La salita dei giganti

La saga dei Menabrea, noti birrai, è riportata  in La salita dei giganti da Francesco Casolo, che rnarra, al termine del romanzo, come questo sia nato dall’incontro con Arnoldo Wolf, guida alpina di Gressoney, che gli ha raccontato di un  piccolo birrificio aperto da un antenato lungo il fiume Lys.  E proprio questo antenato birraio fu in qualche modo colui che avrebbe portato alla nascita della Menabrea Biella, nel 1846.

La salita dei giganti, pubblicato da Feltrinelli, inizia nel 1882, il 29 agosto, quando Carlo Menabrea, marito di Eugenia, e padre di  Albertina, Genia e Maria, organizza un importante ricevimento per festeggiare l’acquisto di un castello, vicino Biella. Tutti accorrono, ma pochi sanno che la nascita di tanta fortuna, quella della famiglia Menabrea, risale a trent’anni prima, quando il padre di Carlo , Giuseppe, proveniente da Gressoney, luogo che i Menabrea non hanno mai smesso di frequentare, decise di puntare tutto sulla birra, mentre valicava a piedi i ghiacciai per commerciare la lana, prodotto di cui sino ad allora la sua famiglia si era sempre occupata.

Quando  durante i festeggiamenti esplodono i fuochi d’artificio, Genia, la secondogenita, avrebbe voluto domandargli perché, qualche settimana prima, ha insistito che fosse lei e non le sue sorelle ad accompagnarlo in montagna.  E perché, raggiunta la vetta, al cospetto dei Giganti del Monte Rosa, ha tanto voluto che lei, a soli sei anni, assaggiasse la birra? 

E’ così che Casolo inizia a raccontare la storia delle donne Menabrea, tra lavoro duro, amori, glorie e caduta, con un punto importante proprio su Genia, in cui il padre aveva visto la persona gusta per portare avanti l’azienda di famiglia.

Un romanzo che ricostruisce un’interessante storia familiare in cui le donne hanno posto in primo piano.

 

Francesco Casolo

La salita dei giganti

Feltrinelli

Pagine: 406

Prezzo: 19,00 euro