato, anche economicamente, pur sapendo che nulla gli sarebbe tornato indietro, nemmeno umanamente.

Pat è diventato direttore dell’Holt Mercury, il giornale locale, e la sua memoria va dai giorni più o meno spensierati dell’adolescenza ad oggi, quando, dopo essere scomparso per anni, Jack torna a Holt a bordo di una vistosa Cadillac rossa.

Jack ha commesso un reato, in molti nella cittadina sono rimasti coinvolti in prima persona, rimettendoci denaro e lavoro. Come sempre Burdette non ha guardato in faccia nessuno ed è sparito, lasciando anche la sua famiglia.

Il suo ritorno crea problemi, nessuno lo vuole più li, nessuno può perdonare.

Ogni certezza, se ci sono certezze nella vita, verrà meno, anche e soprattutto nella vita di Pat, che perderà la serenità per l’incapacità di cambiare di quello che con tutti suoi difetti, era stato per lui un amico.

Haruf racconta ancora una volta vite umane come tante ma sempre uniche, spaccati di società tranquille solo in apparenza. E come sempre lo fa con uno sguardo spietato sul destino.

Kent Haruf

La strada di casa

Traduzione di Fabio Cremonesi

NN Editore

Pagine: 194

Prezzo: 18,00 euro

Ali d’argento

La scrittrice di questo romanzo non  ha bisogno di presentazioni: Camilla Lackberg, svedese,  è nota e tradotta in svariati paesi nel mondo. In Italia è pubblicata dalla casa editrice Marsilio, che ha portato sugli scaffali delle librerie anche il suo ultimo libro, il secondo dedicato al personaggio di Faye. Il primo era La gabbia dorata, questo è Ali d’argento, un thriller che racchiude delusioni e voglia di rivalsa, sesso e vendetta.

Faye si è lasciata il passato alle spalle, o almeno ci prova: l’atroce infanzia, l’ex marito Jack, le umiliazioni continue. E invece di piangere e deprimersi nella vita Faye ha deciso di reagire, rifacendosi una vita all’estero, in Italia, prendendosi cura di sua madre e sua figlia mettendole al riparo da ogni persona che possa e voglia far loro del male, diventando imprenditrice di successo di Revenge, la sua società di cosmetici nella quale ha investito tutto quanto.

Purtroppo però, come spesso accade, il passato torna tormentando Faye e mettendo in pericolo tutta la sua vita, affettiva e lavorativa.

Quando si prospetta il lancio americano del suo marchio, infatti, alcune cose iniziano a scricchiolare, molte delle sue investitrici stanno vendendo le azioni, e dietro a tutto questo possono esserci solo una manciata di persone.

Persone che ce l’hanno con lei e che non vogliono solo fargliela pagare, ma distruggerla.

 

Faye è costretta a tornare a Stoccolma per combattere e riprendersi il prima possibile ciò che le spetta, prima di perdere tutto quanto.

Lackberg racconta un mondo del tutto al femminile, in cui le donne si supportano andando alla ricerca della giustizia, anche a costo di mettere in piedi piani di vendetta che non ammettono errori.

Camilla Lackeberg

Ali d’argento

Traduzione di Alessandra Albertari, Laura Cangemi, Katia De Marco e Alessandra Scali

Marsilio

Pagine: 368

Prezzo: 19,90 euro

I valori che contano (avrei preferito non scoprirli)

Torna l’Avvocato “d’insuccesso” Vincenzo Malinconico. Per tutti i suoi estimatori, infatti, Diego De Silva ha appena pubblicato con Einaudi I valori che contano (avrei preferito non scoprirli).  

I valori di Malinconico si scoprono via via che le pagine scorrono, a partire dalla capacità di aiutare il prossimo anche quando non si ha assolutamente idea di chi sia, e soprattutto che ti si presenti davanti alla porta di casa in mutande. Continua a leggere

Come la pioggia sul cellofan

Grazia Verasani, scrittrice bolognese che ha esordito molto giovane con racconti su Il manifesto e ha raggiunto il successo nel 2003 con Quo vadis, Baby? edito Feltrinelli e diventato poi un film con Gabriele Salvatores, torna in libreria.

Nel primo romanzo esordiva anche il suo personaggio, Giorgia Cantini, investigatrice privata di Bologna, la prima donna in questa veste della letteratura noir italiana.

Oggi ritroviamo Giorgia in un giallo pubblicato da Marsilio, Come la pioggia sul cellofan: Continua a leggere

La fuggitiva

Omicidi che avvengono a distanza di tempo e che sembrano non avere nulla a che fare tra loro. Ma come nei migliori gialli anche in La fuggitiva, di Carlo Lefebvre ( Giunti) le cose non sono mai come sembrano, e anche ciò che appare impossibile è più che possibile. Nel luglio 2012 ad Amsterdam, negli uffici della Seleksfot, azienda specializzata nel crittaggio di informazioni sensibili, un uomo, un esperto nel settore di nome Mick Hendriks viene ucciso.

Qualche mese più tardi a Chatillon sur Marne, il contabile di un priorato precipita dal campanile all’alba. Tutti pensano ad un incidente, forse ad un suicidio, ma l’Ispettore Legrand non ne è affatto convinto: così parte per Marsiglia, dove Hendriks era nato, per cercare di fare chiarezza sull’accaduto. E probabilmente l’ispettore aveva ragione, perché poco dopo anche lui trova la morte. E’ stato ucciso, deve aver infastidito qualcuno con le sue indagini.

