Lo scammaro avvelenato

La cucina, anche se è buona, anzi buonissima,  può uccidere? E’ il  grattacapo di Lolita Lobosco, commissario di polizia nata dalla penna di Gabriella Genisi nota al grande pubblico per i romanzi e la trasposizione televisiva con Luisa Ranieri.

Nell’ultimo breve giallo intitolato Lo scammaro avvelenato ( Sonzogno), ad essere ucciso è un uomo, Enrico Fasulo, ospite del Bed&Breakfast di Carmela, la sorella di Lolita.

Proprio qui, nel cuore di Bari, Fasulo, scrittore romano a suo dire famoso, si trattiene e si intrattiene, proprio con Carmela, che pensa a lui come possibile grande storia d’amore. Insomma, da ospite in cerca di una storia per il  suo nuovo libro, Enrico è diventato qualcosa di più, o almeno, così pensava la povera Carmela, dedita alla cucina, come tutta la sua famiglia, vera buongustaia e ottima conoscitrice della cucina pugliese e non solo. Continua a leggere



Terrarossa

Torna Lolita Lobosco, la commissaria barese nata dalla fantasia e dalla penna di Gabriella Genisi e portata poi sul piccolo schermo con l’attrice Luisa Ranieri.

In Terrarossa ( Sonzogno) ecco dunque Lolita in una versione estiva ma non molto vacanziera. O meglio, lei dovrebbe e vorrebbe essere in vacanza, al mare, dopo le fatiche fisiche e mentali di un inverno passato tra covid, zone rosse, lock down e restrizioni, come il resto del mondo. Ma il lavoro chiama, e così pronti via, Lolita rimette le sue Louboutin ai piedi e si rimette in pista.

Lobosco è stata richiamata in città per via di quello che si pensa sia stato un suicidio: nella rimessa della nota azienda agricola Terrarossa è stato ritrovato il corpo di Suni Digioia, giovane imprenditrice. Sulla porta d’ingresso, in rosso, è stata scritta la frase “Entrate, mi sono impiccata”. Continua a leggere