Green Nation Revolution

Negli ultimi anni, specialmente negli ultimi due, stiamo assistendo ad una serie di cambiamenti a livello mondiale, molti giovani, anzi giovanissimi, stanno prendendo coscienza di ciò che accade intorno a loro e non ne sono affatto contenti.

Così reagiscono, eccome se reagiscono. Un nome su tutti: Greta Thumberg. Lei, le idee , i giovani e le nuove economie sono i protagonisti di Green Nation Revolution, un volume pubblicato da Centauria e curato da Valentina Giannella e Lucia Esther Maruzzelli, due giornaliste di Milano che vivono ad Hong Kong e illustrato da Manuela Marrazzi.

Tra queste pagine gli allarmi degli scienziati e le possibili soluzioni per evitare che il pianeta collassi, che i problemi climatici e ambientali arrivino ad un punto di non ritorno: tutto quello che sta risvegliando le coscienze, soprattutto quelle dei ragazzi sparsi per tutto il globo terrestre.

Chi sono i ragazzi della Green Generation? Cosa vogliono e dove vogliono arrivare? Nel libro di Giannella e Maruzzelli attraverso spiegazioni e descrizioni, tra nuova economia, startup studiate ad hoc, nuove professioni che nascono in base alle nuove esigenze, la sostenibilità e la possibilità da parte di tutti di cavalcare l’onda giusta, si cerca di fare il punto della situazione. In maniera chiara, semplice, diretta anche per chi di tutta questa questione ha compreso poco.

 

 

 

Un libro interessante e utile per tutti e per le nuove generazioni che si affacciano sul mondo che dovranno abitare, con i loro figli, con i loro nipoti.

 

Valentina Giannella e Lucia Esther Maruzzelli

Illustrazioni di Manuela Marazzi

Green Nation Revolution – Le idee, I giovani e le nuove economie

Centauria

Pagine: 123

Prezzo: 14,90 euro

Il treno dei bambini

Amerigo Speranza. Con un cognome così, la vita deve raccontare qualcosa di più della povertà, della miseria; deve raccontare il futuro. Amerigo Speranza è il nome del protagonista del romanzo di Viola Ardone Il treno dei bambini ( Einaudi): la storia di un bambino prossimo a compiere otto anni, nel secondo dopoguerra, quando non c’era nulla, quando le famiglie si erano trovate dimezzate e senza lavoro, senza soldi, dare un’istruzione ai figli era difficile. Nell’Italia del sud tutto era anche peggio.

Così iniziarono i treni iniziarono a viaggiare verso nord carichi di bambini le cui famiglie quasi non riuscivano a trovare il cibo da portare in tavola.

Tutto organizzato dal Partito Comunista: i ragazzini sarebbero arrivati in città come Bologna e Modena, e lì avrebbero trovato famiglie pronte e ansiose di ospitarli per qualche mese, per farli studiare, per dar loro sempre un pasto caldo e delle scarpe nuove. Non come le scarpe di Amerigo, che erano vecchie e rovinate, che gli facevano male mentre la madre lo trascinava per le vie di Napoli e lo trattava con sufficienza. Continua a leggere

Nero come la notte

Esordio nel noir per lo scrittore Tullio Avoledo, che dona ai lettori una storia cruda, violenta, dai ritmi serrati, in cui non ci si può fidare di nessuno. In Nero come la notte ( Marsilio), la figura principale è quella di Sergio Stokar, che era un poliziotto, e anche in gamba, sino a quando, senza nemmeno saperlo, ha pestato i piedi alle persone sbagliate.

Così Sergio si è ritrovato senza lavoro, senza soldi, senza documenti. Pestato a sangue, quasi ammazzato. E soprattutto, quando si risveglia, non ha quasi più ricordi, verità e immaginazione si mescolano nella sua mente.

