Nel silenzio delle nostre parole

Nel silenzio delle nostre parole è il nuovo romanzo di Simona Sparaco, vincitore del Premio DeA Planeta 2019: un libro che parla di rapporti familiari, di madri e di figli, di parole non dette e del rimpianto, quello di non essere stati in grado di comunicare per troppo tempo, sino a quando, forse, è davvero troppo tardi.

Siamo a Berlino, Alice è una giovane donna in Erasmus. Qui ha incontrato Matthias, i due si sono innamorati, tanto da vivere insieme, anche se la madre di Alice, che vive in Italia con il marito, non ne sa nulla. Alice non riesce a comunicare come vorrebbe con una madre oppressiva, che vorrebbe sapere tutto di lei, minuto dopo minuto.

Nello stesso stabile di Alice e Matthias vive Naima, anziana affetta da sclerosi multipla e per questo costretta su una sedia a rotelle. Il figlio Bastien non abita con lei, ma cerca di prendersene cura come può,anche se è convinto che dovrebbe andare a stare in una casa di cura. Avrebbe molto da dire Bastien alla donna che lo ha messo al mondo, ma ha paura di spezzarle il cuore.

Il primo piano del palazzo è invece occupato da Polina, una ballerina classica che ha da poco avuto un bambino. Non ha amato vedere il suo corpo cambiare, diventare più grosso, smettere di ballare, non sa cosa prova per il padre del bimbo, ma si convince di non essere adatta a fare la madre, lei che si innervosisce per il pianto di un neonato.

E poi c’è Hulya, che non abita dove abitano gli altri personaggi nati dalla penna di Sparaco, ma lavora nel negozio di famiglia sito di fronte. Hulya è omosessuale ma non sa come dirlo ai genitori, ed è innamorata di Polina, che fotografa giornalmente, come fa con ogni abitante del quartiere. La fotografia è la sua passione, le persone anche. Continua a leggere



Tra Sudan, Inghilterra e Scozia, la storia di Mhairi. Il confine.

La scrittrice inglese Nicky Singer torna con un libro che racconta una realtà che non considera distopica, tutt’altro. Basandosi su temi d’estrema attualità come l’inquinamento, l’immigrazione, e tutto quello che inevitabilmente coinvolge i rapporti umani, Il confine ( DeA Planeta) racconta la travagliata storia, ambientata in un futuro non troppo lontano,  di Mhairi Anne Bain, tra la Scozia, il Sudan, l’Inghilterra: una lotta per tornare a casa, dalla nonna, perché Mhairi ha dovuto prendere la sua strada senza il padre e la madre, sola, con una pistola senza munizioni e un documento d’identità che mostra i suoi quattordici anni, età a cui nessuno crede, perché sembra più grande. Mhairi non si fida di nessuno, ovviamente, va avanti per la sua, faticosa, strada, tra il rischio di essere catturata e deportata e la speranza di tornare ad una vita che tale si possa considerare. Sulla via, però, incontra un bambino, di pelle scura e coperta di polvere, magro e con gli occhi neri come due buche. Il ragazzino non parla, ma è evidente che sia solo. Mhairi non può, non riesce a fare a meno di aiutarlo, di portarlo con sé, anche se conosce il rischio di portare in Scozia un clandestino, perché lui i documenti non li ha.

Parlando con Nicky Singer a proposito del suo romanzo  arriva forte il bisogno, l’urgenza di parlare di problemi come il cambiamento climatico, dell’importanza del messaggio di Greta Thunberg e della fiducia nei giovani e della fortuna di avere una cosa chiamata hashtag, che può portare un messaggio ovunque, coinvolgere milioni di persone. Continua a leggere



