La fantascienza di Philip Dick raccontata da Carrère.

Io sono vivo voi siete morti

Era il 1993 quando lo scrittore francese Emmanuel Carrère decise di scrivere la biografia di uno dei più noti autori di libri di fantascienza, lo statunitense Philip Dick, intitolandola Io sono vivo, voi siete morti. Il libro, già tradotto poco tempo dopo la sua uscita  in Italia ma con poco successo, è stato riproposto nel 2016 da Adelphi. La decisione, presa anche grazie al grande successo di Limonov,  altra biografia ad opera di Carrère in cui ha descritto, confrontandolo a se stesso, il poeta Eduard Limonov, si è rivelata vincente.

Chi conosce Carrère sa quanto nel raccontare le vite altrui ci sia l’idea di dialogare con i soggetti, di rispecchiarsi in loro. Ed è per questo che un libro come Io sono vivo, voi siete morti ( tradotto da Federica e Lorenza Di Lella) più di un ritratto risulta un romanzo vero e proprio, in cui l’autore entra nella vita del suo personaggio, nei suoi libri, nelle sue storie.  Continua a leggere



Tra nazismo e fascismo. Due vite e due menti lontane. Ma non per il destino.

Franz e Dora vivono in Finlandia, in un posto isolato, con la compagnia del vento e dei sassi che l’erosione trasforma nel tempo e che diventano perfetti quando si trovano tra le mani di Dora, che li raccoglie per farne delle sculture.

Questo è l’inizio di Sassi vivi,  un breve romanzo molto particolare che racconta uno spaccato di storia importante, scritto dalla bolzanina Anna Rottensteiner e pubblicato da Keller Editore.  SASSI VIVI

Un inizio straniante, per qualche pagina non si comprende dove l’autrice voglia andare con la sua penna. Ma quando la storia, raccontata in prima persona da Franz, entra nel vivo grazie ai flashback, diventa tutto più chiaro, ed estremamente affascinante.

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