Nuova avventura per il giovane Neal Carey, creatura della mente di Don Winslow. In Palm desert ( Einaudi) Neal è vicino alle nozze con la fidanzata di una vita Kate, anche se lei ancor prima di arrivare alla fede nuziale gli rivela di volere un figlio. Un figlio? Neal non si sente pronto: lui che non ha avuto una famiglia, che non ha mai avuto una madre e un padre, potrebbe mai essere un buon genitore? Non lo sa, sa solo che sta facendo irritare Kate con i suoi tentennamenti, ma non ha il tempo di rifletterci realmente sopra perché suona il telefono. Solo pochi squilli. Poi di nuovo. Ecco il segnale, quello che Neal non voleva più avere. Si tratta degli Amici di Famiglia e nella fattispecie di Graham, l’uomo che gli ha fatto realmente da padre, che lui ama, e un po’, quando deve “lavorare” per lui e la Famiglia, odia. Continua a leggere
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1974: un ragazzino, la sua bici, i Mondiali di calcio e un omicidio da risolvere
Si moriva di caldo di Mirco Giulietti ( Intrecci Edizioni ) è un romanzo godibilissimo, che porta indietro nel tempo, in un’Italia afosa, all’estate del 1974, l’estate dei Mondiali giocati nella Germania Ovest.
Non c’era l’aria condizionata, i bambini in provincia giocavano all’aperto e si inventavano avventure fantastiche e quando arrivava l’ora della partita, qualsiasi partita dei Mondiali fosse, la seguivano con attenzione conoscendo a memoria ogni giocatore e ogni allenatore.
Certamente così è il protagonista di Giulietti, ragazzino affetto da leggera balbuzie, appassionato di sport e dei fumetti di Tex Willer, il suo eroe, che ad un tratto, insieme a tutto il paese, si ritrova di fronte a qualcosa che non si vede tutti i giorni, ovvero un omicidio. La Signorina Marella, proprietaria di una bella villa in campagna ed ex cantante beat, è stata uccisa, in casa sua, ritrovata poco vestita e colpita a morte da un’arma da fuoco. Proprio la Marella, che tanto faceva sognare i maschi del paese. Continua a leggere
David e il significato del Graal
David Salas ha appena finito il dottorato al Trinity College di Dublino, ha trent’anni, è un “esperto di parole” e non ha programmi per l’estate. Almeno sino a quando la sua responsabile non gli propone di fare un viaggio in Spagna, a Madrid, sua terra di provenienza, per fare alcune ricerche su un raro testo, David dice di sì.
Cosi inizia Fuoco invisibile, romanzo edito DeA Planeta del giornalista spagnolo Javier Sierra, laureato in Storia e specializzato in indagini sui misteri del passato e su fenomeni apparentemente inspiegabili. Si vede tutta nel romanzo, la propensione dell’autore, che porta il lettore per oltre cinquecento pagine alla ricerca nientemeno che del Santo Graal. O meglio, alla ricerca del vero significato del Graal. Continua a leggere
Wind Gap e i suoi segreti. Sharp Objects.
Questa sera, per chi in casa ha Sky, inizia una nuova a quanto pare imperdibile serie tv interpretata da Amy Adams e Patricia Clarckson: il suo titolo è Sharp Objects, lo stesso titolo del romanzo da cui è nata. Sharp Objects ( Rizzoli ) è un thriller mozzafiato, e se lo schermo rispecchia le pagine, allora si può dire che sia davvero imperdibile. L’autrice di ciò è già nota al pubblico: Gillian Flynn, la stessa penna di Gone girl, portato poi sul grande schermo con Ben Affleck e Rosamund Pike.
Ma veniamo alla trama di quest’ultimo romanzo. Camille vive a Chicago, dove fa la giornalista per un quotidiano. Ma non è nata in città, bensì a Wind Gap, una cittadina che ha sempre avuto il potere di soffocarla: una madre pressante, una sorella morta da bambina per via di una salute troppo cagionevole, un padre mai conosciuto e un patrigno con cui non ha mai avuto un dialogo. Continua a leggere
Lady Las Vegas
Don Winslow non perde l’ispirazione, e torna ancora una volta in libreria con una nuova avventura per Neal Carey e la “famiglia” attraverso Lady Las Vegas ( Einaudi).Questo romanzo ( il libro originale è del 1994, in quel periodo nacque il personaggio di Carey) è probabilmente il più umoristico di Winslow, sono tante le immagini paradossali e a tratti divertenti, potrebbe adattarsi, meglio di ogni altro poliziesco dell’autore americano, ad una trasposizione cinematografica firmata da Guy Ritchie o dai Fratelli Cohen.
Troviamo Neal fidanzato con Karen, alle prese con i suoi studi che non riesce a portare a termine, quando ancora una volta alla sua porta appare Joe Graham, colui che gli ha salvato la vita quando era un ragazzino evitandogli un futuro nel crimine. Joe, come sempre, ha un compito per lui da parte della famiglia: deve prendersi cura di una certa Polly Paget, possibilmente insegnandole pure grammatica e dizione. Ma chi è Polly Paget? Perché deve essere protetta, e chi la sta cercando? Procedendo nella lettura viene poi da chiedersi ” chi non sta cercando Polly Paget?”. Continua a leggere
I segreto di Palazzo Moresco
Due vite che vengono separate, due persone che pur essendo nate lo stesso giorno a pochi minuti di distanza dalla stessa madre, non sanno nulla l’una dell’altra. E’ quanto accade nel noir di Irma Cantoni intitolato Il segreto di Palazzo Moresco ( LibroMania) a Ginevra Moro, una ragazza che quando vede la sua copia perfetta su un treno da Brescia a Milano non riesce a credere ai suoi occhi.
