Raccontami di un giorno perfetto

Gli stati d’animo variano alla velocità della luce, è una condizione che si vede spesso negli adolescenti, anche quando la loro vita appare senza particolari problemi. E ancor di più questo accade in giovani come Violet nel romanzo Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven ( DeA Planeta) , che ha perso l’adorata sorella in un incidente stradale. Quanto accaduto ha portato Violet a chiudersi in sé stessa, a non aver più voglia di nulla, nemmeno di scrivere, cosa che ha sempre adorato, insieme alla sorella, tanto da aprire un magazine online. A scuola le cose non vanno meglio, e anche se i ragazzi si interessano a Violet e le ragazze più in vista sembrano esserle amiche, lei vorrebbe solo sparire. Tanto da prendere la decisione di salire sulla torre campanaria del suo Liceo per buttarsi di sotto. E quando la paura la sta attanagliando, nel pensiero di un gesto così estremo, ecco che appare Finch, un compagno che tutti chiamano “lo schizzato”, uno strano, uno sempre fuori dalle righe. Finch fa cambiare idea a Violet, la riporta indietro. Violet e Finch si somigliano più di quanto si possa pensare, e quando tutti pensano che sia stata la ragazza a salvare Finch, loro due sanno che le cose sono andate esattamente al contrario. Continua a leggere



Fratelli

Il rapporto tra fratelli non è mai qualcosa di comune, ci sono fratelli che quasi vivono in simbiosi, altri che quasi non si sentono e nemmeno si vedono. E tutto può andare di pari passo con le scelte che si fanno nella vita, le relazioni non sono costanti, a tratti ci si ama, a tratti quasi ci si odia, crescendo si prendono strade diverse, a volte anche le discussioni più futili possono diventare fonte di rancori che non si sanano più.

Una bella storia di fratelli è raccontata da Simone Marcuzzi in un libro pubblicato da DeA Planeta che si chiama proprio così, Fratelli, un titolo semplice, che in realtà racchiude un mondo intero.

Alberto è il fratello più piccolo, introverso, bravo a scuola, giudizioso, quello che non da mai problemi. Al contrario il maggiore, Lorenzo, è un capobranco naturale, un leader che si annoia facilmente, che vorrebbe vivere di musica, che non ama gli studi e le regole. Continua a leggere



Crescere con il mondo di Piccole donne

Le piccole donne di Louisa May Alcott non passeranno mai di moda. Le sorelle March hanno ancora da insegnare, e lo fanno dal 1868. Ogni personaggio della Alcott è unico, con le sue doti, con i suoi difetti, ma queste figure, così diverse tra loro, alla fine trovano punti comuni, che rendono inossidabili i rapporti e che sono quelli che si devono portare avanti lungo l’intera vita. Tutto ciò vale anche nella vita reale di ognuno di noi, ed ecco quindi svelato il mistero, se mai lo è stato, dell’enorme successo del romanzo.

Di quanto detto ha certamente fatto tesoro Carolina Capria, che per DeAgostini ha pubblicato un libro per ragazzi intitolato per l’appunto Nel mondo di piccole donne – 15 parole per diventare grandi: grandi proprio come diventano protagoniste del libro di Louisa May Alcott, che imparano dai loro sbagli per migliorarsi sempre. Perché diventare grandi non è semplice ed è impossibile crescere se non si commettono errori.   Continua a leggere



Il mondo in un Cloud. The warehouse.

Il mondo oramai è in una bolla, o meglio in una nuvola, un Cloud. E Cloud è la mega corporation leader nella distribuzione di ogni genere, una sorta di Amazon all’ennesima potenza, i cui impiegati vivono in città realizzate ad hoc, le Mother Cloud appunto:  mini appartamenti, ristoranti, negozi e tutto quello che può servire per vivere. Una vita in cattività.

Ecco il mondo raccontato da Rob Hart in The Warehouse ( DeA Planeta) , un romanzo che racconta un futuro forse distopico ma nemmeno troppo fantascientifico. Non esiste più il mondo così come lo conosciamo, le città come le viviamo, in The Warehouse il mondo al di fuori del Cloud non esiste praticamente più. Ad inventare tutto questo è stato Gibson Wells, che conosciamo arrivato agli ultimi giorni di vita a causa di una malattia che lo sta portando via velocemente. Gibson decide di raccontarsi sul web, in una sorta di Diario dove narra la nascita di qualcosa che poi è diventato enorme, mondiale. In Cloud  possono lavorare tutti: dai magazzinieri, agli spedizionieri, alla sicurezza, ogni ruolo contrassegnato da una maglia di colore diverso. Continua a leggere



Un’ombra sul lago di Lugano

Lugano, 29 ottobre 1934. Qui inizia la storia racchiusa in Un’ombra sul lago, romanzo dell’architetto e scrittore Dario Galimberti pubblicato da LibroMania – Dea Planeta.

