Carlo III

“London Bridge is down”. E’ questa la frase in codice che l’8 settembre 2022 ha annunciato la morte della regina Elisabetta ii, la monarca più longeva della storia del Regno Unito.

Da quel momento il primogenito di della Regina e del Principe consorte Filippo, è diventato Re. Un’attesa per il trono che sembrava non dovesse arrivare mai, l’età avanzata di Carlo ha fatto pensare molti e a più riprese, che forse William, suo figlio, potesse diventare il Re d’Inghilterra al posto suo. Ma non è stato così, e con la moglie Camilla, diventata a sorpresa Regina Consorte, hanno preso il loro posto. Già, Camilla, quella figura a lungo vista con antipatia e sospetto da molti.

Ma chi è davvero Carlo III? Lo racconta Vittorio Sabadin, giornalista a lungo corrispondente de La Stampa dal Regno Unito e oggi al Messaggero con un libro pubblicato da Utet.   Continua a leggere



Verità, false notizie, fantasie. Cosa sappiamo davvero sul Natale?

Le fake news si sa, sono oramai dappertutto, riguardano tutto, non si sta un giorno senza che qualcuno abbia messo in giro quella che una volta veniva comunemente chiamata “bufala” e che qualcuno l’abbia scoperto. Nemmeno il Natale è esente.

 GIà:  molto di quello che pensiamo di sapere sul Natale, dalle sacre scritture alla figura di Babbo Natale, non è esatto.

Lo spiega con dovizia di particolari e uno studio meticoloso Errico Buonanno, che per UTET ha pubblicato Falso Natale, libro che riporta appunto le false notizie sulla festa più attesa dell’anno, ma in modo ironico e non puntiglioso, senza togliere il gusto del Natale, senza toglierne la magia, ma “solo” riportando una serie di verità per cui ci si stranisce un po’. Siamo certi di alcuni fatti storici, religiosi e pure pagani, con assoluta buonafede, e in realtà crediamo ad un sacco di fandonie. Continua a leggere



I consigli del libraio. A Luglio c’è Nicola Roggero della Libreria L’angolo Manzoni, Torino

Ormai storica libreria, da sempre specializzata in arte, fotografia e letteratura, riesce ad essere un punto di riferimento nel mercato librario torinese, essendo, un pò per scelta e un pò per necessità (professionali e commerciali), una libreria di proposta,  costantemente impegnata a coniugare da sempre alcuni importanti fattori: la buona lettura, il consiglio e il libro in offerta e fuori catalogo. Strutturata su due piani, è divisa per settori tra cui arte, architettura, archeologia, fotografia, libri per ragazzi, letteratura ispano latino-americana.

 

 

 

I tre libri consigliati da Nicola: Continua a leggere



Tadeusz Pankiewicz e l’importanza della sua farmacia nel ghetto di Cracovia.

(…) C’era gioia e disperazione: alcuni si rallegravano di essere scampati,altri erano impietriti dal dolore per la perdita dei loro cari che non sarebbero più tornati. Il rimorso tormentava chi era ancora lì (…) . Questo passo si trova in un libro che andrebbe letto e riletto, per la testimonianza, l’importanza  del messaggio e la grazia con cui arriva. 

Sembrerebbe un controsenso, perché questo testo, Il farmacista del ghetto di Cracovia, scritto dallo stesso farmacista, Tadeusz Pankiewicz, con una prima edizione del 1947 tagliata dalla censura, e poi con due successive, più complete, parla di nazismo e morte. Ma c’è davvero una gentilezza nei racconti e nelle descrizioni, nonostante il terrore che il nazismo ha portato, in questo caso, come ci dice il titolo del volume che ritroviamo pubblicato da Utet con prefazione dello storico Marcello Pezzetti, a Cracovia, in Polonia. 
 
La storia di Pankiewicz, morto nel 1993, ha dell’incredibile: quando in un quartiere di Cracovia, nel 1943, viene creato il ghetto ebraico, il farmacista ne diventa suo malgrado abitante. Non è ebreo, ma ha il suo esercizio lì, in quella piazza che è appena diventata il centro del ghetto, e lì decide di rimanere, lavorando ogni giorno con le sue tre collaboratrici, Irena Drozdzikowska, Helena Krywaniuk e Aurelia Danek-Czortowa, a cui ha dedicato il suo libro. 

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Paese che vai, ricette che trovi. In viaggio con Sara Porro.

prenotazione-obbligatoriaPaese che vai, ricette che trovi. Ogni luogo, ogni popolazione, propongono al resto del mondo una cultura culinaria, basata non solo su quello che il territorio dona, ma anche su conoscenze, educazione e convinzioni religiose , e si può imparare molto di una nazione attraverso il cibo che si trova in tavola.

Ovviamente bisogna viaggiare. A questo proposito Sara Porro, food writer , ha scritto un libro che sarà molto utile a tutti coloro che amano andare in giro per il mondo, mangiare, certo, ma anche conoscere, apprendere e comprendere. Prenotazione obbligatoria ( Utet) è infatti  il diario di viaggio dell’autrice che ha raccontato, attraverso i capitoli, le sue avventure intorno al mondo negli ultimi due anni.

Attraverso le parole della Porro si possono conoscere molte cose riguardo Israele, le Isole Fær Øer, il Giappone, la regione dello Champagne, l’Ecuador e via dicendo, compresa, ovviamente, l’Italia, qui rappresentata da  Carloforte in Sardegna, Navelli in Abruzzo, da Venezia, e Marsala in Sicilia. Continua a leggere