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Il valzer dei traditori
Tornano le Miss Marple del Giambellino, Iole e Libera, madre e figlia, le protagoniste di Rosa Teruzzi. Il nuovo capitolo, edito come sempre da Sonzogno, si intitola Il valzer dei traditori.
Milano è battuta da una pioggia insistente da giorni, il cielo è cupo, un po’ come l’umore di Libera, la fioraia, alle prese con la relazione con Gabriele, il poliziotto capo di sua figlia Vittoria, l’uomo che ama e che vorrebbe amare alla luce del sole, se non fosse che lui aspetta un figlio da un’altra donna. E come se questo non fosse abbastanza, è sempre alla ricerca di quello che potrebbe essere suo padre, il rapinatore noto come Gatto con gli stivali.
Non gira tutto nel verso giusto insomma, e come se non bastasse c’è sempre Iole a darle dei grattacapi, la madre hippie settantenne, ancora bellissima e ancora molto attiva nella ricerca di uomini con cui uscire ma mai instaurare un vero legame. E ancora di più c’è Vittoria, l’ombrosa e inquadrata figlia, che con le sue continue misteriose uscite serali la mette in allerta: e se fosse in pericolo? Continua a leggere
Matcha al veleno
Un giallo avvincente, divertente, colmo di nozioni sull’oriente, sul Giappone e sull’importante cerimonia del tè.
Stiamo parlando di Matcha al veleno, il romanzo di Stefania Viti pubblicato da Sonzogno.
E’ febbraio, Milano, qui Nora Valli, giornalista appassionata di Giappone, dove ha vissuto, e di moda, argomento di cui si occupa per svariate riviste come Donna Oggi, viene invitata per l’inaugurazione della nuova sede della scuola del tè dal maestro Yamafuji Sowa.
Qui, nel cuore di Brera, viene celebrato il koicha temae, l’esclusiva cerimonia durante la quale gli invitati degustano una miscela pregiatissima da un’unica tazza, alla presenza di personalità in vista della città e della comunità nipponica, tra cantanti liriche, attrici di teatro No e altre donne della Milano bene, come Ludovica Cattaneo, ex modella, bellissima donna dedita alla filantropia, e moglie di un importante protagonista della finanza. Continua a leggere
Lo scammaro avvelenato
La cucina, anche se è buona, anzi buonissima, può uccidere? E’ il grattacapo di Lolita Lobosco, commissario di polizia nata dalla penna di Gabriella Genisi nota al grande pubblico per i romanzi e la trasposizione televisiva con Luisa Ranieri.
Nell’ultimo breve giallo intitolato Lo scammaro avvelenato ( Sonzogno), ad essere ucciso è un uomo, Enrico Fasulo, ospite del Bed&Breakfast di Carmela, la sorella di Lolita.
Proprio qui, nel cuore di Bari, Fasulo, scrittore romano a suo dire famoso, si trattiene e si intrattiene, proprio con Carmela, che pensa a lui come possibile grande storia d’amore. Insomma, da ospite in cerca di una storia per il suo nuovo libro, Enrico è diventato qualcosa di più, o almeno, così pensava la povera Carmela, dedita alla cucina, come tutta la sua famiglia, vera buongustaia e ottima conoscitrice della cucina pugliese e non solo. Continua a leggere
Compiti delle vacanze per amanti dei libri
Se amate i libri tanto quanto li ama Massimo Roscia, il libro che fa per voi questa estate è Compiti delle vacanze per amanti dei libri ( Sonzogno).
I libri sono compagni di viaggio, sono amici, regalano storie, aiutano a capire e conoscere il mondo e le persone, ad evadere e sognare.
Così questo volume racchiude cento esercizi, domande e quiz per veri o presunti amanti della lettura. Continua a leggere
Gli amanti di Brera
Tornano le ,Miss Marple del Giambellino, le protagoniste di Rosa Teruzzi divertenti e coinvolgenti con le loro indagini.
In Gli amanti di Brera ( Sonzogno), ci troviamo come sempre a Milano, è fine estate, e all’Orto botanico due persone si incontrano: si tratta di una bellissima donna e di un giovane ragazzo. I due, dopo il loro incontro, scompaiono. Il punto è che la donna, bellissima, è molto più grande del ragazzo, Davide, e presto la notizia che lei è la sua insegnante viene divulgata, facendo sì che tutti pensino ad una fuga d’amore. Stampa e rotocalchi non perdono occasione per parlare di una relazione clandestina, di uno scandalo, soprannominando Viviana “il fiore nero di Brera” . Continua a leggere
Terrarossa
Torna Lolita Lobosco, la commissaria barese nata dalla fantasia e dalla penna di Gabriella Genisi e portata poi sul piccolo schermo con l’attrice Luisa Ranieri.
