Colter Shaw e il gioco del mai

Jeffery Deaver è tornato in libreria con Colter Shaw. Colter non è un poliziotto, non è un investigatore privato, ma si occupa di cercare persone scomparse, e una volta portata a termine la sua missione, incassa la ricompensa da parte dei familiari di chi è scomparso nel nulla.

Il gioco del mai ( Rizzoli) è un gioco in cui Colter suo malgrado entra, quando si trova in California in seguito alla sparizione di una ragazza. E’ chiaro che non se ne sia andata di sua volontà: certo, aveva appena litigato col padre con cui vive,  che per motivi economici vuole trasferirsi. e ha anche un ex fidanzato che per un  po’ non si è arreso alla fine della loro relazione, ma sembra che in nessun modo i due uomini possano avere a che fare con la scomparsa.

Colter, abituato sin da bambino, grazie ai genitori , a contare solo su se stesso, si mette immediatamente alla ricerca della giovane, convinto, giustamente, che la polizia del luogo non abbia preso sul serio la situazione. Il suo fiuto, la sua mania di porsi delle percentuali su possibili soluzioni ai casi in cui lavora, lo portano a risolvere il caso e a ritrovare la ragazza. Ma è solo l’inizio della storia californiana, l’inizio di un gioco drammatico, un gioco nel vero senso della parola. Perché il rapitore non smetterà di rapire, e continuerà a farlo basandosi sulle regole di un videogame molto popolare L’uomo che sussurra, in cui il giocatore, lasciato in un luogo isolato, ha a disposizione solamente cinque oggetti per salvarsi dalla morte.

 

Trovare la soluzione al gioco, unico modo per arrivare al colpevole, al salvataggio delle vittime, non sarà per niente facile. A quel punto per Colter si tratterà di una vera e propria missione, al di là delle ricompense.

Introdotto nella Silicon Valley e nelle grandi aziende di tecnologia, Shaw dovrà fare i conti con una società programmata per stritolare chi non sa tenere il passo, dove la concorrenza è molto più che spietata.

 

 

Deaver , come sempre, porta con sé il lettore in un meccanismo che pare non poter essere districato, in un ingarbugliarsi di personaggi  ognuno dei quali potrebbe avere un movente. E come sempre non perde mai il filo e non lo fa perdere. Ci vuole concentrazione, e astuzia. E tutto questo non manca a Colter Shaw.

Jeffery Deaver

Il gioco del mai

Traduzione di Sandro Ristori

Rizzoli

Pagine:  483

Prezzo: 20,00 euro