Gli spaiati

Olivia Marni è una che di divorzi se ne intende.  Non è mai stata sposata, ma  è un avvocato specializzato proprio in questo. E’ così abituata ad avere a che fare con quasi ex mogli e quasi ex mariti da poter prendere una laurea in psicologia ad honorem, perché prima della separazione dei beni , di assegni e calcoli c’è sempre il racconto sulle motivazioni ( e sulle chat con terzi) che hanno portato una coppia a scoppiare. Almeno, in quel di Napoli, la città di Olivia, protagonista de Gli spaiati di Ester Viola ( Einaudi), è sempre stato così. A Milano un po’ meno. E Milano è dove Olivia si è trasferita per amore di Luca, suo capo  neo separato che ha sua volta ha seguito nel trasferimento la ex moglie Carla per poter stare vicino ai figli. Continua a leggere



Il valore della Biblioteca per Signorine Salani

I libri della Biblioteca per Signorine Salani facevano parte di una letteratura cosiddetta d’evasione, che in realtà aveva un’importanza fondamentale per comprendere la figura della donna nella società, per capire le dinamiche del matrimonio, della storia.

Dalla fine dell’800 e per svariati decenni, questi libri sono stati pubblicati raccontando storie per dare alle signorine un’educazione: sul  ruolo che si andava a ricoprire, un’educazione sentimentale, cultura e società, a cui molto spesso non erano ammesse. A raccontare tutto questo è Miranda Miranda, che per Scrittura&Scritture ha pubblicato Una vita da Signorina – Viaggio nella raccolta più popolare della letterature cosiddetta di evasione.

L’autrice narra di questi libri che da bambina trovava in casa della nonna, dice che la sua è l’ultima generazione ad aver letto i volumi dedicati alle ragazze, e anche attraverso le sue personali esperienze si è resa conto dell’utilità della biblioteca delle Signorine, che solo apparentemente sembra trattare temi frivoli e futili, in realtà molto utili per capire l’evoluzione della figura femminile nel corso degli anni. Dall’economia domestica e dell’importanza di una casa sempre perfetta, elegante e pulita, sino ad arrivare ai cambiamenti , al momento in cui le Signorine si sono tolte i guanti, che dovevano indossare sempre quando uscivano di casa, per arrivare al ’68 e agli anni ’70, quando la società ha visto e vissuto un’ importante  svolta. Continua a leggere



Se mi guardo da fuori

Quella di Serena sembra una vita come tante, quella di una giovane ragazza, al termine degli studi universitari, che nel frattempo trova lavoro in un noto chiosco milanese, frequentato per lo più da persone diverse da lei, tutte perfette, tutte lustrini.

La storia di Serena è quella di Se mi guardo da fuori di Teresa Righetti ( DeA Planeta), romanzo veloce, in cui ci si può immedesimare. La protagonista ha venticinque anni, ha una famiglia alle spalle, una sorella a cui è affezionata. Ma la sua vita sembra non trovare un punto d’arrivo. Può accadere di tutto, ma non accade nulla.

I clienti del chiosco le sembrano tutti distanti da lei, i suoi colleghi le parlano ma lei spesso non si sente per nulla vicina a loro. Vorrebbe, in un certo senso, ma non ci riesce. Perché è differente da loro, la maggior parte delle volte. Continua a leggere



Anna e Zoe: lo stretto legame tra una nonna e sua nipote. E un segreto di famiglia che va svelato.

E’ arrivato sugli scaffali delle librerie La prima ora del giorno, romanzo d’esordio di Anna Martellato pubblicato da Giunti:  una storia su due piani temporali, il presente in cui vive Zoe, giovane determinata amante del suo lavoro di organizzatrice d’eventi presso un’agenzia, e il passato dell’adorata nonna Anna, vissuto sull’isola di Rodi, in Grecia, che l’anziana donna le racconta capitolo dopo capitolo, ogni volta che Zoe va a trovarla nella casa di riposo dove vive.

