La libreria italiana Le Nuvole è una libreria indipendente a Barcellona e si propone come luogo di incontro e di scambio intorno alla cultura italiana. Dal 2011, anno d’inizio dell’avventura, non abbiamo mai smesso di intessere rapporti con il territorio in un dialogo ormai consolidato ma sempre stimolante. Si trova nel quartiere di Gracia, quartiere ricco di piazzette, teatri, sale da musica, cinema e tante librerie. Molto apprezzato dai turisti ma rimasto ancora autentico e ricco di vita culturale. Le Nuvole ha una sala dedicata agli adulti ma ha anche una saletta dedicata esclusivamente ai giovani lettori, una “caffetteria clandestina” e un salotto che cambia stile a seconda delle esigenze. D’estate il nostro giardinetto è il luogo più apprezzato da chi vuole prendersi il tempo di iniziare a leggere qualche pagina del libro appena comprato sorseggiando un buon caffè.
Insomma, siamo un ponte immaginario per i catalani e gli spagnoli che vogliono avvicinarsi alla letteratura italiana. Per questo aggiorniamo il catalogo tanto dei classici del Novecento quanto degli autori contemporanei, ma vogliamo anche rappresentare una finestra sul panorama letterario italiano per i numerosissimi connazionali residenti a Barcellona. Curiamo personalmente gli ordini che arrivano ogni settimana dall’Italia, i nostri clienti sanno che i modi per avere i libri più in fretta esistono, ma noi e loro rivendichiamo questo spazio di incontro e di scambio, di confronto scandito dal tempo del dialogo.
Gestire una libreria italiana indipendente all’estero non è un’impresa facile, ma pare che ci stiamo riuscendo! Ogni anno facciamo un tuffo al Salone Internazionale del Libro di Torino, seguiamo tutte le pagine delle case editrici, siamo in contatto con un sacco di librerie italiane e italiane all’estero, insomma con i piedi di qua e di là del Mediterraneo ma sempre con la testa tra Le Nuvole!
Non solo libri, ma anche proiezioni, incontri, seminari, laboratori di scrittura e di teatro, spettacoli teatrali e concerti, lezioni di italiano individuali e gruppi di conversazione…per promuovere ciò che di più bello offre la cultura italiana in una città dinamica, attenta e accogliente come Barcellona. Le Nuvole è tutto questo.
L’ultima iniziativa che abbiamo lanciato in questi giorni si chiama cento ibri, una raccolta di cento recensioni da cento parole scritte dalle nostre lettrici e dai nostri lettori e corredate da un’immagine. È a loro che lasciamo la parola per i consigli… della libraria.
Il libri consigliati dai lettori della Libreria Le Nuvole:
Valentina Lecchi consiglia : Donatella Di Pietrantonio- L’arminuta ( Einaudi )
Quella dell’arminuta (“la ritornata”) è una storia aspra raccontata con delicatezza. È la storia di una bambina che -testualmente- fa ritorno, ma in un luogo nuovo, in una terra estranea abitata da estranei con i quali deve sperimentare il significato di appartenenza e famiglia. È una storia di mancanze e di abbandono, di una rottura e di alcune cuciture. È la storia di chi ti lascia davanti a una porta e di chi, invece, ti tende una mano. È una storia che inizia chiusa nelle montagne brulle dell’Abruzzo, e riesce alla fine ad aprirsi al mare e suoi riflessi. È una storia di sopravvivenza e rinascita.
Daniele Comberiati consigli: Violetta Bellocchio, – La festa nera ( Chiarelettere )
In un’ Italia post-apocalittica, Micha, Nicola e Ali attraversano la Val Trebbia per girare un documentario sulle nuove sette religiose che hanno proliferato nella penisola. L’;Italia che verrà può essere raccontata solo attraverso uno stile frammentato e un filtro; che tiene la realtà a distanza di sicurezza. Nel loro
peregrinare fra le sette, i tre giovani arriveranno alla comunità più importante, gestita da un uomo apparentemente capace di guarire gli altri con le proprie mani. L’Italia di Bellocchio è un’;esasperazione dell’Italia di oggi: violenze di genere, razzismo, chiusure identitarie. La fine del mondo è arrivata,
ma poco è cambiato.
Oreste Tappi consiglia: Melania Mazzucco – L’architettrice ( Einaudi )
“Io Plautilla Briccia Architettrice ho fatto…” villa Benedetta sul Gianicolo a Roma. Poi detta “Il Vascello”, fu distrutta nel 1849 dai francesi insieme alla Repubblica Romana. Due eroismi, quello dei ragazzini di Garibaldi e quello della vita tutta in salita della prima architetta donna nel ‘600. Un’istantanea della Roma papalina reazionaria dell’800 e un largo minuzioso racconto di quella barocca corrotta secentesca, dove i bambini nascono e muoiono a grappoli e le madri muoiono “normalmente” di parto; e gli artisti, anche i più geniali, sono sempre servi di qualcuno. Uno stile raffinato e “popolare” insieme, un lessico ricchissimo, ricercato, preciso.