In Terrarossa ( Sonzogno) ecco dunque Lolita in una versione estiva ma non molto vacanziera. O meglio, lei dovrebbe e vorrebbe essere in vacanza, al mare, dopo le fatiche fisiche e mentali di un inverno passato tra covid, zone rosse, lock down e restrizioni, come il resto del mondo. Ma il lavoro chiama, e così pronti via, Lolita rimette le sue Louboutin ai piedi e si rimette in pista.
Lobosco è stata richiamata in città per via di quello che si pensa sia stato un suicidio: nella rimessa della nota azienda agricola Terrarossa è stato ritrovato il corpo di Suni Digioia, giovane imprenditrice. Sulla porta d’ingresso, in rosso, è stata scritta la frase “Entrate, mi sono impiccata”. Continua a leggere
Ombre sul Naviglio
Tornano le Miss Marple del Giambellino, Iole e Libera, madre e figlia, le protagoniste di Rosa Teruzzi già conosciute nella serie I delitti del casello, in un nuovo romanzo pubblicato sempre da Sonzogno, Ombre sul Naviglio.
Con Milano e dintorni che fanno da palcoscenico, ci imbattiamo dunque nell’eccentrica Iole, hippy settantenne, e in Libera, la figlia decisamente più concreta e alle prese con un amore, Gabriele, che si è sì dichiarato., ma che di fatto non ha preso alcuna decisione in merito alla sua vita e alla possibilità di condividerla con la fioraia del Giambellino.
Servirà un nuovo caso per distrarre, almeno in parte, Libera. Ed eccolo lì: sul finire dell’estate che vede abbattersi temporali giornalieri, tre personaggi stanno attirando l’attenzione pubblica: vestiti con maschere carnevalesche rispettivamente del Gatto con gli stivali, di una fata e di Zorro, compiono rapine in luoghi che certamente non lasciano pensare a bottini di grande valore.
Perché lo fanno? Che scopo hanno? I derubati parlano di poche centinaia di euro, quando parlano. Continua a leggere
La memoria del lago
Dopo La sposa scomparsa e La fioraia del Giambellino, Rosa Teruzzi, scrittrice esperta di cronaca nera, torna con la sue protagoniste Libera, Iole e Vittoria con il romanzo La memoria del lago ( Sonzogno).
Le tre donne, Iole la nonna stravagante, hippy dedita allo yoga, la figlia fioraia Libera e la nipote Vittoria, la più pragmatica delle tre, agente di polizia, si ritrovano ancora una volta a dover risolvere dei casi di omicidi e rapine.
Se la terza lo fa per mestiere, le prime due non sono certamente del ramo, ma nonostante sembrino un po’ scapestrate, in realtà hanno un grande fiuto per risolvere casi di omicidi: lo sanno bene la giornalista Irene e il suo capo, detto “Dog”, che non solo le aiutano nelle loro indagini, ma si affidano a loro. Continua a leggere
I quattro cantoni
E’ tornata la Commissaria Lobosco, meglio nota come Lolita. Il personaggio della scrittrice barese Gabriella Genisi torna con un nuovo caso nel romanzo I quattro cantoni ( Sonzogno): il palcoscenico è come sempre quello barese, siamo vicini a Natale, o meglio al giorno di San Nicola, la città si sta quindi preparando a festeggiare.
Lolita ha una relazione con Giancarlo Caruso, e mentre lui non risparmia parole e gesti d’amore, Lolita è trattenuta, ancora ferita dalle esperienze del passato. I due però stanno passando molto tempo nell’abitazione che lui ha preso a Polignano, davanti al mare, con il suono delle onde che concilia il sonno. Sonno che ben presto Lolita perde, a causa di un omicidio, avvenuto proprio a pochi km di distanza, a Torre a Mare. Un uomo è stato trovato morto, appeso a testa in giù, seviziato, sembra lentamente, dolorosamente. Raccogliendo le testimonianze degli abitanti del paese, Lobosco e i suoi collaboratori, Forte e Caruso, arrivano a sospettare che ad ammazzare l’uomo, tale De Carne, un fotografo piuttosto noto in zona, siano stati due rom, padre e figlio. Inizia così una gogna mediatica, per cui tutta la città, aiutata da alcuni politici, inizia a puntare il dito contro gli zingari, quelli che vivono nei campi nomadi, che rubano, danno fuoco a tutto e ora ammazzano pure. La situazione si fa difficile, e Lolita, scossa da ciò che sta scoprendo portando avanti le indagini, si indigna per la superficialità delle persone, per la capacità di prendersela con qualcuno solo perché diverso da noi. Quando i due sospettati scoprono di avere la polizia alle calcagna cercano la fuga, ma trovano la morte andando a schiantarsi con l’auto contro un muro. Continua a leggere