Mosè Guerreschi è un uomo povero, vive facendo lavoretti e dell’aiuto di altri abitanti. Si sta avvicinando ad un bar dove il delegato Ezechiele Beretta, massima autorità della polizia locale sta prendendo il primo caffè del giorno. Attaccata ai pantalone di Guerreschi c’è Ombretta, la sua bambina. Sono insieme per chiedere aiuto, perché se la figlia cammina appiccicata al padre, lui porta in braccio Agostino, il figlio. Esanime. Beretta si rende subito utile e porta il bimbo in ospedale, è evidente che gli sia accaduto qualcosa, probabilmente è inciampato mentre andava dalla vicina a prendere le uova, come ogni mattina.

Ma la storia che Agostino racconta, una volta ripreso, è ben diversa: nella sua versione, infatti, c’è un uomo, qualcuno che ha tentato di portarlo via, di fargli del male. Ma lui, scaltro, l’ha morso, ed è riuscito a divincolarsi. Quello che Agostino racconta non sembra reale, chi potrebbe mai commettere un simile atto, in una città così tranquilla? Continua a leggere



L’imprevedibile movimento dei sogni

Isabella ha diciassette anni, nel sangue e nel corpo una passione che potrebbe a tutti gli effetti diventare la sua vita professionale: il tennis. Parte da qui il romanzo di Francesca Sangalli e Fabrizio Bozzetti, L’imprevedibile movimento dei sogni ( DeA Planeta). Apriamo le prime pagine e capiamo subito che qualcosa non va. Isabella sta giocando una partita quando tutto ad un tratto si schianta sulla terra rossa del terreno di gioco. Quando si risveglia vede le luci al neon, capisce subito di trovarsi al pronto soccorso, insieme a suo padre.

Non è la prima volta che la ragazza sviene, lei lo sa, ma non vuole sentire ragioni: lei sta meglio, non  è niente di preoccupante, sta benissimo. L’unica cosa che vuole è tornare a casa sua, e soprattutto a giocare a tennis, ad allenarsi. Invece, prevedibilmente, non è così. I medici decidono di tenerla per accertamenti.

Solo che i giorni passano e Isabella non esce. La sua rabbia cresce, le sue battute nei confronti dell’infermiere Paolo e dei dottori si fanno sempre più taglienti, sintomo d’impazienza. Continua a leggere



Nel silenzio delle nostre parole

Nel silenzio delle nostre parole è il nuovo romanzo di Simona Sparaco, vincitore del Premio DeA Planeta 2019: un libro che parla di rapporti familiari, di madri e di figli, di parole non dette e del rimpianto, quello di non essere stati in grado di comunicare per troppo tempo, sino a quando, forse, è davvero troppo tardi.

Siamo a Berlino, Alice è una giovane donna in Erasmus. Qui ha incontrato Matthias, i due si sono innamorati, tanto da vivere insieme, anche se la madre di Alice, che vive in Italia con il marito, non ne sa nulla. Alice non riesce a comunicare come vorrebbe con una madre oppressiva, che vorrebbe sapere tutto di lei, minuto dopo minuto.

Nello stesso stabile di Alice e Matthias vive Naima, anziana affetta da sclerosi multipla e per questo costretta su una sedia a rotelle. Il figlio Bastien non abita con lei, ma cerca di prendersene cura come può,anche se è convinto che dovrebbe andare a stare in una casa di cura. Avrebbe molto da dire Bastien alla donna che lo ha messo al mondo, ma ha paura di spezzarle il cuore.

Il primo piano del palazzo è invece occupato da Polina, una ballerina classica che ha da poco avuto un bambino. Non ha amato vedere il suo corpo cambiare, diventare più grosso, smettere di ballare, non sa cosa prova per il padre del bimbo, ma si convince di non essere adatta a fare la madre, lei che si innervosisce per il pianto di un neonato.

E poi c’è Hulya, che non abita dove abitano gli altri personaggi nati dalla penna di Sparaco, ma lavora nel negozio di famiglia sito di fronte. Hulya è omosessuale ma non sa come dirlo ai genitori, ed è innamorata di Polina, che fotografa giornalmente, come fa con ogni abitante del quartiere. La fotografia è la sua passione, le persone anche. Continua a leggere



Ava, Caitlin, Julie, Parker, Mackenzie. The perfectionists

Per chi ha amato e continua ad amare Pretty Little Liars, serie best seller di Sara Shepard liberamente ispirata alla sua adolescenza, sarà felice di sapere che in libreria ora può trovare The Perfectionists ( DeA Planeta).