Zoe è brillante, sa quello che vuole e fa di tutto per ottenerlo: la sua carriera è al momento al primo posto, l’arrivo di un contratto di lavoro in agenzia segnerebbe la svolta, anche se l’impegno deve essere tanto e il suo collega Nicolò sembra non volerle rendere le cose facili. Continua a leggere



L’amore di Ludo per Lila, per la vita. Nonostante la guerra.

Romain Gary, vero nome Romain Kacev, è nato in Francia nel 1914. A trent’anni , eroe di guerra, gli viene conferita la Legione d’Onore. Ma Gary è stato anche un incredibile scrittore, con romanzi come Educazione europea, Le radici del cielo e La promessa dell’alba ha vinto numerosi premi che hanno consacrato la sua grandezza di autore.

Gli aquiloni, nuovamente pubblicato nel 2017 dalla casa editrice Neri Pozza, è una delle splendide storie che il francese ha regalato ai suoi lettori. L’anno di pubblicazione è il 1980, lo stesso in cui Gary si è suicidato, il 3 dicembre, nella sua casa di Parigi.

Gli aquiloni inizia con gli anni trenta. In un giorno caldo, sotto i rami di una capanna nei pressi di Cléry, Normandia , dopo pranzo, Ludo vede per la prima volta Lila, quella che diventerà la donna che mai potrà dimenticare, nemmeno per un giorno nella vita. Continua a leggere



L’amore ai tempi di Internet.

L’amore ai tempi di internet e dei social network, di chat e  app d’incontri. Esiste davvero questo amore? O meglio, si può chiamare così?

Sembrerebbe di no secondo Tommaso Agnese, regista televisivo e autore di Diario erotico di un cybernauta (L’Erudita), libro che racconta la vita virtuale di Riccardo Rea.

Riccardo è un giovane milanese, con la madre è proprietario di una Galleria d’arte, e per il resto del tempo conosce donne tramite internet e tutto quello che la rete offre. Continua a leggere



Caterina e una vita che sembra crollare come un castello di carte. Eppure una voce le dice che…

Una vita mediamente serena non è necessariamente felice e appagante. Certamente non lo è per Caterina, professione pasticcera e proprietaria di un negozio in cui vende le sue dolci creazioni, fidanzata con un uomo di nome Giancarlo, Commissario di polizia, che potrebbe darle una perenne tranquillità. Questa è la  storia di Accendimi, libro scritto dall’autore e conduttore radiofonico Marco Presta pubblicato da Einaudi.

Caterina sembra avere tutto, eppure è infelice, quello che ha e non è ciò che vuole e che cerca.

In poco tempo tutto quanto sembra sfuggire al suo controllo, il mondo si mette contro di lei: non vuole più andare avanti nella sua relazione amorosa, il fratello Vittorio si rifà vivo dopo una vita pieno di problemi e in cerca di aiuto economico, la sua amica Susanna fa tutto tranne la parte dell’amica. Insomma, Caterina è disperata, e l’essere troppo buona, comprensiva e disponibile col prossimo in certi casi non sembra essere una qualità. Continua a leggere



Un padre e un figlio, due giorni e due notti per conoscersi.

Tra i più ispirati autori italiani c’è certamente Gianrico Carofiglio, che con il suo stile appassionante non sbaglia un libro. Quello appena pubblicato con Einaudi è però un romanzo assolutamente singolare, molto diverso da quello a cui lo scrittore barese  ha abituato i suoi lettori. Un romanzo unico, introspettivo, dove rimpianti, amore, scontri e incontri si mischiano per dar vita ad una lettura commovente. Si tratta di Le tre del mattino.

Le tre del mattino narra di Antonio e suo padre. Antonio racconta la sua storia arrivato a cinquantun anni, gli stessi che aveva il padre quando due giorni e due notti permisero loro di guardarsi e conoscersi come non era mai avvenuto prima. Quando Antonio era ragazzino soffriva di crisi epilettiche, e dopo svariati medici e cure, i suoi genitori, separati da anni, avevano deciso di portarlo a Marsiglia, da un luminare nel campo. Continua a leggere