François Gerard, commissario della DCRI e amico di Legrand  che sta lavorando con l’Intelligence olandese sull’assassinio di Hendriks, si precipita così a Marsiglia: per lui Legrand era un amico, quanto successo l’ha sconvolto e gli ha fatto capire che quanto il collega pensava era giusto. Continua a leggere

La salita dei saponari

Torna Vanina Guarrasi, il vice questore palermitano che oramai da tempo ha scelto di vivere a Catania, per via di alcuni demoni che le permettono di stare nella città che le ha dato i natali. Troviamo la protagonista ormai nota di Cristina Cassar Scalia impegnata in un nuovo caso in La salita dei saponari ( Einaudi): caso che appare piuttosto complesso; per molti un morto ammazzato in Sicilia è immediatamente riconducibile alla mafia, ma non è così, o almeno non sembra  questo il caso.

L’assassinato è Esteban Torres, cubano americano con cittadinanza italiana che vive in Svizzera, sposato e con altri matrimoni falliti alle spalle. L’uomo viene trovato nella sua auto nel parcheggio dell’aeroporto di Catania, qualcuno gli ha sparato. Continua a leggere

Storie di libertà per ragazze e ragazzi che inseguono grandi sogni

Ancora oggi ci sono persone che avvertono le proprie diversità come una vergogna, e ancora oggi ci sono persone che guardano a chi non è come loro come qualcosa di sbagliato, da correggere e da punire.

In Storie di libertà per ragazze e ragazzi che inseguono grandi sogni ( DeAgostini), Giovanni Molaschi, social media strategist e autore per la tv, la radio e il web, racconta ai giovani che essere diversi dagli altri non deve rappresentare nulla di negativo, al contrario, ciò che ci contraddistingue deve diventare una forza.

In un mondo ideale non bisognerebbe trovarsi a lottare per i propri diritti, che come tali dovrebbero essere scontati; non bisognerebbe dover cercare di far capire al mondo che non c’è niente di sbagliato nell’amare qualcuno dello stesso sesso: di amore si tratta, non c’è nulla da spiegare.

Questo libro riporta le storie di tanti uomini e tante donne che nel corso della storia hanno lottato per i loro diritti e qualche volta sono riusciti nell’impresa di cambiare il mondo. Continua a leggere

Lillian Boxfish si fa un giro

Una vera e propria dichiarazione d’amore per New York, quella di Lillian Boxfish, la protagonista del romanzo della scrittrice statunitense Kathleen Rooney Lillian Boxfish si fa un giro, oggi pubblicato in Italia da 8TTO Edizioni.

Rooney si è qui  iberamente ispirata alla vera storia di Margaret Fishback, copywriter di punta dei grandi magazzini Macy’s negli anni ’30, la più pagata al mondo, quando per una donna farsi strada nel lavoro e avere una carriera era quasi impossibile, quando la società vedeva le donne solo come mogli e madri.

Siamo nel 1984, New York non è più una città così sicura, il crimine è dietro ogni angolo, e in molti si preoccupano per Lillian, oramai ottantenne, che vive sola nella grande metropoli. Il primo a chiederle continuamente di trasferirsi nei più tranquilli sobborghi è suo figlio, che, orfano di padre, l’ex marito di Lillian, sta per dire addio anche alla matrigna. Continua a leggere

Da qualche parte starò fermo ad aspettare te

Giulia vive la vita e le persone attraverso i colori, Diego colleziona parole. Potrebbero completarsi a viicenda. Ma la vita, si sa, non scivola mai liscia, e così è anche nel romanzo di Lorenza Stroppa Da qualche parte starò fermo ad aspettare te ( Mondadori), che racconta due figure, quelle di un uomo e una donna, Diego e Giulia, che si incontrano, cercano di ignorarsi ma non ce la fanno.

Giulia è un’artista, lavora con i colori, dipinge. Diego lavora per una casa editrice, è un editor che ha a che fare con le bizzarrie degli scrittori, che ama e odia le parole.

I due vivono a Venezia, la città che non ha eguali. Tutto ha inizio quando Diego trova per caso l’agenda di Giulia e lui, che non ha mai pensato di mettere la testa a posto, come si dice, di fidanzarsi, sposarsi e formare una famiglia, rimane attratto da quanto ci trova dentro: parole, appunti, la vita di una donna che chiaramente non è una mondana, ma che da subito gli appare come una creatura affascinante. Continua a leggere

Le imperfette

La seconda edizione del Premio DeA Planeta è stata vinta da Federica De Paolis, dialoghista, autrice e scrittrice, che con Le imperfette ha creato una storia che mette a nudo tutte le fragilità umane, che parla di imperfezioni, fisiche e caratteriali, che tutti abbiamo. Le imperfette sono anche le donne che si fanno ritoccare per avere un aspetto migliore, per piacersi di più, per sentirsi più apprezzate: sono le ragazze e le signore che si rivolgono a Guido, primario della Clinica Sant’Orsola e marito di Anna, la protagonista.

Anna è sposata con un uomo brillante, è  figlia di Attilio, anche lui medico e proprietario della Clinica, che l’ha sempre circondata d’affetto, che le ha sempre fatto pensare a lui come l’uomo, ovviamente, perfetto. Anna e Guido hanno due figli piccoli, e lei, che ha trovato la madre priva di vita quando era bambina, ha spesso pensato che dopo quello shock la sua vita avesse preso una piega lineare: mai un problema, una vita agiata, una bella casa.

Ma la verità è che Anna una vita sua non ce l’ha, non ha un’identità precisa. Continua a leggere