Ava, Caitlin, Julie, Parker, Mackenzie: sono loro le protagoniste di un giallo in piena regola, pieno di risentimenti e voglia di rivalsa. Studentesse modello della Beacon Heights High School, le cinque pensano di non avere molto in comune. Ognuna ha i suoi problemi familiari, ognuna ha i suoi traguardi da raggiungere per arrivare ad una borsa di studio e all’Università, che è proprio lì, dietro l’angolo.

Una cosa che accomuna tutte però c’è: odiano la stessa persona. Il bullo della scuola, ma non un bullo qualsiasi, bensì uno che ha creato tantissimi problemi, alcuni dei quali avranno conseguenze pesanti per l’intera vita. Lui è Nolan Hotchkiss. Quando nel corso di una lezione di Storia del Cinema le ragazze si confrontano, scoprono di avere l’obiettivo di fargliela pagare. Tutte quante. E così escogitano un piano per fargli un brutto scherzo. E’ un gioco, non deve avere risvolti drammatici, questo è ovvio per tutte. Eppure il peggio accade, e durante una festa a casa di Nolan, il ragazzo muore. Continua a leggere



Tra Sudan, Inghilterra e Scozia, la storia di Mhairi. Il confine.

La scrittrice inglese Nicky Singer torna con un libro che racconta una realtà che non considera distopica, tutt’altro. Basandosi su temi d’estrema attualità come l’inquinamento, l’immigrazione, e tutto quello che inevitabilmente coinvolge i rapporti umani, Il confine ( DeA Planeta) racconta la travagliata storia, ambientata in un futuro non troppo lontano,  di Mhairi Anne Bain, tra la Scozia, il Sudan, l’Inghilterra: una lotta per tornare a casa, dalla nonna, perché Mhairi ha dovuto prendere la sua strada senza il padre e la madre, sola, con una pistola senza munizioni e un documento d’identità che mostra i suoi quattordici anni, età a cui nessuno crede, perché sembra più grande. Mhairi non si fida di nessuno, ovviamente, va avanti per la sua, faticosa, strada, tra il rischio di essere catturata e deportata e la speranza di tornare ad una vita che tale si possa considerare. Sulla via, però, incontra un bambino, di pelle scura e coperta di polvere, magro e con gli occhi neri come due buche. Il ragazzino non parla, ma è evidente che sia solo. Mhairi non può, non riesce a fare a meno di aiutarlo, di portarlo con sé, anche se conosce il rischio di portare in Scozia un clandestino, perché lui i documenti non li ha.

Parlando con Nicky Singer a proposito del suo romanzo  arriva forte il bisogno, l’urgenza di parlare di problemi come il cambiamento climatico, dell’importanza del messaggio di Greta Thunberg e della fiducia nei giovani e della fortuna di avere una cosa chiamata hashtag, che può portare un messaggio ovunque, coinvolgere milioni di persone. Continua a leggere



Un intero attimo di beatitudine

L’amore può cambiare tutto in un solo attimo, sempre. Ancora di più quando si è diciottenni, alla ricerca di se stessi e alla scoperta della vita. E le scoperte possono arrivare proprio dall’amore, magari da parte di qualcuno che mai si sarebbe immaginato neanche solo di poter guardare. Chiara Parenti, autrice di successo, si è dedicata ai più giovani e alla scoperta dell’amore scrivendo un romanzo, con lo pseudonimo di C. H. Parenti , intitolato Un intero attimo di beatitudine ( DeA Planeta).

Qui si parla di Arianna, una ragazza con i capelli rossi, bella e testarda, che non ama molto lo studio ma certamente divertirsi con gli amici. Arianna è appena stata bocciata a scuola, ma non se ne fa più di tanto un cruccio, come molti suoi coetanei sembra svogliata e superficiale: ragazzi, feste e serate fuori sono il suo traguardo. Suo padre è andato via di casa da tempo e non se ne sa più nulla, sua madre, infermiera,  è una donna che prova a fare tutto da sola, riuscendoci in maniera piuttosto marginale, e infatti il rapporto tra le due non è certo idilliaco, anzi Arianna sente di detestare ancora di più Elena ( per sottolineare il loro rapporto la chiama per nome e non mamma), quando questa le trova un lavoro estivo come cameriera in un piccolo bar di Siena, dove vivono. Continua a leggere