Sergio è stato abbandonato di fronte alle Zattere, un complesso di edifici abbandonati in cui si è insediata una comunità di immigrati irregolari, gente che nella vita di tutti i giorni Stokar avrebbe detestato, ma con cui adesso è obbligato a convivere per sopravvivere. Continua a leggere

Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone

Palma, Pisanelli, Lojacono, Romano, Martini, Di Nardo, Aragona, Calabrese. Sono loro, sono i bastardi di Pizzofalcone, i personaggi che escono fuori dalle pagine dei libri di Maurizio De Giovanni, che ha da poco pubblicato una nuova puntata con Nozze per i bastardi di Pizzofalcone ( Einaudi).

Tutto ha inizio con il ritrovamento del corpo di una giovane donna, in una grotta, nel mare. Lei è priva di vestiti, ma il suo abito da sposa, quello che avrebbe dovuto indossare lo stesso giorno del suo ritrovamento, giace lì, accanto a lei. Continua a leggere

Falsa partenza

L’editore Skira non è nuovo nella ricerca e nella ripubblicazione di antiche storie, sempre affascinanti, senza tempo per i lettori.

Una di queste è Falsa partenza di Edith Wharton, che fa parte di una collezione di quattro racconti lunghi del 1924 intitolata Vecchia New York.

L’autrice, che visse prevalentemente in Francia e che annovera tra i suoi titoli più noti The Valley of the decision, suo debutto del 1902, e L’età dell’innocenza del 1923, racconta dettagliatamente riti, usi, costumi dell’alta società newyorkese, attraverso la storia di un giovane rampollo di un ricco magnate, Lewis Raycie, mandato nel vecchio continente per acquistare dipinti di rango per la casa paterna.

Il giovane è sotto l’incantesimo di John Ruskin, di cui segue alla lettera il vangelo estetico; acquista quindi opere dei maestri del Trecento e del Quattrocento, appassionandosi di fondi oro e di angeliche madonne, infervorato per la spiritualità dei tempi antichi.

Il padre, infuriato perché non ha acquistato grandi tele barocche, che avrebbero dato assai più lustro alla famiglia, secondo il diffuso modo di sentire del tempo, lo disereda. Poco dopo, come in un melodramma, muore di crepacuore, e non ha il tempo di opporsi al matrimonio dell’estetico figlio con una giovane che sembra un angelo del Beato Angelico.

Edith Wharton disegna magistralmente un moralitytale sul potere devastante dell’Arte, contro le convenzioni delle mode e le giravolte del gusto, laddove uno sguardo aguzzo narra con grande ironia una discesa nell’abisso sociale, determinata dalla fedeltà a un immaginario proprio, non condiviso dalla società.

 

Edith Wharton

Falsa partenza

Skira

Pagine: 96

Prezzo: 14,00 euro

Crescere con il mondo di Piccole donne

Le piccole donne di Louisa May Alcott non passeranno mai di moda. Le sorelle March hanno ancora da insegnare, e lo fanno dal 1868. Ogni personaggio della Alcott è unico, con le sue doti, con i suoi difetti, ma queste figure, così diverse tra loro, alla fine trovano punti comuni, che rendono inossidabili i rapporti e che sono quelli che si devono portare avanti lungo l’intera vita. Tutto ciò vale anche nella vita reale di ognuno di noi, ed ecco quindi svelato il mistero, se mai lo è stato, dell’enorme successo del romanzo.

Di quanto detto ha certamente fatto tesoro Carolina Capria, che per DeAgostini ha pubblicato un libro per ragazzi intitolato per l’appunto Nel mondo di piccole donne – 15 parole per diventare grandi: grandi proprio come diventano protagoniste del libro di Louisa May Alcott, che imparano dai loro sbagli per migliorarsi sempre. Perché diventare grandi non è semplice ed è impossibile crescere se non si commettono errori.   Continua a leggere