Ma quella copia sparisce nel nulla, velocemente, e lei non ne sa più niente. Ginevra Moro è figlia di Lodovico, un ricco collezionista d’arte, ossessionato dagli artisti e dalle opere. Una sera, durante un gala in occasione della Mille Miglia, Lodovico conosce il capo commissario Veronica Troisi, e con lei si lascia andare a confidenze sulla sua vita privata nonostante non la conosca per niente. E nonostante questo, le chiede di rivederla per parlarle di una cosa personale, invitandola a Palazzo Moresco. Vittoria si ritrova a subire il fascino dell’uomo, e non capisce se lui voglia rivederla per un interesse personale o per dirle qualcosa che riguarda il suo lavoro. Ma non lo scoprirà mai, perché Lodovico Moro viene trovato morto, ucciso alla scrivania del suo studio, e lei stessa viene incaricata di indagare sull’omicidio. Continua a leggere
Vanina e un caso da risolvere sotto la sabbia nera di Catania
E’ evidente che la Sicilia, splendida regione, con i suoi colori, i suoi sapori e le sue suggestioni ispiri molte storie. In particolar modo ispira gli autori di gialli e la creazione di personaggi destinati a diventare beniamini dei lettori del genere letterario . Ultima in ordine di apparizione sugli scaffali delle librerie è il Vicequestore Giovanna Guarrasi, detta anche Vanina, nata dalla brillante mente di Cristina Cassar Scalia, che la presenta in Sabbia nera, giallo edito Einaudi, ambientato a Catania, con qualche deviazione verso Palermo.
Mentre la cenere del vulcano cade sulla città, in una vecchia villa in parte disabitata, viene trovato il cadavere mummificato di una donna. E’ evidente dall’ abbigliamento e dalle banconote rinvenute vicino a corpo che la morte risale agli anni cinquanta. A scoprire la donna, in seguito alla scoperta di una perdita d’acqua, è Alfio Burrano, quarantenne che abita in un’ala della villa di Sciara appartenente alla vecchia scontrosa e arcigna zia, vedova da molto tempo di Gaetano Burrano, proprio da quegli anni cinquanta, quando nella stessa abitazione suo marito venne ucciso con un colpo di pistola alla testa, seduto alla scrivania del suo studio. Allora la polizia non aveva tutti i mezzi di cui dispone oggi, ma un colpevole era stato trovato e sbattuto in galera a scontare svariati anni. Continua a leggere
Amber Patterson odia la mediocrità, quello che vuole è la vita di Daphne.
Ci sono persone con una mente così perversa che pensano di poter tenere in scacco chiunque senza che gli altri se ne rendano conto. Sono menti subdole, che mirano al loro traguardo senza guardare in faccia niente e nessuno. Amber è così. Amber Patterson è la protagonista de L’ultima signora Parrish , thriller delle sorelle Lynne e Valerie Constantine, che si uniscono sotto il nome di Liv Constantine, pubblicato da HarperCollins.
Amber, si diceva, è una ragazza che vive, non per caso, a Bishops Harbor, esclusiva cittadina del Connecticut, e che vuole arrivare ad avere una vita migliore, uno status sociale migliore, stufa di marcire nella mediocrità dell’anonimato. Continua a leggere
La bambina nel buio
La prima immagine che arriva nella lettura del nuovo romanzo di Antonella Boralevi intitolato La bambina nel buio ( Baldini+Castoldi) è quella di un’immensa villa della campagna veneta, piena di vita e di lusso, come i suoi proprietari vogliono che sia e che si veda. Marito e moglie, una coppia male assortita, ma comunque arrivata ai vent’anni di matrimonio dal quale è nata Moreschina. Siamo nel 1985, la scena è quella della festa dei vent’anni tra Paolo e Manuela, i padroni di casa. Mentre Paolo si aggira per le sale e il giardino per salutare gli ospiti insieme all’adorata figlia undicenne, Manuela se ne va in giro mostrando tutta la sua bellezza: una bellezza un po’ contadina,non elegante ma certamente appariscente.
Poi tutto cambia, e l’autrice ci riporta ai giorni nostri per raccontarci dell’inglese Emma Thorpe, che sta attraversando un periodo difficile della sua vita, e per questo ha deciso di lasciare Londra per un po’ per arrivare a Venezia, ospite di una coppia di conoscenti di famiglia, i Briani. Continua a leggere
Dal 1996 al 2003, i giorni della follia.
Pensare che la scena di un uomo che la vigilia di Natale 2003 a Boston che si aggira per le strade, nudo, con la testa di una donna in mano, possa avere un qualsiasi collegamento con la vacanza del 1996 a Salt Lake City di una famiglia benestante composta da padre, madre e due figlie, sembra non avere senso, a meno che non si tratti di un thriller mozzafiato, cruento, devastante. Ed è quello che è, infatti: I giorni della follia di Javier Castillo ( HarperCollins) , è un romanzo che ci porta continuamente dal presente al passato, dal passato a presente, per presentarci una storia spaventosa.
Quando l’uomo con la testa mozzata viene fermato e portato in un ospedale psichiatrico per essere osservato dal direttore Jesse Jenkins e da Stella Hayden , profiler dell’FBI, cercare di arrivare ad una spiegazione di quanto accaduto sembra impossibile, anche perché il detenuto sembra non voler collaborare: non parla, non dice come si chiama. Nulla. Almeno sino a quando Jenkins deve andarsene dopo aver scoperto un altro omicidio che lo riguarda da vicino. Allora l’uomo, che afferma di chiamarsi Jacob, si apre con Stella, per dirle che lui non ha niente a che fare con quella testa, che deve e vuole spiegarle tutto, partendo proprio dal 1996, da Salt Lake City. Continua a leggere