Memorie di un rettile

L’esordio letterario di Silje O. Ulstein, Memorie di un rettile ( Marsilio) è spiazzante, ad alta tensione, un romanzo brillante costruito su più piani temporali, attraverso più personaggi che si riuniscono, a volte con differenti identità, qualcuno cambiato nell’anima, qualcuno rimasto uguale a se stesso, dall’adolescenza alla maturtà.

Liv è una studentessa, ha avuto sin da piccola una vita travagliata, annega le sue mancanze nell’alcol in compagnia degli amici più stretti, di cui si fida. Un giorno trova conforto in un animale non proprio domestico, un pitone moluro di nome Nero. Con lui stabilisce un rapporto quasi simbiotico, sembra assurdo, ma è così: toccare il suo corpo sottile e freddo, abbracciarlo, tutto questo le fa credere che tra loro ci sia un legame unico, le sembra che lei pronunci il suo nome. Continua a leggere



Andava tutto troppo bene

Se ti sembra strano che nella tua vita stia andando tutto troppo bene, beh, probabilmente hai ragione. Lp sa bene Martina, nel romanzo di Martina Socrate intitolato per l’appunto Andava tutto troppo bene ( DeAgostini).

Marti ha un perfetto migliore amico, la famiglia che la appoggia e crede in lei, un appartamento in centro a Milano e molta determinazione. Continua a leggere



Le gattoparde

Storie di famiglie che hanno vissuto glorie e disgrazie, dove gli uomini sperperano e le donne muoiono. Già, le donne delle famiglie siciliane e che li hanno vissuto tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo.

Eccole le donne, in Le Gattoparde, romanzo di Stefania Aphel Barzini pubblicato da Giunti: attraverso la voce e i diari di Agata Giovanna Piccolo, oramai anziana e sola, l’unica sopravvissuta alla grande famiglia, l’autrice ripercorre la storia di una stirpe che ha vissuto negli agi, è scappata da una Palermo travolta dal colera, ha visto sparire tutte le sue ricchezze.

Si capisce il titolo, Agata è infatti cugina di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e il suo racconto, tra amori felicità e disperazione, ha inizio con la nonna, la principessa Giovanna Filangeri di Cutò, erede di una famiglia patrizia e moglie di Lucio Mastrogiovanni Tasca secondo conte d’Almerita, un uomo dalla ricchezza inestimabile. I due hanno sette figli, due dei quali muoiono in tenera età; è Lucio a sopravvivere alla consorte, che se ne va a quarantacinque anni. Continua a leggere



La cosa bella di avere una brutta giornata

Tutti noi abbiamo un carattere differente, di fronte alla vita di ogni giorno reagiamo a modo nostro, nel bene e nel male.

Ma cosa succede se cerchiamo di soffocare i sentimenti negativi o se al contrario sbottiamo senza controllo rischiando di far diventare un problema qualcosa che un problema forse non era o almeno non così grande? Continua a leggere



Dasvidania

Una storia potente, difficile, un pugno allo stomaco, quella raccontata da Nikolai Prestia, orfano russo che a otto anni con la sorella è stato adottato da una coppia di siciliani.

Suo esordio letterario, Dasvidania ( Marsilio) racconta Kola, ragazzino che non ha mai conosciuto il padre, lasciato dalla madre in un orfanotrofio insieme alla  sorella maggiore di appena un anno, la sua unica  vera famiglia, a parte, ogni tanto le visite di Babuska, la zia.

Anni post sovietici, i bambini nelle condizioni di Kola erano tantissimi, e nessuno sapeva come sarebbe stato il suo futuro, se ci sarebbe stato un futuro. Continua a leggere



L’uomo del porto

Da Palermo a Catania i lettori di Cristina Cassar Scalia hanno imparato a conoscere il Vicequestore Vanina Guarrasi e se ne sono affezionati;: perché lei, Vanina, è una donna complicata, che ha vissuto una tragedia in prima persona per mano della mafia, che cerca non tanto  di stare lontano dai guai, ma di allontanarli dalle persone che ama. Ed eccola in un nuovo capitolo, L’uomo del porto ( Einaudi) che mette insieme un omicidio appena avvenuto con un cold case, due storie inquietanti che si incrociano perché il passato ha questo vizio di non farsi mai del tutto da parte,… Continua a leggere


L’acqua del lago non è mai dolce

Con stile tagliente, diretto, veloce, imprevedibile e straordinariamente coinvolgente Giulia Caminito è tornata in libreria con L’acqua del lago non è mai dolce ( Bompiani).

Il romanzo, tra i candidati al Premio Strega, si rivela pagina dopo pagina una di quelle letture che senti di dover portare avanti tutto d’un fiato.

Il Lago di Bracciano è un antico cratere, ed è qui che arriva la famiglia di Antonia che ha appena lasciato Roma e le sue periferie più bieche. Antonia è una donna risoluta, fiera, testarda; madre di quattro figli e con un marito costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente sul lavoro, dove guadagnava in nero. Antonia è seria e irreprensibile, e le condizioni economiche non fanno altro che accentuare tutto questo: niente tv, niente cellulari, solo libri. Continua a leggere



Il nuovo razzismo – tra black lives matter e giustizia climatica

La cultura è fondamentale per capire il mondo e quello che avviene, senza di essa nessuno e a maggior ragione  i ragazzi, i più giovani, possono non comprendere molte cose, o almeno, non nel verso giusto.

Un tema purtroppo ancora molto attuale è quello del razzismo. Basti pensare alla morte di George Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020  a Minneapolis per mano della polizia. Il motivo? Sostanzialmente il colore della sua pelle. E quello di Floyd non è ahinoi l’ultimo esempio recente di razzismo, in questo caso è successo in America dove i problemi in quest’ambito sono ancora tanti, così tanti che è nato il movimento Black Lives Matter, ma il razzismo, che si rivela in moltissimi modi verso le persone più disparate e spesso le più indifese e meno tutelate, è ovunque. Continua a leggere