L’inganno perfetto

Una storia di inganni, di finzioni reciproche è raccontata in L’inganno perfetto di Nicholas Searle ( Rizzoli). Roy è un uomo anziano, in cerca di una donna piacente, che gli tenga compagnia negli ultimi anni di vita. Per questo tramite internet organizza incontri con signore che però, quando vede di persona, sono completamente differenti da come si erano descritte: sono sciatte, bruttine e poco interessanti. Tutte, tranne l’ultima: Betty doveva essere davvero bella da giovane, e ha mantenuto un aspetto affascinante, elegante. Continua a leggere

I racconti di fantasmi di un antiquario

Tra strani episodi e conseguenti spaventi, tra mezzetinte in cui le figure appaiono e scompaiono misteriosamente, ci si muove in  I racconti di fantasmi di un antiquario, un piccolo gioiello della letteratura gotica all’inglese scritto da Montague Rhodes James e pubblicato per la prima volta nel 1904.

Mantague Rhodes James era uno studioso di storia medievale che si divertiva ad inventare storie di fantasmi da leggere la notte di Natale.

Oggi il volume è stato riproposto da Skira, mantenendo tutta il suo fascino.  Le opere d’arte si fanno portavoce di un mondo misterioso che nasconde personaggi e sentimenti altrettanto oscuri, addirittura possono essere custodi di omicidi.

 

Una lettura, quello dell’autore inglese, che non può far altro che coinvolgere il lettore, portandolo in un mondo fantastico, pauroso ma troppo affascinante per volerne uscire.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mantague Rhodes James

I racconti di fantasmi di un antiquario

Skira

Pagine: 112

Prezzo: 14,00 euro

 

I consigli del libraio. A gennaio ci sono Laura e Lia della libreria Le mille e una pagina di Mortara

La libreria Le mille e una pagina nasce a Mortara il 12 settembre 2008 da un’idea di due amiche: Laura Fedigatti e Alberta Lia Maffi. È una libreria di varia, con un catalogo che va dalla saggistica alla narrativa di ogni genere, dalle pubblicazioni locali alla manualistica, con un’ampio spazio dedicato alla letteratura per bambini e ragazzi. Da subito, la libreria è stata pensata come un punto di riferimento culturale per la cittadina e il territorio circostante; per questo, già dai primissimi mesi di vita si sono organizzati eventi quali presentazioni di libri con autore, corsi di lingue, seminari di scrittura creativa, laboratori di attività creative, un gruppo di lettura. Inoltre collabora con associazioni culturali e biblioteche della zona. Dal 2018, in collaborazione con un’associazione culturale mortarese organizza una rassegna letteraria, “Libri in Risaia”, che nel 2020 si terrà a febbraio, ospitando importanti autori nazionali.
 
I libri consigliati sono da Laura e Lia:

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Teresa sulla luna

“Nata a Matera e morta a Roma. Gran stronza”: ecco l’epitaffio che Errico Buonanno avrebbe pensato per la nonna, Teresa Piserchia, che racconta in Teresa sulla luna. Vita, musica e peccati di mia nonna millantatrice ( Solferino), romanzo ironico, esilarante, la vita di una donna che ha vissuto raccontando il suo successo e la sua bellezza ad un nipote che avrebbe voluto essere come tutti i bambini della sua età, fare merenda con il Mulino Bianco e invece veniva prelevato da scuola senza avviso dalla nonna per andare in cerca di reperti storici.

Teresa, come da titolo, era una millantatrice, raccontava di esser stata donna di spettacolo, musa di numerosi artisti e dei più grandi scrittori del ‘900, amata da tutti perché era bellissima. Peccato che di quanto narrava, tranne sulla sua evidente bellezza,  non esistesse alcuna reale prova. Teresa si presentava ovunque con nome e cognome “Teresa Piserchia!” come se tutti dovessero sapere chi avevano di fronte.

In Teresa sulla luna Errico Buonanno narra così le presunte gesta della nonna che lo ha cresciuto a suon di idee irrealizzabili e manie di grandezza, preparandolo ad una vita di frustrazioni. Continua a leggere